Natale: la dieta per il peso-forma
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Natale: la dieta per il peso-forma

Quali cibi mangiare per limitare l'assunzione di calorie tra pranzi e cenoni. E riuscire poi a bruciarle con la palestra e lo sport

Antipasti: quelli sì e quelli no. Sono quelli che più minacciano linea e peso-forma, e non solo perché li hai nel vassoio quando sei ancora a stomaco vuoto e rischi quindi di mangiarne sempre qualcuno di troppo... Il fatto è che abbondano quasi sempre in iper-caloriche salse e salsine, e sono "a rischio" anche se sembrano innocui. Prendi le olive, ad esempio: quelle in salamoia hanno 11 g di grassi ogni 100, quindi meglio non ingollarne una dopo l'altra pensando che "intanto è solo un'oliva" (oltre al fatto che finirai pure per bere qualche bicchiere in più). D'obbligo limitare anche i salumi (anche se la carne di maiale è stata resa sempre più magra dagli allevatori), così come le tartine di caviale (o più facilmente di lompo): quelle minuscole sferette contengono infatti 15 g di grassi ogni 100. Semaforo verde invece per le tartine di salmone affumicato (4,5 g di grasso ogni 100), anche perché contengono una buona dose di proteine (25,4 g su 100), utili ai muscoli quando ti metterai a smaltire pranzi e cenoni con la palestra o l'attività fisica in generale. Spia rossa  invece per l'insalata russa, che ti "regala" ben 315 calorie ogni 100 g: se sei davvero intenzionato/a a non ingrassare durante le feste, meglio lasciarla nella ciotolina. 

I primi? Di pesce. Non c'è gara: una pasta con un condimento di pesce fornisce mediamente 450 calorie ogni 100 g contro ad esempio le 650 delle lasagne. In alternativa, meglio i tortellini in brodo: circa 500 calorie l'etto. Anche se poi, in questo campo, sappiamo tutti che la tradizione conta più delle tabelle dietetiche. con quindi una sola regola vincente: evitare non solo i "tris", ma anche i "bis".

Tra branzino e tacchino... Nel campionato dei piatti "light" il pesce la fa da padrone anche per quanto riguarda i secondi: in particolare, è il branzino al sale a sbaragliare il campo con 82 calorie per 100 g, praticamente nulla rispetto alle 500 a porzione del cappone ripieno. Anche l'aragosta bollita ha ottimi valori nutrizionali (107 calorie ogni 100 g), ma il conteggio finale rischia sempre di essere mandato in tilt dalla maionese a contorno, con i suoi 70 g di grassi e 655 calorie ogni 100 g di prodotto. 

Dolci e alcolici? Sì, ma giusto un pochino. Rinunciare a panettone, torrone & affini? Se vedere l'ago della bilancia spostarsi verso destra ti fa davvero sentire male, è l'unica scelta possibile. Ma siccome rinunciarci è spesso un sacrificio ai confini dell'impossibile (e non è sempre festa), il possibile compromesso sta nel concederti proprio solo una fetta o un "pezzettino". Sapendo che: panettone e pandoro valgono a seconda della farcitura dalle 350 alle 800 calorie per 100 g e il torrone alla mandorla 479 calorie l'etto. Stesso discorso per gli alcolici: il vino vale 7 calorie al grammo, poco più di 100 al bicchiere, quindi un "goccino" dev'essere davvero tale. Come dici? I superalcolici? Quelli lasciali proprio perdere.

Una passeggiata, non solo per digerire. Se sei uno sportivo, la regola è quella di continuare ad allenarti con regolarità, senza farti prendere dalla "pigrizia" delle feste. Se non lo sei, vedi almeno di camminare (a seconda della velocità, bruci tra le 250 e le 600 calorie l'ora) e di non perdere occasione per fare del moto, a partire dal rinunciare all'ascensore facendo le scale a piedi. I conti (e i kg di peso) tornano infatti sempre e solo se consumi almeno in parte quello che ingurgiti. E non solo a Natale...

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Paolo Corio