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Draft Nba: prima scelta solo di nome o anche di fatto?

In attesa dell'imminente chiamata di Minnesota, ecco quanto sono risultate vincenti quelle degli ultimi dieci anni (2005-2014)

Saranno i Minnesota Timberwolves a scegliere per primi al draft Nba la sera del 25 giugno (notte del 26 in Italia) al Barclays Center di Brooklyn. Ma non sempre avere la prima scelta ha significato assicurarsi un campione assoluto, anzi. Ecco infatti come sono andate le cose nelle ultime dieci occasioni e quanto i "prescelti" hanno risposto alle aspettative una volta approdati nel mondo dei pro americani...

Draft 2005: Andrew Bogut (Australia)

bogutEzra Shaw/Getty Images

Scelto da: Milwaukee Bucks. Provenienza: University of Utah. Team attuale: Golden State Warriors. Com'è andata: in quel Draft furono diversi i giocatori di livello che sarebbero potuti essere scelti. I Bucks puntarono su Bogut, ma si lasciarono scappare due delle migliori point guard dell'Nba: Deron Williams e Chris Paul. Alla prima stagione, l’australiano fu comunque scelto tra il primo quintetto dei rookie e, soprattutto, può oggi fregiarsi del titolo Nba 2015 con Golden State.

Draft 2006: Andrea Bargnani (Italia)

bargnaniKevin C. Cox/Getty Images

Scelto da: Toronto Raptors. Provenienza: Benetton Treviso. Team attuale: New York Knicks. Com'è andata: primo giocatore italiano chiamato al primo giro e primo europeo nella storia a essere selezionato come prima scelta, Andrea Bargnani (inserito al termine della stagione nel quintetto dei rookie dell’anno) venne scelto prima di giocatori del calibro di Rudy Gay e Rajon Rondo. E anche per tutta una serie di infortuni non è sinora mai stato realmente decisivo nell'Nba.

Draft 2007: Greg Oden (Usa)

odenJonathan Ferrey/Getty Images

Scelto da: Portland Trail Blazers. Provenienza: Ohio State. Team attuale: free agent. Com'è andata: quello di Greg Oden è stato uno dei flop più grossi nella storia della Nba, aggravato dal fatto che fu scelto al posto di un futuro Mvp come Kevin Durant. Cosa che ha minato la psiche dello stesso lungo americano. "Sono consapevole di essere uno dei più grossi bidoni della storia dell'NBA", ha dichiarato in passato. "E le cose andranno sempre peggio, perché Kevin Durant farà sempre meglio".

Draft 2008: Derrick Rose (Usa)

derrick_roseNick Laham/Getty Images

Scelto da: Chicago Bulls. Provenienza: University of Memphis. Team attuale: Chicago Bulls. Com'è andata: il 2008, che fu anche l’anno di Danilo Gallinari – scelto alla 6a chiamata dai New York Knicks – vide in "Lottery" giocatori del calibro di Russell Westbrook, Kevin Love e Roy Hibbert. Rose portò subito i suoi a giocarsi gara 7 dei quarti di Conference contro i Celtics, ma si fermò lì. Poi gli stop per gli infortuni al ginocchio di un giocatore che sta stentando a tornare ai livelli di cui lo reputavano capace.

Draft 2009: Blake Griffin (Usa)

Griffin 2009 NBA DraftGetty Images

Scelto da: Los Angeles Clippers. Provenienza: University of Oklahoma. Team attuale: Los Angeles Clippers. Com'è andata: anche il Draft 2009 fu pieno di giocatori che attualmente rappresentano il meglio di quanto si possa trovare in Nba. E oggi fa impressione pensare al fatto che Stephen Curry sia stato scelto proprio quell’anno con la chiamata n°7 e James Harden n°3.

Draft 2010: John Wall (Usa)

John Wall draftMike Stobe/Getty Images for Reebok

Scelto da: Washington Wizards. Provenienza: University of Kentucky. Team attuale: Washington Wizards. Com'è andata: nel 2010 la scelta dei Wizards ricadde su quello che era effettivamente il miglior giocatore del Draft. Wall, che non riuscì a qualificarsi ai playoff, venne comunque inserito nel quintetto dei migliori rookie della stagione.

Draft 2011: Kyrie Irving (Usa)

Irving 2011 NBA DraftGetty Images

Scelto da: Cleveland Cavaliers. Provenienza: Duke University. Team attuale: Cleveland Cavaliers. Com'è andata: i Cavs scelsero Irving senza troppi dubbi e oggi la point guard è uno dei perni fondamentali della squadra che ha in LeBron James il suo leader indiscusso. Quello fu anche l'anno di Klay Thompson, scelto alla n°11 e oggi campione Nba con i Warriors.

Draft 2012: Anthony Davis (Usa)

Davis 2012 NBA draftGetty Images

Scelto da: New Orleans Hornets. Provenienza: University of Kentucky. Team attuale: New Orleans Pelicans. Com'è andata: il Draft 2012 ha visto due giocatori dei Kentucky Wildcats essere scelti nelle prime due chiamate, ovvero Anthony Davis e Michael Kidd-Gilchrist. La scelta più azzeccata, a oggi, sembra quella fatta dagli Hornets (diventati poi Pelicans), che hanno optato per un giocatore come Davis, destinato a essere uno dei più talentuosi e determinanti nel prossimo futuro.

Draft 2013: Anthony Bennett (Canada)

Bennett 2013 NBA DraftGetty Images

Scelto da: Cleveland Cavaliers. Provenienza: University of Nevada Las Vegas (UNLV). Team attuale: Minnesota Timberwolves. Com'è andata: l'ennesima prima scelta dei Cavs non ha avuto lo stesso esito delle precedenti (James nel 2003 e Irving nel 2011). Il primo anno di Bennett con la maglia di Cleveland fu infatti da dimenticare e in questa i Cavs hanno deciso di girarlo a Minnesota per arrivare a Kevin Love. La poca incisività dell’ala canadese è inoltre dimostrata dalla sua assenza nel roster dei migliori rookie dell’anno, cosa raramente accaduta a una prima scelta.

Draft 2014: Andrew Wiggins (Canada)

Wiggins 2014 NBA DraftNick Laham/Getty Images

Scelto da: Cleveland Cavaliers. Provenienza: University of Kansas. Team attuale: Minnesota Timberwolves. Com'è andata: il percorso di Wiggins è stato molto simile a quello di Bennett... entrambi canadesi, entrambi prime scelte con la maglia dei Cavs ed entrambi girati ai Minnesota Timberwolves. Se però Bennett ha avuto modo di dimostrare il suo valore, Wiggins è stato "sacrificato" (è la seconda volta dopo Chris Webber che la prima scelta viene ceduta senza aver disputato neanche una stagione con la prima squadra) per arrivare a Kevin Love. L’ala si è comunque messa in mostra a Minnesota ed è stata inserita nel quintetto rookie dell’anno nonostante i Wolves abbiano chiuso l'ultima stagione con il record peggiore della Lega.

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Gianpaolo Ansalone