Gruppo F: la Nigeria
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Gruppo F: la Nigeria

Con Obi Mikel e il giovane Onazi i campioni d'Africa sono pronti a tornare ai livelli di Usa '94 - Speciale Mondiali

Gruppo F: con Argentina, Bosnia, e Iran. 

Presentazione: A 20 anni esatti dalla prima storica qualificazione a Usa ’94 la Nigeria parteciperà al quinto Mondiale della sua storia. Lo farà da imbattuta nel girone di qualificazione e da campione in carica dell’ultima Coppa d’Africa, durante la quale ha battuto la favoritissimo Cosa d’Avorio.

Dopo due ottavi di finale, negli Stati Uniti e in Francia, un’uscita al primo turno e il fallimento dell’esperimento Lars Lagerback al Mondiale sudafricano, ora l’obiettivo delle Super Aquile nigeriane è quello di tornare a stupire come durante le prime apparizioni mondiali. E con l’Argentina che presumibilmente farà il vuoto nel girone, per i ragazzi di Stephen Keshi l’accesso alla seconda fase potrebbe essere a portata di mano.

I convocati: La lista dei probabili convocati della Nazionale nigeriana presenta tanti nomi di squadre europee, soprattutto a centrocampo e in attacco, e una difesa cresciuta tatticamente ma che rimane il punto debole dei campioni africani. 

In Brasile i portieri saranno Enyeama del Lille, Agbim dei Rangers e Austin Ejide (Hapoel Be’er Sheva). Tra i difensori ci saranno sicuramente Echiejile dello Sporting Braga e Ambrose del Celtic e Uwa Elderson, terzino sinistro del Monaco, più i vari Solomon Kwambe (Sunshine Stars), Godfrey Oboabona (Rizespor), Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves) e James Okwuosa (Chippa United). 

A centrocampo Obi Mikel del Chelsea e Victor Moses, ora in prestito al Liverpool, non hanno bisogno di presentazioni, così come Onazi e Oduamadi, in forza rispettivamente a Lazio e Brescia. Per completare la linea mediana nigeriana saliranno sull’aereo per Rio de Janeiro anche John Ogu, giocatore del campionato portoghese, e Sunday Mba, l’autore di del gol decisivo nella finale dell’ultima Coppa d’Africa.

In attacco c’è tanta, tantissima Europa, prima con i  quattro “russi” Ahmed Musa (CSKA Moscow), Brown Ideye (Dynamo Kyiv), Obinna Nsofor e Victor Obinna (Lokomotiv Mosca), e poi con i vari Ameobi (Newcastle), Emenike (Fenerbahce) e Uche Nwofor (Heerenveen). 

La probabile formazione: (4-2-3-1): Enyeama;  Ambrose, Oboabona, Egwuekwe, Elderson; Onazi, Mikel; Musa, Moses, Oduamadi; Emenike

Le stelle: Data l’età (26 anni) e l’esperienza internazionale, come possibile stella della Nigeria di Brasile 2014 bisogna fare per forza il nome del mediano Obi Mikel. Il centrocampista del Chelsea ha la personalità e il ruolo giusti per guidare potrebbe essere l’uomo chiave per il passaggio agli ottavi di finale. In attacco però ci sarà Emenike del Fenerbache a fare reparto da solo. Il talento c’è ma con Drogba in squadra per ora i minuti sono stati pochi. E se il Brasile fosse il palcoscenico giusto per la consacrazione del talento nigeriano? 

I giovani da tenere d’occhio: A 22 anni il centrocampista della Lazio Ogenyi Onazi sarà al primo mondiale della sua carriera. I colpi ci sono e la “scuola” tattica della Serie A potrebbe essere un valore aggiunto persine rispetto ad alcuni dei suoi compagni più quotati. Se saprà trovare continuità nelle giocate potrebbe essere una piacevole sorpresa per la Nigeria (e per Lotito).h

Il palmares: 3 Coppe d’Africa, 5 partecipazioni al Campionato del Mondo (miglior risultato: ottavi di finale), 3 partecipazioni alla Confederation Cup.

L’allenatore: Stephen Keshi è il difensore che riuscì a portare il Togo alla sua prima storica qualificazione mondiale, nel 2006, ma soprattutto è uno dei migliori allenatori africani in attività. Dopo l’esperienza fallimentare dello svedese Lars Lagerback nel 2010, in Brasile sarà lui a guidare la Nigeria con cui ha già vinto una Coppa di Africa, ha partecipato alla Confederation Cup e si è qualificato ai Mondiali senza perdere nemmeno un match.

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Teobaldo Semoli