Napoli trema: Palazzi chiama Mazzarri e Cannavaro - DOCUMENTO
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Napoli trema: Palazzi chiama Mazzarri e Cannavaro - DOCUMENTO

Allenatore e capitano chiamati a deporre sulla presenta combine contro la Sampdoria confessata da Gianello. Convocato anche l'ex Quagliarella. Cosa rischia il club

La mossa di Palazzi era attesa, ma la scelta di allargare gli interrogatori a molti dei protagonisti del Napoli di due stagioni fa rappresenta comunque una sorpresa. Dopo aver letto tutte le carte inviategli dal procuratore aggiunto di Napoli Melillo, infatti, Palazzi ha deciso di sentire 15 persone sulla presunta combine di Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Non solo Matteo Gianello, ex portiere degli azzurri e reo confesso, ma anche l'allenatore Mazzarri e i compagni di spogliatoio Grava e Cannavaro oltre all'oggi juventino, ma all'epoca dei fatti napoletano, Quagliarella.

Tutti nomi che Palazzi ha letto nel verbale d'interrogatorio di Gianello del 15 giugno 2011 quando il portiere, convocato per parlare di alcune gare di quel Napoli, finisce sotto torchio per oltre cinque ore sino ad ammettere i contatti alla vigilia della partita di Genova che seguiva quella contro il Lecce, persa per 1-0 l'8 maggio 2010, che fece molto infuriare De Laurentiis. La Procura federale sentirà anche tutte le altre persone citate nell'informativa a partire da quelle legate ai fratelli Cossato che vengono indicati come i dominus del tentativo di illecito. Si comincia il 2 luglio e l'audizione di Mazzarri, Grava e Cannavaro sono previste per il giorno 6 mentre Quagliarella si dovrà presentare il 9 luglio.

Il Napoli rischia il deferimento e un processo sportivo con possibile penalizzazione da scontare nella prossima stagione. Viste le condanne dei primi due filoni del processo sul calcioscommesse è difficile che ci siano riflessi sul campionato appena concluso mentre è tutto da dimostrare se l'Uefa vorrà far valere il 'codice etico' previsto dai suoi regolamenti con l'esclusione automatica dalle coppe europee per tutti i club in qualche modo coinvolti in vicende di corruzione.

L'interrogatorio di Gianello (che Panorama.it mette a disposizione nella versione integrale) arriva a Sampdoria-Napoli dopo tre ore di "non ricordo" e contestazioni da parte dei pm. Gianello ammette che Giusti chiese informazioni sulla gara e dopo aver ascoltato alcune intercettazioni crolla: "Ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta con somme di denaro". A questo punto vengono fatti i nomi di chi è presente nello spogliatoio: "Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro".

Viene esclusa la presenza di Santacroce, De Sanctis o Quagliarella e viene chiarito che i giocatori contattati "diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa". Cannavaro e Grava rischiano l'incriminazione per omessa denuncia che potrebbe portare a una squalifica da 4 a 12 mesi. In ogni caso il verbale dell'interrogatorio di Gianello è uno spaccato del marcio che ha accompagnato il mondo del calcio italiano nelle ultime stagioni oltre che l'esempio del clima di omertà col quale ancora oggi si misurano i magistrati alle prese con le inchieste in mezza Italia.

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Giovanni Capuano