MotoGP: la guida al Mondiale 2013
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MotoGP: la guida al Mondiale 2013

Team, piloti, calendario e circuiti: il campionato della classe regina, in partenza il 7 aprile, si presenta così - le foto di tutti i piloti - i test invernali -

Dopo l’ultima sessione di test ufficiali, che si è svolta a Jerez de la Frontera dal 23 al 25 marzo, manca davvero poco all’inizio del Mondiale MotoGP 2013. Il 7 aprile, sul circuito di Losail, in Qatar, prenderanno posto sulla griglia di partenza 12 MotoGP suddivise tra 3 case costruttrici – Ducati, Honda e Yamaha – alle quali si aggiungeranno 12 CRT, per 13 team complessivi presenti nel paddock. Ecco le 7scuderie della classe regina, i 12 piloti protagonisti, di cui 3italiani, e le 18 tappe del calendario con i rispettivi circuiti.

TEAM E PILOTI

- Ducati Team: Audi, nuovo proprietario della casa di Borgo Panigale, ha messo Bernhard Gobmeier al posto di Filippo Preziosi ma si affiderà ancora al team manager Vittoriano Guareschi e a Nicky Hayden, che guida la rossa dal 2009. A dividere il box con il 31enne “Kentucky Kid” campione del mondo nel 2006 sarà Andrea Dovizioso. Il forlivese, 27 anni, campione del mondo della 125 nel 2004, ha lasciato il team privato Monster Yamaha Tech 3 e sostituirà Valentino Rossi. La squadra italiana avrà finalmente trovato l’erede di Casey Stoner, il solo in grado di condurre la Desmosedici ai vertici della classifica?

- Go&Fun Honda Gresini: l’unico team a gareggiare con una MotoGP e una CRT, conferma sulla prima, una RC213V,Alvaro Bautista, 28 anni. Dopo il buon debutto nel 2012 – quinto nella classifica generale – lo spagnolo campione del mondo della 125 nel 2006 al suo fianco non avrà più Michele Pirro, ora collaudatore ufficiale della Ducati, bensì il 25enne aussieBryan Staring. Il campione della Supersport e della Superbike australiane, rispettivamente nel 2010 e 2011, correrà sulla CRT FTR.

- LCR Honda MotoGP: Lucio Cecchinello affiderà per il secondo anno la RC213V al campione del mondo della Moto2 nel 2011 Stefan Bradl. Il pilota tedesco, 23 anni, che al debutto nella classe regina nel 2012 ha terminato il campionato ottavo, ha sorpreso positivamente ai test di Jerez: prima Honda dello schieramento, ha concluso la sessione con il terzo tempo.

- Monster Yamaha Tech 3: coppia inglese, inedita, per il team francese privato della casa con i tre diapason. Alla terza stagione nella scuderia di Hervé Poncharal, il campione del mondo della Supersport nel 2009 Cal Crutchlow, 27 anni, primo ai test di Jerez, svelerà tutti i trucchi della YZR-M1 all’esordiente Bradley Smith, 22 anni. Il secondo e ultimo brit dello schieramento resta nello stesso team ma passerà dalla Moto2 alla classe regina, sostituendo Andrea Dovizioso.

- Pramac Racing Team: la squadra gestita da Francesco Guidotti si presenterà con due nuovi piloti. Il 29enne campione del mondo della Superbike 2009 Ben Spies cercherà il riscatto dalle due stagioni difficili nella squadra ufficiale Yamaha; Andrea Iannone, 23 anni, terzo classificato nella categoria Moto2 nel 2010, 2011 e 2012, debutterà nella classe regina dopo il soddisfacente sesto tempo ai test di Jerez. Entrambi i rider monteranno una Desmosedici ma ciascuno avrà il proprio sponsor, per questo motivo i team porteranno nomi diversi. Quello del texano si chiamerà Ignite Pramac Racing; quello dell’abruzzese, Energy T.I. Pramac Racing.

- Repsol Honda Team: Dani Pedrosa, 27 anni, spagnolo, sotto contratto con la casa di Tokyo sin dall’esordio, avvenuto nel 2001 nella categoria 125, quest’anno si accollerà tutte le responsabilità del team ufficiale. Con il ritiro di Casey Stoner, sarà il due volte campione mondiale della 250 (nel 2004 e nel 2005), iridato anche della 125 (nel 2003), il punto di riferimento del box. Sebbene il nuovo acquisto del marchio alato Marc Marquez, 20 anni, spagnolo, abbia guidato alla pari dei migliori durante i suoi primi test in sella a una MotoGP (quinto nei test di Jerez), il campione del mondo della Moto2 nel 2012 e della 125 nel 2010 in gara dovrà imparare da zero a gestire la RC213V.

- Yamaha Factory Racing: invece di sfoderare sul cupolino il numero 1 che gli spetta, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, vincitore del suo primo titolo della classe regina nel 2010 dopo i due della 250 nel 2006 e 2007, mantiene il 99. E accoglie a braccia aperte Valentino Rossi, 34 anni, suo compagno di squadra dal 2008 al 2010: a differenza del pesarese, il 25enne maiorchino non ha richiesto pareti divisorie nel box. Concluso il tragico biennio con la Ducati, il nove volte campione del mondo (sei nella MotoGP e una nelle classi 125, 250 e 500) tornerà sull'amata YZR-M1 per dimostrare di essere ancora il “dottore” – buono l’inizio, con il secondo tempo ai test Jerez – e troverà Massimo Meregalli nel ruolo di team director e Wilco Zeelenberg come team manager.

CALENDARIO E CIRCUITI

Rispetto al 2012, resta invariato il numero di gare, 18; le tappe, però, subiranno diverse modifiche. Con l’esclusione di Estoril, quest’anno il Motomondiale non passerà dal Portogallo, in compenso aggiungerà la terza gara a stelle e strisce: Austin, in aprile. Il Gran Premio del Mugello tornerà alla tradizionale collocazione di inizio giugno, seguìto da Montmelò, mentre Silverstone slitterà a inizio settembre. Infine, Sepang scambierà la data con Motegi: la prima sfida oltreoceano di ottobre si svolgerà, quindi, in Malesia e non in Giappone, che ospiterà la classe regina dopo Phillip Island.

- 7 aprile, Losail (Qatar): come da tradizione, il campionato inizia con la gara notturna in Qatar. Costruito nel 2004, il circuito si trova vicino alla capitale Doha; misura 5.380 mt, si snoda su 16 curve (6 a sinistra e 10 a destra) veloci e lente e ha un rettilineo principale di 1,068 km, che consente ai piloti di avvicinarsi a 340 km/h. Nel 2012, su Yamaha, si è aggiudicato la prima tappa della stagione Jorge Lorenzo, che aveva firmato nel 2008 il record della pista (1’53’’927).

- 21 aprile, Austin (Usa): il tracciato texano “delle Americhe” è il più giovane del campionato. Inaugurato nel 2012, debutta quest’anno nel Mondiale della classe regina. Tra saliscendi che arrivano a una pendenza del 14 per cento, è lungo 5,513 km e possiede 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra) e un rettilineo di 1.200 mt.

- 5 maggio, Jerez de la Frontera (Spagna): nato nel 1986 e modificato nel 2002, il circuito è uno più celebri della MotoGP. Dei 4.423 mt di lunghezza, 607 costituiscono il rettilineo principale; le curve sono 13 (5 a sinistra e 8 a destra). Il record della pista appartiene a Jorge Lorenzo su Yamaha (1’38’’189 nel 2008), mentre a vincere la gara del 2012 è stato Casey Stoner su Honda.

- 19 maggio, Le Mans (Francia): il circuito, che risale al 1966 ed è stato modificato nel 2008, è situato a 5 km dalla città da cui prende il nome. Misura 4,180 km, con 13 curve (4 a sinistra e 9 a destra), tra staccate violente e brusche accelerate e un rettilineo lungo 674 mt. Di Dani Pedrosa, in sella alla Honda, il record della pista (1'32"647 nel 2008); sul gradino più alto del podio nel 2012 è salito Jorge Lorenzo con la Yamaha.

- 2 giugno, Mugello (Italia): il tracciato, di proprietà della Ferrari, si trova a circa 30 km da Firenze, nella campagna della toscana. Nato nel 1974, grazie alle modifiche successive è ritenuto uno dei circuiti più moderni e sicuri del Mondiale e si articola in 5.245 mt: il rettilineo ne misura 1.141 e le curve sono 15 (6 a sinistra e 9 a destra). Il record della pista l’ha segnato Dani Pedrosa su Honda (1'47.284) nel 2012 ma l’anno scorso ha vinto la tappa Jorge Lorenzo su Yamaha.

- 16 giugno, Montmelò (Catalogna, Spagna): realizzato nel 1991, il tracciato è stato modificato nel 1995 ed è situato a 20 km da Barcellona. Lungo 4,727 km, presenta un rettilineo di 1,047 km e 13 curve (5 a sinistra e 8 a destra). Il record della pista appartiene a Casey Stoner su Ducati (1'41"186 nel 2008); la gara del 2012 se l’è aggiudicata Jorge Lorenzo su Yamaha.

- 29 giugno, Assen (Olanda)**: costruito nel 1949, il circuito è l’unico ad aver sempre fatto parte del calendario del Mondiale sin dalla nascita. Stretto e caratterizzato da cambi di direzione rapidissimi, non a caso è definito “l’università delle moto”, misura 4,542 km, con 18 curve (6 a sinistra e 12 a destra) e un rettilineo di 487 mt. Nel 2012 Casey Stoner su Honda si è aggiudicato sia il record della pista (1'33.713) sia la gara.

- 14 luglio, Sachsenring (Germania): realizzato nel 1996, il tracciato ha subìto diverse modifiche fino al 2003. Con i suoi 3.671 mt è tra i circuiti più brevi del Mondiale: si articola in 13 curve (10 a sinistra e 3 a destra) e il rettilineo principale misura 700 mt. Casey Stoner ha segnato il record della pista nel 2008 su Ducati (1'21.067) e ha vinto la tappa nel 2012 su Honda.

- 21 luglio, Laguna Seca (Usa): il circuito californiano, circa 12 km da Monterey, è nato nel 1957 ed è stato modificato più volte. Spettacolare grazie ai suoi ripidi saliscendi, tra i quali il famoso “cavatappi”, misura 3,610 metri, di cui 453 di rettilineo. Le curve sono 11 (7 a sinistra e 4 a destra). Nel 2012 Jorge Lorenzo su Yamaha ha segnato il record della pista (1'20.554), mentre Casey Stoner su Honda è salito sul gradino più alto del podio.

- 18 agosto, Indianapolis (Usa): entrato nel calendario della MotoGP nel 2008, il leggendario circuito ovale nato nel 1909 è stato modificato l’ultima volta nel 2007. Si estende per 4,216 km; il rettilineo misura 872 metri e le curve sono 16 (10 a sinistra e 6 a destra). Nel 2012 Dani Pedrosa su Honda si è aggiudicato entrambi il record della pista (1'38.813) e la gara.

- 25 agosto, Brno (Repubblica Ceca): inaugurato nel 1987 e modificato nel 1996, il tracciato a pochi chilometri dalla città che gli dà il nome è tra i circuiti più popolari del mondo. Lungo 5.403 mt, si snoda su 14 curve (6 a sinistra e 8 a destra) e possiede un rettilineo principale di 636 mt. Nel 2012 Jorge Lorenzo su Yamaha ha firmato il record della pista (1'55.799); la vittoria, però, è andata a Dani Pedrosa su Honda.

- 1 settembre, Silverstone (Gran Bretagna): realizzato nel 1948 come aeroporto militare, ospita le prima gare nel 1950. A seguito delle diverse variazioni apportate al tracciato, l’ultima risale al 2011, misura 5,900 km; 18 le curve (8 a sinistra e 10 a destra) e 770 mt di rettilineo. Il record della pista appartiene a Casey Stoner su Honda (2'02.020 nel 2011). Jorge Lorenzo su Yamaha ha superato per primo la bandiera a scacchi nel 2012.

- 15 settembre, Misano Adriatico (San Marino e Riviera di Rimini): il circuito terminato nel 1972, a opera di Enzo Ferrari, ha subìto l’ultima modifica nel 2008 e dal 2012 è intitolato a Marco Simoncelli, pilota scomparso il 23 ottobre 2011 durante la gara di Sepang. Lungo 4.226 mt, conta 16 curve (6 a sinistra e 10 a destra) e ha un rettilineo principale di 565 mt. Di Casey Stoner su Honda il record della pista (1'33.138 nel 2011); la gara del 2012 è stata vinta da Jorge Lorenzo su Yamaha.

- 29 settembre, Aragon (Comunità di Aragon, Spagna): il tracciato è nei pressi di Alcaniz risale al 2009. Lungo 5,078 km, presenta un rettilineo di 968 mt, che permette di raggiungere 330 km/h, e 17 curve (10 a sinistra e 7 a destra). Il record della pista porta la firma di Casey Stoner su Honda (1'48.451 nel 2011), mentre ha vinto la gara Daniel Pedrosa, compagno di squadra dell’australiano ritiratosi a fine stagione.

- 13 ottobre, Sepang (Malesia): nato nel 1998 con l’obiettivo di garantire spettacolo e velocità, è considerato tra i circuiti più belli del mondo ma sarà ricordato per la tragica scomparsa di Marco Simoncelli, avvenuta nel 2011. Il tracciato, che dista 50 km da Kuala Lumpur, misura 5.548 mt e si snoda su un rettilineo di 920 mt e 15 curve (5 a sinistra e 10 a destra). Nel 2012 Jorge Lorenzo su Yamaha ha segnato il record della pista (2'00.334) e Dani Pedrosa ha superato per primo la bandiera a scacchi è aggiudicato la gara.

- 20 ottobre, Phillip Island (Australia): terminato nel 1956 e modificato nel 1988, il tracciato è situato nella regione di Victoria. Lungo 4,448 km, ha un rettilineo principale di 900 mt in leggera discesa e conta 12 curve (7 a sinistra e 5 a destra) con 2 tornantini. Appartiene a Casey Stoner su Ducati il record della pista (1'28.665 nel 2008); nel 2012, su Honda, l’aussie ha conquistato la tappa casalinga per la sesta volta consecutiva. In omaggio al pilota, campione del mondo nel 2007 e nel 2011, dall’anno scorso la terza curva è stata battezzata con il suo nome.

- 27 ottobre, Motegi (Giappone): il circuito si trova nel distretto di Kanto ed è stato costruito nel 1997. Lungo 4,801 km, presenta un rettilineo di 762 mt e si articola in diversi tornanti stretti: le 14 curve (6 a sinistra e 8 a destra) impegnano non poco i piloti e regalano grande spettacolo. Di Jorge Lorenzo su Yamaha il record della pista (1'44.969 nel 2012), di Daniel Pedrosa su Honda la tappa del 2012.

- 10 novembre, Valencia (Comunità Valenciana, Spagna): nato nel 1999, il circuito misura 4,005 km e, per le gare di MotoGP, si snoda su un rettilineo principale di 650 mt (il più lungo del tracciato arriva a 876 mt) e 13 curve (8 a sinistra e 5 cinque a destra). Nel 2012 Daniel Pedrosa su Honda ha conquistato sia il record della pista (1'30.844) sia la gara, che anche quest’anno conclude la stagione della classe regina.

* In notturna

** Sabato

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Cristina Marinoni