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Rossi: "A Valencia Lorenzo e Marquez hanno fatto il biscottone"

Il pilota pesarese punta il dito sulla condotta di gara dei due avversari spagnoli e dice: "Sapevo che Marquez gli avrebbe guardato le spalle"

"Secondo me Lorenzo ha meno colpe di Marquez, anche perché penso che quello che ha fatto Marquez, Lorenzo non lo ha mai fatto in pista. Però con il suo comportamento e quello che ha detto dopo la gara della Malesia, per me personalmente si merita di essere trattato quasi alla stregua di Marquez. Poteva stare benissimo zitto e faceva molta più bella figura. Magari erano d’accordo, non lo so. Lo avevo già detto giovedì, alcuni dicevano che non lo avrebbero fatto, io ero convinto che ormai sarebbero andati fino in fondo. È stato brutto". Al termine del Gran premio di Valencia (clicca qui per leggere la cronaca della gara), Valentino Rossi punta il dito ai microfoni di Sky e non fa prigionieri.

Deluso per aver lasciato sulla pista spagnolo il decimo titolo mondiale della carriera, il pilota pesarese non ha dubbi circa lo svolgimento della gara. "Già dall’ultima reazione di Marquez, da venerdì e da sabato (clicca qu per guardare la foto-cronaca del weekend di Valencia), dove diceva che avrebbe fatto di tutto per battere Lorenzo, lì ho avuto la conferma che avrebbero fatto il 'biscottone'. È un po’ quello che fanno le squadre di calcio quando alla fine della stagione non devono andare in Serie B. Ero sicuro che avrebbero fatto questo. Quando ho capito che sarei dovuto partire ultimo, non potendo giocarmi le mie possibilità con Lorenzo, mi è stato subito chiaro che Marquez gli avrebbe guardato le spalle e così è successo. Me lo aspettavo. E’ abbastanza triste, una grande occasione sfumata. Secondo me non me lo meritavo, ma ormai...".

Rossi colpito e affondato a uno sbuffo dall'impresa che valeva un pezzo importante della storia del motomondiale. Al netto del vero o presunto 'biscottone' infornato dagli spagnoli, il Dottore si guarda indietro e ammette che le cose sarebbero potute andare diversamente. "Il mio grandissimo rimpianto è stato Phillip Island: ero più veloce di Lorenzo, dopo 4-5 giri lo avevo già preso, da 18 punti il vantaggio sarebbe cresciuto e probabilmente sarebbe stato chiuso lì. È stato quello il bivio del finale di stagione".

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Dario Pelizzari