Nfl: Tom Brady squalificato per il caso dei palloni sgonfiati
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Nfl: Tom Brady squalificato per il caso dei palloni sgonfiati

Il quarterback dei New England Patriots, vincitori del Superbowl 2015, ritenuto responsabile nella manomissione degli ovali. Radiati due membri dello staff

Con il beneficio del dubbio, ma comunque colpevole: l'indagine indetta dalla Nfl sulla presunta manomissione dei palloni prima di una partita ha macchiato l'immagine di Tom Brady, star della Nfl e quarterback dei New Engand Patriots, vincitori dell'ultimo Superbowl contro i Seattle Seahawks. "Più probabile che non" è infatti stata la conclusione degli esperti chiamati a condurre l'inchiesta, che ha portato alla squalifica per quattro giornate della star assoluta del football americano, oltre che a una multa da un milione di dollari per i New England Patriots e soprattutto alla radiazione dei due membri dello staff ritenuti in qualche modo "complici" del giocatore. 

La partita incriminata
La gara incriminata non è stata il Superbowl, ma un match del gennaio precedente contro gli Indianapolis Colts, vinto tra l'altro dai Patriots con uno degli scarti maggiori nella storia della NFL (45-7 il risultato finale). L’inchiesta, anche con l'ausilio di alcuni video, ha accertato che Jim McNally, responsabile della pressione dei palloni (e ora soprannominato "The Deflator" oltreoceano) e John Jastremski, a sua volta componente dello staff dei Patriots, hanno preso furtivamente il sacco con i 12 palloni di gara per poi nascondersi in una stanza dello stadio procedendo allo sgonfiamento degli ovali per facilitare i lanci di Tom Grady. Tra le prove raccolte, anche la dichiarazione di uno degli arbitri: "E' stata la prima volta in 19 anni che non trovavo la sacca degli ovali prima del match".

Hanno poi pesato sulla decisione di colpevolezza i messaggi via smartphone che si sono scambiati McNally e Jastremski durante la grande prova di Brady contro i Colts e la telefonata - lunga più di 13 minuti - tra il quarterback dei Patriots e Jastremski stesso dopo il match, prima e unica in sei mesi come accertato dai tabulati. Inoltre, lo stesso Brady (che all'inizio della vicenda si era dichiarato totalmente estraneo ai fatti, affermando anche che non c'era bisogno di un simile "trucco" per distruggere i Colts) non ha poi voluto fornire durante le indagini documenti e altre informazioni elettroniche, come gli sms e la lista chiamate del suo cellulare.

Patriots recidivi
Non è la prima volta che i Patriots si trovano coinvolti in un illecito sportivo: nel 2007, infatti, la Lega multò New England e l’attuale coach Bill Belichick rispettivamente di 250.000 e 500.000 dollari perché un membro dello staff dei Patriots era stato scoperto a registrare i segnali di gioco dello staff di allenatori dei New York Jets.

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Gianpaolo Ansalone