Valentino Rossi
Pail Crock(AFP/Getty Images
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MotoGP, Phillip Island: Márquez vince e prenota il titolo. Secondo Rossi, terzo Viñales

Il catalano allunga su Dovizioso, tredicesimo; Valentino torna sul podio e il compagno di squadra dice addio al Mondiale

Sotto il sole, al contrario di quanto avessero indicato le previsioni meteo, il capoclassifica MarcMárquez si aggiudica il GP di Phillip Island, sedicesima tappa del Motomondiale, e allunga su Dovizioso, soltanto tredicesimo. Se la vittoria del campione del mondo in carica era probabile, nessuno avrebbe scomesso sul secondo posto di Valentino RossiMaverick Viñales termina terzo, ma il risultato tanto atteso (non saliva sul podio da Silverstone) non lo tiene in corsa per il titolo.

La tenacia di Márquez

Per il fuoriclasse di Cervera è tutt'altro che facile vincere la gara australiana. Prima di prendere la testa della classificil pilota del team Repsol Honda vede avvicendarsi davanti a sé al primo posto Jack Miller, Valentino Rossi, Johann Zarco, Maverick Viñales. I sorpassi sono al limite e non manca qualche contatto; il catalano non si tira indietro e, a 5 giri dalla fine, prende il largo. Anche nel ranking generale: con 169 punti, il vantaggio su Dovizioso sale a +33 e gli assicura il matchpoint a Sepang.

L'orgoglio di Rossi

Il "Dottore" non finisce mai di stupire. Perone e tibia destri, fratturati il 31 agosto, non danno più problemi, al contrario della spalla destra, che ha preso un brutto colpo nella caduta di settimana scorsa durante il deludente GP di Motegi. Valentino parte settimo e, nonostante il fisico acciaccato, mostra subito un buon passo; conduce per qualche giro, poi un incontro ravvicinato con Andrea Iannone lo rallenta e Márquez ormai ha preso il largo. Rossi torna sul podio a distanza di quasi due mesi (a Silverstone si era piazziato terzo) e ritrova il morale per disputare al meglio le ultime due gare.

La resa di Dovizioso (e delle Ducati)

Partito dall'undicesima casella, "Desmodovi" si aspettava una gara impegnativa su una pista a lui non congegnale. Così avviene: complice un errore al secondo giro, il forlivese si ritrova ventesimo, costretto a una rimonta a perdifiato. Risale alle tredicesima posizione, meglio non può fare, anche se la volata gli costa due piazzamenti: lo superano Scott Redding e Dani Pedrosa. La prestazione negativa di "Dovi" riflette quella di tutte le "rosse" in pista: in classifica è preceduto soltanto da Redding sulla GP16 e alle sue spalle arrivano Abraham, Lorenzo, Bautista, Baz, Barberá e Petrucci.

La grinta di Zarco e Iannone

Il francese del team satellite Monster Yamaha Tech 3 lotta fino all'ultimo giro con i top rider e, sesto in classifica, si conferma il migliore rookie della stagione. "The Maniac" non è più l'ombra di sé stesso. A Phillip Island gioca bene le carte in qualifica e si piazza sesto; in gara conclude allo stesso posto, ma dopo aver affrontato duelli senza esclusione di colpi e rischiando grosso (come prima di guidare la Suzuki). Escluso il quarto posto al Twin Ring Moregi, è il risultato migliore della stagione.

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Cristina Marinoni