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KAZUHIRO NOGI/AFP
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Gp Giappone: Lorenzo si sgonfia, Pedrosa vince e Rossi è 2°

Dopo aver guidato la prima parte della gara, lo spagnolo della Yamaha crolla e lascia strada al Dottore, che aumenta il vantaggio in classifica

Vince Dani Pedrosa, travolgente come non si vedeva da tempo, davanti alle due Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, che aveva dominato la prima parte della gara. Staccatissimi tutti gli altri. Marc Marquez, quarto, taglia il traguardo del Gran premio del Giappone con 27 secondi dal compagno di scuderia in Honda. Brutta giornata per le Ducati. Cade Danilo Petrucci e rimane a piedi Andrea Iannone. L'altro Andrea di Borgo Panigale, Dovizioso, è quinto. 

Lorenzo su, Lorenzo giù e Rossi che prende il treno che porta dritto al decimo mondiale. Al Twin Ring di Motegi si è scritta probabilmente una delle tappe decisive del campionato della MotoGp. Merito di un Dani Pedrosa ritrovato, velocissimo e determinato a tornare sul gradino più alto del podio a 14 mesi dall'ultima vittoria (Brno 2014). E merito pure di un Valentino saggio e opportunista, capace di leggere la gara come un campione vero. Il Dottore ha atteso il crollo delle prestazioni di Lorenzo - che nei primi 15 giri aveva dato a tutti, pure a Valentino, un distacco stellare - e si è messo in coda a Pedrosa per fare sua la seconda posizione, che gli consente di portare a 18 punti il vantaggio sul compagno di squadra a tre gare dal termine. Non è un colpo da k.o., ma poco ci manca. 

Pedrosa, all'inferno e ritorno

Un inizio di stagione matto e disperatissimo per via di quell'operazione al braccio che non poteva più aspettare. Pedrosa era fuori dei giochi prima ancora di iniziare a fare sul serio. Tre gare saltate, poi il lento e doloroso recupero sulla strada della fiducia e della speranza. Un altro anno da dimenticare, si diceva. Poi, il rilancio che sa di rivoluzione proprio quando Marc Marquez, suo compagno in Honda, sventola la bandiera bianca in segno di resa. Ad Aragon, Pedrosa entusiasma tutti con quel testa a testa da fuoriclasse con Rossi. E a Motegi fa ancora meglio. Per dieci giri vede i tubi di scarico di Dovizioso a otto secondi dal Lorenzo che aveva salutato tutti alla partenza, come da tradizione. Quindi, inizia la rincorsa, meravigliosa e inattesa, che lo porta a stappare la bottiglia di champagne che spetta al primo della classe.

Lorenzo crolla, Pedrosa vola, Rossi sorride

Sul bagnato di Motegi, Lorenzo pareva voler replicare una delle sue solite gare. Partenza bruciante e ciao a tutti, Rossi compreso, che nulla può per stare al passo del pilota spagnolo. Gara finita, pensa già qualcuno. E invece, no. La gomma posteriore di Lorenzo perde colpi e consente agli inseguitori di recuperare metri ed entusiasmo. Giro dopo giro. Si avvicina Rossi, ma si avvicina soprattutto Pedrosa, che fa volare la sua Honda prima sul Dottore, quindi sul leader della corsa, che non fa resistenza perché la sua moto non glielo consente. E mentre Pedrosa si mette davanti a tutti e fa il vuoto (Marquez, dolorante alla mano sinistra guarda e nulla più), si consuma il duello tra Rossi e Lorenzo, con quest'ultimo che lascia la posizione al collega in Yamaha dopo aver commesso un errore. Erano 14, sono 18. Rossi allunga, il titolo è dietro l'angolo.

La classifica finale del Gp del Giappone
(prime dieci posizioni)

1° Pedrosa (Honda), 2° Rossi (Yamaha), 3° Lorenzo (Yamaha), 4° Marquez (Honda), 5° Dovizioso (Ducati), 6° Crutchlow (Honda), 7° Smith (Yamaha), 8° Nakasuga (Yamaha), 9° Barbera (Ducati), 10° Redding (Honda).

La classifica del mondiale a tre gare dalla conclusione
(prime dieci posizioni)

1° Rossi, punti 283; 2° Lorenzo, 265; 3° Marquez, 197; 4° Iannone, 172; 5° Pedrosa, 154; 6° Smith, 152; 7° Dovizioso, 150; 8° Crutchlow, 98; 9° Petrucci, 93; 10° Pol Espargaro, 88.

La prossima gara

Gp d'Australia, Phillip Island, 18 ottobre.

Pedrosa
KAZUHIRO NOGI/AFP
Il podio del Gp del Giappone 2015

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Dario Pelizzari