I 5 mali del Napoli di Benitez
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I 5 mali del Napoli di Benitez

La sconfitta con la Juventus ridimensiona gli azzurri che crollano nelle sfide dirette. E dov'è finito Hamsik? - Cori: la vergogna dello Juve Stadium - La moviola di Juve - Napoli  - VIDEO: Il gol di Pogba -

Dopo la vittoria contro il Marsiglia in Champions League il Napoli si ferma in campionato con la Juventus. Come nella scorsa stagione gli azzurri arrivano al big match di Torino con la consapevolezza di poter far bottino pieno ma tornano in Campania con la coda fra le gambe. Un 3-0 firmato dal quarto gol stagionale di Llorente, dall'ennesima prodezza di Andrea Pirlo su punizione e dal genio di Paul Pogba. Il fuoriclasse francese chiude il match con un tiro spettacolare dal limite dell'area dopo un palleggio che ha ricordato il miglior Zidane. 3-0 e tutto da rifare per gli uomini di Benitez che così come con Arsenal e Roma dimostrano di avere troppi problemi nelle partite che contano. Gunners, Roma e Juventus, tre viatici della stagione hanno per ora mostrato più lacune che certezze. Ne abbiamo individuate cinque. 

IL CALO DI CALLEJON

- Josè Maria Callejon sta avendo un calo netto rispetto alle prime dieci giornate. L'ex esterno del Real Madrid ha inanellato finora una serie di prestazioni ineccepibili ma anche contro la Juventus la sua prova non è stata sufficiente. A corto d'ossigeno o troppo stanco per l'impegno infrasettimanale, fatto sta che l'esterno spagnolo anche a Torino ha fatto molta fatica a saltare l'uomo. Si è fatto notare solamente per qualche taglio centrale ma con la sua uscita dal campo il Napoli ha potuto cercare l'assedio finale grazie al maggiore brio di Dries Mertens. I tifosi sperano che non sia quel tipo di giocatore che sparisce sul più bello ma i risultati parlano chiaro: le tre peggiori prestazioni di Callejon sono arrivate con Arsenal, Roma e Juventus. La media voto di questi tre match secondo i principali quotidiani sportivi sarebbe inferiore al 5. 

SE HAMSIK SPARISCE SONO GUAI

- Per Marek Hamsik si può fare un discorso simile a quello di Callejon con però l'aggravante dell'esperienza. Contro la Juventus è tra i peggiori in campo del suo Napoli e si fa notare unicamente al 60' quando riceve un cartellino giallo per proteste che sembrano eccessive. L'effetto sorpresa che ha deciso la partita contro il Marsiglia non lo ha caricato abbastanza per trascinare la squadra nella delicata sfida scudetto di Torino. In questo avvio di stagione la scelta del turn over ha sempre premiato ma le prime crepe iniziano a preoccupare: con una rosa del genere il Napoli può permettersi davvero tante scelte? Quando uno dei tenori sbaglia i danni diventano irreparabili...

IL RITORNO IN DIFESA DI MAGGIO

- Anche Cristian Maggio sta vivendo un momento non facile con il nuovo tecnico spagnolo. Il calciatore è considerato indispensabile ma fa fatica a tornare ad essere un quarto naturale rinunciando alla ricezione alta e dovendo occuparsi costantemente della fase difensiva. Anche contro la Juventus l'esterno ex Sampdoria non è riuscito quasi mai ad arrivare sul fondo dovendo più che altro contenere le discese di Asamoah. Le assenze di Zuniga e Mesto lo rendono però indispensabile. 

IL CASO CANNAVARO

- La rottura totale tra la società e Paolo Cannavaro non giova all'ambiente. Il feeling tra il difensore e il tecnico spagnolo non è mai sbocciato e oltre al malumore per la panchina la situazione resta tesa anche per le discussioni con la società. Cannavaro si sente tradito anche da De Laurentiis e il Napoli si trova ora con una mina vagante in casa che può fare male allo spogliatoio e incrinare non poche certezze. Anche per questo motivo a gennaio il più piccolo della famiglia Cannavaro lascerà nuovamente Napoli, questa volta per Milano. Alla regia dell'operazione c'è il fratello Fabio che ha consigliato vivamente di cambiare aria dando il via anche al giro di telefonate sotto il Duomo. La maglia rossonera sembra la più probabile.

GLI ERRORI DEL TECNICO

- "Le persone intelligenti sanno che la Juve è ancora una squadra forte. Il Napoli è in crescita, la Juve è da tanto tempo che vince e ha 100 milioni in più di fatturato". Le dichiarazioni di Rafa Benitez nel post partita di Torino lasciano trasparire ancora un forte timore verso la squadra che, oggi più che mai, resta la favorita. Anche a livello tattico Rafa perde la sfida con Conte e si lascia aggredire troppo alto per tutta la partita concedendo a Pirlo una libertà fatale. La Juventus andrebbe pressata maggiormente ma quando il Napoli inizia a seguire i dettami è ormai troppo tardi. Tornando indietro chissà se lascerebbe nuovamente in panchina Martens, il suo uomo più in forma. Tra le tante incognite di questo Napoli c'è anche il fattore allenatore: gli azzurri sono una corazzata ma le big italiane sembrano aver già preso le misure all'acume tattico dell'ex manager del Liverpool

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Matteo Politanò