MotoGP: la guida al Mondiale 2014
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MotoGP: la guida al Mondiale 2014

Squadre, piloti e moto; calendario, circuiti e tutte le novità del Campionato al via il 23 marzo

La 66ª edizione del Motomondiale scatterà sul circuito di Losail, in Qatar, il 23 marzo. A contendersi il titolo quest’anno saranno 3 case costruttriciDucati, Honda e Yamaha – che metteranno in pista 8 MotoGP. Accanto ai prototipi, troveranno posto 15 Open, per un totale di 14 team sulla griglia di partenza. Ecco le 7 scuderie principali con i loro 12 piloti (3 gli italiani), le novità legate alla classe Open, le 18 tappe e i tracciati.

TEAM E PILOTI

- Ducati Team: continua la rivoluzione a Borgo Panigale. Dopo il passaggio all’Audi della scorsa stagione, al posto di Bernhard Gobmeier assume l’incarico di direttore tecnico (anche per il settore SBK) della casa costruttrice emiliana l’ingegnere Gigi Dall’Igna, simbolo dell’Aprilia per 20 anni. Davide Tardozzi – già pilota della Ducati e team manager della squadra delle derivate, con cui ha vinto due Mondiali – torna alla “rossa” dopo quattro stagioni: responsabile del coordinamento organizzativo e logistico, riporterà a Claudio Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse e responsabile del programma MotoGP Ducati dal 2013. Novità anche tra i piloti: dal team privato Monster Yamaha Tech 3 arriva il campione del mondo della Supersport nel 2009 Carl Crutchlow. Il 28enne inglese, l’anno scorso quinto nella classifica generale, rimpiazza il campione del mondo 2006 Nicky Hayden, in squadra dal 2009. L'inizio promette bene: in Australia si è piazzato quarto nell'ultima giornata. Resta, invece, Andrea Dovizioso: il forlivese, 28 anni, iridato della 125 nel 2004 e alla seconda stagione nella scuderia italiana, nei test di Phillip Island ha dimostrato un eccellente feeling con la Desmosedici GP14 (terzo nella seconda giornata). Merito di un’altra innovazione: la configurazione Open. I ducatisti ricominciano a sognare.

- Go&Fun Honda Gresini: il team italiano conferma Alvaro Bautista , 29 anni, in sella alla RC213V. Sarà lui l'unico pilota della squadra. Il campione del mondo della 125 nel 2006 ha concluso il Mondiale 2013 al sesto posto e, negli ultimi test a Losail ha dato prova di essere un avversario temibile e si è piazzato primo il secondo giorno. Lo spagnolo dividerà il box con il 21enne inglese Scott Redding. Il rookie, secondo in classifica generale della Moto2 nel 2013, disporrà di una RCV1000R in configurazione Open.

- LCR Honda MotoGP:Stefan Bradl , campione del mondo della Moto2 nel 2011, come l'anno scorso è il solo pilota in pista del team di Lucio Cecchinello. Per il tedesco, 24 anni, settimo nella classifica generale nella passata stagione, questo sarà il terzo Campionato sulla RC213V. In Qatar i segnali sono stati confortanti: secondo nel secondo giorno di test.

- Monster Yamaha Tech 3: la scuderia di Hervé Poncharal vanta la coppia di piloti più giovani del paddock. Il team francese privato della casa con i tre diapason rinnova il contratto all’inglese Bradley Smith, 23 anni, alla seconda esperienza nella classe regina, eccellente secondo nella giornata iniziale dei test a Losail. L’altra YZR-M1 sarà al servizio dell’esordiente Pol Espargaro, campione in carica della Moto2, che si è fratturato la clavicola sinistra durante gli ultimi minuti di test ma non dovrebbe saltare la gara di apertura. Da segnalare l’exploit del 22enne spagnolo, sempre tra i primi tre in Qatar.

- Pramac Racing: per la seconda stagione Francesco Guidotti affida la Desmosedici GP14 ad Andrea Iannone, 24 anni, terzo classificato nella Moto2 dal 2010 al 2012. L’abruzzese guiderà una Open, come tutti i piloti Ducati, dalla quale ha ricevuto risposte positive ai test in Qatar (sesto il nei tre giorni).

- Repsol Honda Team: pilota-simbolo della casa di Tokyo – dall’esordio, nel 2001, nella categoria 125, non ha mai cambiato scuderia – a 28 anni Dani Pedrosa proverà a conquistare finalmente il titolo che gli manca (ha vinto il Mondiale 125 nel 2003 e 250 nel 2004 e 2005) e i test australiani fanno ben sperare (secondo alle spalle di Lorenzo). Il suo peggior nemico? Resta compagno di squadra Marc Marquez . Assente dagli ultimi test a causa della frattura al perone destro rimediata in un allenamento di dirt-track, il 21enne, catalano come lui e fresco di titolo mondiale nella Moto2 (già iridato nella 125 nel 2010), al debutto nel 2013 gli ha rubato la scena aggiudicandosi il Mondiale. Nella mani del "cabroncito" la RC213V vola; è capitato anche nei primi test in Malesia, mentre alla seconda prova di fine febbraio Marquez ha dato forfait per colpa della frattura del perone rimediata in un allenamento di dirt track. Il duello è aperto e c’è da scommettere che Dani e Marc lotteranno senza esclusione di colpi.

- Yamaha Factory Racing:Jorge Lorenzo nel 2013 è stato a dir poco straordinario. Nonostante gli infortuni, la lotta per il titolo è rimasta aperta fino all’ultimo grazie al suo coraggio e al suo talento. I test a Phillip Island del campione del mondo 2010 e 2012, due volte iridato anche nella 250 hanno entusiasmato (sempre il migliore nei tre giorni): il maiorchino, 26 anni, è un pilota dalle risorse infinite. Anche Valentino Rossi si gode il buon risultato dei test (terzo durante la giornata conclusiva): il nove volte campione del mondo (sei nella MotoGP e una nelle classi 125, 250 e 500), 35 anni, sembra in perfetta sintonia con la YZR-M1. Chissà se avrà contribuito di più il suo intervento sullo sviluppo o l’arrivo del capotecnico Silvano Galbusera – guida di Marco Melandri nelle ultime due stagioni della SBK – che sostituisce Jeremy Burgess, licenziato dal "Dottore" dopo 13 anni vissuti in simbiosi.

CONFIGURAZIONE OPEN

Nelle due stagioni di permanenza nella classe regina le CRT non si sono dimostrate all'altezza delle ufficiali e quest'anno saranno sostituite dalle Open. Le moto in questa configurazione sono dei prototipi a tutti gli effetti ma “derivati” dalle MotoGP. Ecco le caratteristiche che le distinguono dalle Factory.

Le Open avranno a disposizione 12 motori a stagione contro i 5 delle MotoGP e un serbatoio da 24 litri anziché 20. Entrambe le classi dovranno montare l'identica centralina Magneti Marelli; le Open saranno obbligate a utilizzare il software fornito dalla Dorna, mentre le Factory potranno impiegare il proprio e svilupparlo. Rispetto alle moto ufficiali della classe regina, però, alle Open sarà consentita maggiore libertà nello sviluppo del motore, ragione che ha spinto la casa costruttrice di Borgo Panigale a scegliere la nuova categoria. Anche gli pneumatici delle due classi si differenziano: Bridgestone fornirà posteriori slickasimmetrici in mescola morbida e medium alle moto nella nuova configurazione. Le Factory, invece, saranno dotate di gomme medie e dure. L'introduzione di pneumatici diversi è dovuta alle condizioni più severe in cui lavoreranno le Open rispetto alle CRT - le prime raggiungeranno temperature superiori, per esempio - e assicurerà sicurezza, durata, grip e performance migliori. Queste le scuderie iscritte, con i rispettivi piloti e moto:

- Avintia Racing (Hector Barbera, Mike Di Meglio, FTR Kawasaki)

- Cardion AB Motoracing (Karel Abraham, Honda RCV1000R)

- Ducati Team (Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow, Ducati Desmosedici GP14)

- Drive M7 Aspar (Nicky Hayden e Hiroshi Aoyama, Honda RCV100R)

- Energy T.I. Pramac Racing (Yonny Hernandez, Ducati Desmosedici GP14)

- Go&Fun Honda Gresini (Scott Redding, Honda RCV1000R)

- Iodaracing Project (Danilo Petrucci, Art Aprilia)

- NGM Forward Racing (Colin Edwards e Aleix Espargaro, Forward Yamaha)

- Paul Bird Motorpsort (Michael Laverty e Broc Parkes, PBM Aprilia)

CALENDARIO E CIRCUITI

Il numero di tappe rispetto al 2013 è invariato, 18, e gli appuntamenti ricalcano essenzialmente il calendario dell’anno scorso, tranne lo scambio tra Sepang e Motegi; il primo Gran Premio oltreoceano di ottobre si svolgerà in Giappone e non in Malesia, che quindi ospiterà la classe regina dopo Phillip Island. Le novità sono 2, un’assenza eclatante e un inserimento di cui si parlava da tempo: la prima è la cancellazione del circuito di Laguna Seca – tra i preferiti da piloti e pubblico – con il risultato che l’unica gara a stelle e strisce sarà disputata a Indianapolis. La seconda è l’introduzione del GP in Argentina, che torna a ospitare la classe regina a distanza di 15 anni.

- 23 marzo, Losail (Qatar)*: la gara notturna d’apertura in Qatar ormai è diventata una tradizione. Il tracciato ha sede non lontano dalla capitale Doha; costruito nel 2004, conta 16 curve (6 a sinistra e 10 a destra) da affrontare a differenti velocità. Misura 5.380 mt e il rettilineo principale di 1.068 mt permette ai rider di superare i 330 km orari. Nel 2013, su Yamaha, si è aggiudicato il primo Gran Premio della stagione Jorge Lorenzo – terzo successo consecutivo – che aveva firmato nel 2008 il giro più veloce (1’53’’927). Appartiene a Casey Stoner il record di velocità: 1’55.153, sempre nel 2008.

- 13 aprile, Austin (Usa): inaugurata nel 2012, la pista texana “delle Americhe” progettata dall’architetto tedesco Hermann Tilke è la più recente del Motomondiale e questa è la seconda volta che la classe regina fa tappa vicino a Austin. Al debutto, nel 2013, ha incoronato vincitore il rookie Marc Marquez. Lunga 5.513 mt, presenta 20 curve (11 a sinistra e 9 a destra), un rettilineo di 1.200 mt e offre ai piloti pendenze spettacolari, come quella di 41 mt che conduce alla linea del traguardo.

- 27 aprile, Termas de Rio Hondo (Argentina): con un anno di ritardo – nel 2013 la tappa sudamericana era saltata per tensioni politiche – il circuito costruito nel 2008 e modificato nel 2012 entra a far parte della MotoGP. La pista casalinga della Repsol, sponsor del team ufficiale della Honda, è lunga 4.805 mt e possiede 11 curve (5 a sinistra e 9 a destra) oltre a un rettilineo di 1.076 mt. L’ultima gara disputata dalla classe regina nell’autodromo che si trova a 6 km dalla città omonima risale al 1999, quando correvano ancora le 500cc.

- 4 maggio, Jerez de la Frontera (Spagna): lo splendido circuito creato nel 1986 e modificato nel 2002 si trova nel sud della Spagna ed è diventato leggendario. Misura 4.423 mt, di cui 607 costituiscono il rettilineo principale e conta 13 curve (5 a sinistra e 8 a destra). Il giro più veloce è opera di Jorge Lorenzo su Yamaha (1’38’’189 nel 2008), così come il record della pista (1'39.565 nel 2013). Dani Pedrosa si è aggiudicato il GP del 2013.

- 18 maggio, Le Mans (Francia): il tracciato nato nel 1966 è stato modificato nel 2008 e si trova a 5 km dalla città da cui prende il nome. Si articola su 4.180 mt, presenta 13 curve (4 a sinistra e 9 a destra) impegnative e un rettilineo lungo 674 mt. Dani Pedrosa, in sella alla Honda, ha segnato il giro più veloce (1'32"647 nel 2008) e il record della pista (1'33.617 nel 2011); l’anno scorso è anche salito sul gradino più alto del podio.

- 1 giugno, Mugello (Italia): il circuito si trova tra le colline toscane e dista una trentina di km da Firenze. Realizzato nel 1974, appartiene alla Ferrari dal 1988 e le modifiche successive lo hanno reso una delle piste più moderne e sicure del Campionato. Lungo 5.245 mt, ha un rettilineo di 1.141 mt e 15 curve (6 a sinistra e 9 a destra). Il giro più veloce l’ha segnato Dani Pedrosa su Honda (1'47.157 nel 2013), il record della pista porta la firma di Marc Marquez su Honda (1'47.639 nel 2013). Nel 2013 ha vinto il GP per la terza volta di fila Jorge Lorenzo su Yamaha.

- 15 giugno, Montmelò (Catalogna): il circuito si trova a 20 km da Barcellona, è stato costruito nel 1991 e modificato nel 1995. Misura 4.727 mt, di cui 1,047 di rettilineo, e ha 13 curve (5 a sinistra e 8 a destra). Il giro più veloce è di Casey Stoner su Ducati (1'41"186 nel 2008) mentre il record della pista appartiene a Dani Pedrosa (1'42.358 nel 2008); la gara del 2013 se l’è aggiudicata Jorge Lorenzo su Yamaha, come quella del 2012.

- 28 giugno, Assen (Olanda)**: il tracciato costruito nel 1949 vanta un primato, è l’unico a essere stato sempre presente nel calendario. Ostico perché stretto e caratterizzato da cambi di direzione rapidissimi, è definito non a caso “l’università delle moto”. Si snoda su 4.542 mt, conta 18 curve (6 a sinistra e 12 a destra) e un rettilineo di 487 mt. Nel 2012 Casey Stoner su Honda si è aggiudicato il giro più veloce (1'33.713) e Dani Pedrosa ha segnato il record della pista (1'34.548 nel 2012 ). Valentino Rossi ha vinto qui l’unica gara del 2013.

- 13 luglio, Sachsenring (Germania): tra i circuiti più brevi, misura 3.671 mt, è stato realizzato nel 1996 e ha subìto diverse modifiche fino al 2003. Si trova a pochi chilometri da Chemnitz; possiede 13 curve (10 a sinistra e 3 a destra) e il rettilineo principale misura 700 mt. Casey Stoner ha segnato il giro più veloce nel 2008 su Ducati (1'21.067); Dani Pedrosa, il record della pista (1'21.846 nel 2011) su Honda e Marc Marquez au Honda ha vinto la tappa nel 2013.

- 10 agosto, Indianapolis (Usa): il mitico circuito ovale realizzato nel 1909 – la prima gara motociclistica risale al 14 agosto dello stesso anno – ospita la MotoGP soltanto dal 2008. Modificato l’ultima volta nel 2007, è lungo 4.216 mt; il rettilineo misura 872 metri e le curve sono 16 (10 a sinistra e 6 a destra). Marc Marquez nel 2013 non ha avuto rivali: suoi il giro più veloce (1'37.958), il record della pista (1'39.044) e la vittoria.

- 17 agosto, Brno (Repubblica Ceca): uno dei circuiti più famosi del Mondiale è stato inaugurato nel 1987 e modificato nel 1996. Si trova nei pressi dalla città che gli dà il nome; misura 5.403 mt, si snoda tra 14 curve (6 a sinistra e 8 a destra) e un rettilineo principale di 636 mt. Nel 2013 Cal Crutchlow su Yamaha ha firmato il giro più veloce (1'55.527) e Marc Marquez su Honda, che ha vinto la gara, il record della pista (1'56.135).

- 31 agosto, Silverstone (Gran Bretagna): la sua lunga storia, ospita gare dal 1950, ha conferito al tracciato realizzato nel 1948 come aeroporto militare grande prestigio. Le diverse variazioni apportate – di cui l’ultima è  del 2011 – hanno allungato la pista a 5.900 mt; le curve presenti sono 18 (8 a sinistra e 10 a destra) e il rettilineo misura 770 mt. Il record della pista appartiene a Dani Pedrosa (2'01.941 nel 2013), mentre Marc Marquez, sempre nel 2013, su Honda si è aggiudicato sia il giro più veloce (2'00.691) sia la gara.

- 14 settembre, Misano Adriatico (San Marino e Riviera di Rimini): il circuito intitolato nel 2012 a Marco Simoncelli, scomparso il 23 ottobre 2011 durante la gara di Sepang, ha subìto l’ultima modifica nel 2008. Realizzato da Enzo Ferrari e concluso nel 1972, si articola su 4.226 mt, possiede un rettilineo principale di 565 mt e conta 16 curve (6 a sinistra e 10 a destra). Di Marc Marquez su Honda il giro più veloce (1'32.915 nel 2013); di Jorge Lorenzo su Yamaha il record della pista (1'33.138 nel 2011) e l’ultima gara.

- 28 settembre, Aragon (Comunità di Aragon, Spagna): non lontano da Alcaniz, il circuito progettato da Hermann Tilke è sorto nel 2009. Lungo 5.078 mt, si distende lungo un rettilineo di 968 mt che lancia i piloti a 330 km orari e ha 17 curve (10 a sinistra e 7 a destra). Il giro più veloce e il record della pista portano la firma di Casey Stoner su Honda (1'48.451 e 1'49.046 nel 2011); Marc Marquez si è aggiudicato la vittoria nel 2013.

- 12 ottobre, Motegi (Giappone): costruito nel 1997 dalla Honda, il tracciato è situato nel distretto di Kanto. Misura 4.801 mt, ha un rettilineo di 762 mt e si articola in diversi tornanti stretti: le 14 curve (6 a sinistra e 8 a destra) impegnano non poco i piloti e regalano grande spettacolo. Di Jorge Lorenzo su Yamaha il giro più veloce (1'44.969 nel 2012), di Daniel Pedrosa su Honda il record della pista (1'45.589 nel 2012) e la vittoria nel 2013.

- 19 ottobre, Phillip Island (Australia): il circuito si trova nella regione di Victoria. Ultimato nel 1956 e modificato nel 1988, ha dedicato la terza curva all’eroe nazionale Casey Stoner, due volte campione del mondo (nel 2007 e 2011). Il tracciato è lungo 4,448 km, possiede un rettilineo principale di 900 mt in discesa e conta 12 curve (7 a sinistra e 5 a destra) con 2 tornantini. Appartiene a Marc Marquez su Honda il record della pista (1'28.108 nel 2013), mentre Jorge Lorenzo su Yamaha ha conquistato nel 2013 il giro più veloce (1'27.899) e il Gran Premio.

- 26 ottobre, Sepang (Malesia): dista 50 km da Kuala Lumpur ed è entrato subito nell’olimpo dei circuiti. Nato nel 1998 in 18 mesi per regalare velocità e spettacolo, dal 2011 ricorderà per sempre la scomparsa di Marco Simoncelli. Misura 5.548 mt e si snoda su un rettilineo di 920 mt e 15 curve (5 a sinistra e 10 a destra). A Casey Stoner su Ducati spetta il record della pista (2'02.108 nel 2007); nel 2012 Jorge Lorenzo su Yamaha si è aggiudicato il giro più veloce 2'00.334) e, l'anno scorso, il gradino più alto del podio.

- 9 novembre, Valencia (Comunità Valenciana, Spagna): dal layout particolare – consente a tutte le tribune di osservarlo in ogni punto – il circuito che conclude di prassi la stagione è stato costruito nel 1999 e misura 4.005 mt. Per le gare della classe regina presenta il rettilineo più esteso di 876 mt e 13 curve (8 a sinistra e 5 cinque a destra). Nel 2008 Casey Stoner su Ducati ha ottenuto il record della pista (1'32.582); nel 2012 Daniel Pedrosa su Honda ha conquistato il giro pià veloce (1'32.582), mentre Jorge Lorenzo su Yamaha ha superato per primo la bandiera a scacchi nella passata stagione.

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Cristina Marinoni