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ANSA/ETTORE FERRARI
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Napoli in fuga, ecco perché lo scudetto non è un sogno

La vittoria all'Olimpico contro la Roma lancia la squadra di Sarri. Non solo bel gioco, ora i partenopei sanno anche soffrire

Napoli in fuga in testa alla classifica della Serie A come era impossibile pronosticare alla vigilia. Otto vittorie su otto partite (13 complessive a partire dal finale della scorsa stagione) e un vantaggio di 5 lunghezze sulla Juventus sconfitta dalla Lazio e costretta ora a misurarsi con la leadership della squadra di Sarri.

Non c'è nulla di casuale nel primato dei partenopei, che oltre ad esprimere un bel calcio ora sono capaci anche di soffrire e di non farsi travolgere dagli eventi nei momenti difficili delle partite.

E' accaduto all'Olimpico nella ripresa con la Roma aggressiva e sfortunata ed era successo anche contro Atalanta, Spal e Bologna oltre che nel blitz in casa della Lazio firmato con un copione contrario rispetto a quello contro i giallorossi: primo tempo di pura sofferenza e secondo dominato.

La scommessa di Sarri e De Laurentiis fin qui ha pagato. Tenere unito il gruppo e ripartire dai 46 punti del girone di ritorno dello scorso campionato è stato un azzardo guardando al mercato ricco delle dirette avversarie, ma ha consentito di partire fortissimo. In più alla tradizionale bellezza estetica della manovra si è unita la praticità di chi subisce poco e non perde mai la sua identità in campo.

Il punto di partenza sono sempre i gol: 34 in 12 partite giocate (26 in 8 di campionato) e dal 25 febbraio scorso (0-2 contro l'Atalanta) almeno uno per ogni gara giocata in Italia e in Europa. Una striscia di 27 sfide tutte segnate dall'urlo di gioia di Mertens e compagni. Insigne è sempre più un trascinatore e Sarri ha trovato nei suoi giovani di centrocampo delle alternative valide per cambiare spartito in corsa quando soffre.

La mini fuga in testa alla classifica è ovviamente un premio temporaneo alla squadra: certifica che oggi il Napoli è la squadra più forte d'Italia. Mancano 30 giornate che sono una vita, l'unica certezza è che ci sarà corsa fino alla fine per riportare lo scudetto sotto il Vesuvio. Di sicuro è un progetto più che un sogno, qualcosa di inseguito con la programmazione e non improvvisato.

Sabato la sfida contro l'Inter al San Paolo, con in mezzo il viaggio a Manchester per incontrare il City di Guardiola, potrebbe consegnare ai napoletani una delle settimane più belle della storia recente. Se Sarri saprà isolare tutti e togliere pressione dalle spalle dei suoi, nulla può essere precluso da qui alla fine di maggio.

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Giovanni Capuano