MotoGP: a Silverstone Lorenzo-show - Le pagelle
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MotoGP: a Silverstone Lorenzo-show - Le pagelle

I nostri giudizi su tutti i protagonisti della gara

Nonostante il freddo polare (15° centigradi) e il forte vento, il plumbeo cielo di Silverstone si è tinto di azzurro per ospitare la domenica di gare, scansando a fatica le nuvole.
E' stata una gara (la sesta in calendario) avvincente, come in MotoGP se ne vedono di rado, nella quale i protagonisti sul podio sono stati i soliti noti, ma i vincitori morali sono stati gli “insoliti nuovi”.

Ha vinto per la terza volta consecutiva Jorge Lorenzo (e per la quarta volta in stagione) su una Yamaha M1 in grandissima forma, una mille fra le mille dotata di grandissima trazione e in grado di disegnare curve da compasso. Nel turno di qualifica, interrotto con dieci minuti di anticipo a causa della pioggia, lo spagnolo aveva conquistato a fatica un quarto posto dal quale, quando si è spento il semaforo per la partenza, si è ritrovato retrocesso di altre due posizioni nel traffico della prima curva.

All'undicesimo giro, quando la sua scalata l'ha già portato al comando, Jorge viene attaccato da Stoner con il quale innesca un meraviglioso botta e risposta di quelli in cui vince chi ha più pelo sullo stomaco.

“E' stata una gara molto complicata e difficile – ha ammesso Porfuera - All'inizio ero 6° e mi è costato molto andare a prendere il gruppo davanti, non volevo cadere e fare sciocchezze, ma poi, una volta davanti,  è stato bellissimo il duello con Stoner. Sono felice, è un anno quasi perfetto”.

Con i 25 punti di Silverstone, Jorge Lorenzo scappa nella classifica del mondiale con 140 punti in tasca.
Dietro di lui ha concluso in seconda posizione Casey Stoner (-3”313). L'australiano dimissionario su Honda HRC è partito discretamente dalla terza casella in griglia e si è portato al comando al 4° giro, scavalcando il texano Ben Spies. Poi, quando c'è stata da mantenere la prima posizione, ha perso il duello con un fortissimo Lorenzo forse anche per essere stato l'unico in pista a montare una gomma anteriore morbida.

 “Il posteriore era veramente messo male – ha detto Casey, che lo scorso anno a Silverstone aveva conquistato la vittoria - ma la cosa peggiore è sicuramente il chattering sull'anteriore;  dopo il warm up di questa mattina la moto sembrava messa a punto, quindi abbiamo provato qualcos'altro. Nei primi giri però ho capito subito che avremmo avuto difficiltà, vedevo l'inclinazione della Yamaha, e io non riuscivo a tenere la stessa con la mia moto. Allora ho tentato di fare la strategia migliore cercando di non perdere il contatto“.
Casey Stoner insegue Lorenzo nel mondiale con 115 punti in classifica.

La gara di Dani Pedrosa (Honda HRC), nonostante il terzo posto (-3”599) è stata un po' opaca. Dopo un quinto posto conseguito durante un turno di qualifiche non particolarmente brillante, lo spagnolo (con gomma anteriore dura e posteriore morbida) ha evitato di osare e di fare quindi quel piccolo passo in più che farebbe la differenza (finalmente!) sul suo compagno di squadra.

“Ho recuperato su Casey - ha detto - ma poi quando ho pensato di passarlo, lui ha cominciato ad andare più veloce. Io mi sono rilassato un po' negli ultimi giri e quando ho spinto per andare a prenderlo, nell'uscita del secondo rettilineo la moto è quasi uscita di pista e ho fatto anche un wheeling. Oggi in gara quando ero vicino a Casey mi è sembrato che le nostre due moto andassero ugualmemente. E' lo stile che abbiamo, che è diverso, lui aveva la morbida davanti, ma le nostre moto secondo me si equivalgono. Dobbiamo fare entrambi  qualcosa per provare a migliorare il chattering, comunque sia, Lorenzo sta andando troppo bene”.

Con 101 punti Pedosa è terzo nel mondiale.
Ad Alvaro Bautista (Honda Gresini) Silverstone piace molto. Gli era piaciuto lo scorso anno quando con una Suzuki giù di tono aveva comunque conquistato la quinta posizione e gli è piaciuta quest'anno con la Honda, sulla quale ha conquistato addirittura la pole position e ha schivato il podio per un pelo, chiudendo la gara al quarto posto.

“Abbiamo lavorato molto bene dopo il GP di Barcellona e dopo i test – ha detto soddisfatto lo spagnolo - sono molto contento di essere stato così vicino al podio, ma avevo paura di sbagliare e di vanificare una gara così bella, quindi sono rimasto attaccato ai primi il più possibile. La nuova gomma anteriore non è servita a migliorare la moto, piuttosto il miglioramento lo dobbiamo alla forcella anteriore e anche alle variazioni sulla geometria della moto, nella quale abbiamo spostato il peso più in avanti per personalizzarla alla mia guida”.
E' lui, Bautista, uno dei due “insoliti nuovi” di cui parlavamo.

Se il texano Ben Spies (Yamaha Factory) ha fatto un'ottima gara partendo dalla seconda posizione in prima fila e conducendo i giochi per i primi 4 giri, (per poi chiudere in quinta posizione), il vincitore morale di questa gara si Silverstone è senza ombra di dubbio il pilota di casa Cal Crutchlow.
Il britannico dall'occhio pazzo scivola nelle prove e si lesiona i legamenti della caviglia sinistra. Salta le qualifiche ma alla sera supera la visita medica. Entra ai box per la gara, dalla quale partirà ultimo (20°) non essendosi potuto giocare un posto migliore nelle qualifiche e poi si mette lì a superare voracemente una dopo l'altra tutte le CRT prima, e poi via via Barberà, Rossi, Bradl e infine, all'ultimo giro, anche l'ottimo Nicky Hayden.  

“Non sono contento del risultato finale – ha detto - però a Barcellona ho chiuso la gara a 12 secondi dal primo, oggi sono a 15, ma partendo dal fondo! Quindi peccato che non mi sono qualificato davanti ieri in prova!”.
Ora Cal, l'altro degli "insoliti noti", è 4° nel mondiale con 66 punti!
Week end in salita per Valentino Rossi, che dopo il guizzo del miglior tempo siglato venerdì mattina nel primo turno di libere, cala nuovamente nell'ombra con una doppia caduta (sabato) in una buca del tracciato nella quale si è caricato l'avantreno e scaricato il posteriore. In gara parte dalla 10a posizione e conclude 9°, ed è l'unico pilota in pista a montare la gomma dura al posteriore.

LE PAGELLE:
Jorge Lorenzo. Fresco di rinnovo di contratto con Yamaha, la sua bella M1 premia la fedeltà dell'ispanico seducendolo con curve mozzafiato e trazione fatale. La coppia più bella del mondo (almeno così dice la classifica nella 4a vittoria stagionale!). Voto :10 e lode
Casey Stoner. Da quando ha rinnovato il suo contratto invece che con Honda, con Adriana, Stoner ha il chattering... Chi non lo avrebbe al posto suo?  Alto godimento nel duello con Lorenzo che gli è valso la medaglia d'argento (= Silver/Stoner...). Voto: 8
Dani Pedrosa. Anche lui soffre di chattering... Pare tuttavia che non sia un problema tecnico, ma di mercato: la sella trema! Sempre là davanti, ma mai primo. Voto: 7
Alvaro Bautista. Bravissimo! Parte dalla pole e riesce a non perdere il contatto con i tre più indiavolati del mondo. Voto 9
Ben Spies. Il texano sembra in ripresa. Ottimo in qualifica e determinato in gara. Peccato aver buttato via 1/3 della stagione, ma piuttosto che ricordarcelo lì in mezzo alle CRT ce lo teniamo così col 5° posto stretto fra le mani. Di Ben in 'megl'. Voto: 7
Cal Crutchlow. Un vero fenomeno, guerriero, funambolico, comico... Se non corresse in MotoGP troverebbe di sicuro un posto da protagonista al Cirque du Soleil. Sale sulla sua Yamaha (dopo essere entrato ai box lentamente munito di stampella e, guarda a caso, Crutch-low in inglese significa proprio “stampella lenta”...) e scala 14 posizioni con una caviglia sfilacciata. Voto 10 (eroe!)
Nicky Hayden. Caduta/fotocopia a quella di Rossi (sabato). Guareschi: “ora sanno dove non devono passare”. Dopo una bella gara nella quale ha saputo dove passare, ha chiuso 7° a -15”5 dalla vetta. Sceglie le gomme che hanno scelto tutti (morbida posteriore e dura anteriore) e dà 20 secondi di distacco al suo compagno di squadra Valentino. Voto: 7
Valentino Rossi. La sua Ducati continua a non andare se non su un tracciato particolarmente bagnato, è vero. Però arrivare in gara a oltre 20” dal compagno di squadra, significa aver fatto una scelta sbagliata... E' l'unico in pista con la gomma dura al posteriore ed è fra i più lenti. Abbiamo smesso di chiederci cosa c'è che non va. Voto: 3
Andrea Dovizioso. Scivolato: “ho fatto un piccolissimo highside nel momento meno al limite della gara e ci sono rimasto anche male. Potevo giocarmi il podio. Di positivo c'è che siamo veloci e sempre lì davanti, certo che perdere un'occasione del genere scoccia tanto...”. Ha ragione, scoccia anche a noi. Voto: 5
Mattia Pasini. Caduto nel warm up, ritirato in gara a 6 giri dalla fine. Voto: nc
Karel Abraham. Assente: per non perdere lo scettro dell'imbattibilità sulle cadute, si è dato un gran daffare anche ai test di Aragon dove si è messo KO la mano sinistra. A nulla vale più la consueta formula magica Abraham-KadeAbraham. Più che voto: volo.
CRT. La migliore (la ART di Aleix Espargarò) arriva a -1'03.157 dalla vetta... Attendiamo il nuovo regolamento come una profezia, sperando che non abbia contenuti distruttivi in perfetto stile Maya.

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Alice Margaria