MotoGP 2013: la parola ai piloti
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MotoGP 2013: la parola ai piloti

Scatta domenica 7 aprile, in Qatar, il Mondiale più spettacolare delle due ruote. In attesa di aprire il gas sulla pista di Losail, i piloti della classe regina fanno il punto della situazione - la guida alla MotoGP 2013 - le libere (foto)

Nicky Hayden (Ducati Team) – “Ci sono stati tanti cambiamenti in Ducati, nella squadra abbiamo grandi novità e non sarà facile, soprattutto all’inizio: io, di sicuro, lavorerò affinché questa sia la mia migliore stagione sulla rossa. Sono molto soddisfatto del gruppo, a cominciare da Juan Martinez, il mio responsabile tecnico: ho molta fiducia in questi ragazzi, che mi aiutano a rendere al massimo. So che dovremo migliorare non poco la Desmosedici – in special modo la guidabilità e la sensibilità, sia dell’acceleratore sull’erogazione della potenza sia dell’anteriore – ma conosco le potenzialità della moto e del team di lavoro e non c’è ragione per la quale non essere competitivi. Dal punto di vista fisico, mi sento decisamente bene, più preparato rispetto agli ultimi due anni: non ho dovuto sottopormi a interventi chirurgici, non ho avuto acciacchi e ho avuto meno impegni con Ducati, di conseguenza, ho trascorso mesi tranquilli, in cui mi sono riposato e ho dedicato maggiore tempo all’allenamento e alla moto. Andrea (Dovizioso, ndr), ha parecchio da offrire a me e al team intero: ha l’esperienza e la conoscenza di moto differenti che serviranno a sviluppare la Desmosedici”.

Andrea Dovizioso (Ducati Team) – “La sfida a inizio campionato è capire la direzione da prendere per migliorare la moto. Per ora non voglio pormi obiettivi di classifica, mi concentro soltanto sulla Desmosedici: una volta che avremo compiuto dei progressi sul mezzo, arriveranno i risultati. Non dobbiamo risolvere problemi particolarmente grossi e, in certi aspetti, non siamo tanto indietro rispetto agli avversari, però non basta quello che abbiamo, bisogna lavorare su tutti i fronti. I nostri rivali principali, Yamaha e Honda, sono molto forti in questo momento: grazie allo sviluppo effettuato negli ultimi anni, sono arrivati a un livello altissimo, con piloti bravissimi. Per competere con loro dobbiamo essere al top. Il tempo ci rema contro, in MotoGP il tempo non c’è e siamo lontani dai più veloci. Però, siccome non abbiamo scelta e non esiste la bacchetta magica, dobbiamo lavorare. All’inizio sarà difficile, quindi teniamo i piedi per terra, ma io sono molto fiducioso per la stagione: penso di avere l'esperienza per riuscire a fare un buon lavoro con la Ducati”.

Alvaro Bautista (Go&Fun Honda Gresini) – “Per il 2103 punto a finire il Mondiale tra i primi quattro nella classifica generale. Sono alla seconda stagione con lo stesso team e la stessa moto e ho i riferimenti dell’anno scorso; contemporaneamente, però, dispongo di nuovo materiale e ciò renderà il lavoro più difficile, se riscontreremo qualche problema. Il team è eccezionale, la mia preparazione atletica è buona, ho bisogno di stare in sella più a lungo per adattare il corpo alla posizione in gara. La RC213V? Non siamo distanti da un buon setting di base; dobbiamo perfezionare le prestazioni in curva ma il potenziale è enorme e lavoreremo per sfruttarlo al 100 per cento”.

Bryan Staring(Go&Fun Honda Gresini) – “Dopo vent’anni di gare, sono entusiasta di avere l’opportunità di correre nella MotoGP: la strada è stata lunga per arrivare sin qui. Darò il massimo e so che, per essere competitivo, devo conoscere il team e la moto e imparare i circuiti più velocemente possibile. Sull’unica CRT della squadra mi sento già a mio agio: la FTR mi dà fiducia, amo i suoi freni! Dobbiamo sistemare il chattering ma sono certo che Alvaro (Bautista, ndr), con i tanti anni di GP alle spalle, mi darà tanti consigli e informazioni sulla tecnica di guida e sui tracciati”.

Stefan Bradl (LCR Honda MotoGP) – “L’obiettivo del 2013 è salire sul podio. Magari più di una volta, anche se so che non sarà facile. Sono felice di stare dove sto: il team mi ha accolto come un figlio, tutti sono estremamente professionali e amano ciò che fanno, per questo mi ritengo molto fortunato. Difficile, in questo momento, dire quali siano le sensazioni sulla moto: non sono un “animale” da test, preferisco le gare, quindi sono molto ansioso di piazzarmi in griglia di partenza domenica. La RC213V ha ancora margine di miglioramento, mi riferisco nello specifico al controllo dell’anteriore e alla stabilità in frenata, ma la base è buona. I progressi dell’elettronica sono evidenti: mi aiuta a controllare la trazione posteriore con le gomme usate e, di conseguenza, a guidare con maggior scioltezza. Anche nelle curve veloci abbiamo un ottimo livello di maneggevolezza e stabilità del mezzo. Fisicamente sono a posto, ho iniziato un nuovo programma di allenamento a dicembre e mi sento più preparato alla fatica che comporta una moto del genere”.

Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech 3) – “Quest’anno sarà più difficile salire sul podio, non ho idea di come andrà questa stagione. L’obiettivo è terminare al sesto posto in classifica generale: se non riuscissi a bissare i due podi del 2012, tornerò nella British Superbike. Naturalmente, concludere l’ultimo giorno di test a Jerez de la Frontera con il tempo più veloce mi ha caricato; il passo avanti rispetto al 2012 senza dubbio è enorme e mi fa ben sperare, ma in gara è tutta un’altra storia. Non so se vincerò qualche gara, sinceramente non ci penso e non mi interessa: io miro a migliorarmi per combattere con i migliori: vorrei ridurre la distanza con i piloti delle scuderie ufficiali, come Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. In alcune gare dell’anno scorso non erano distanti, in altre li ho superati; quest’anno i top rider andranno più veloce quindi devo andare più veloce anche io. Conosco gli aspetti della YZR-M1 su cui lavorare. E devo migliorare la prestazione nei primi cinque giri”.

Bradley Smith (Monster Yamaha Tech 3) “Voglio guidare la YZR-M1 al limite e questo accadrà solamente dopo aver girato un sacco. In questi mesi, però, ho imparato tantissimo di questa moto incredibile, capace di vincere più di un Mondiale: la ritengo il mezzo perfetto per cominciare la mia carriera in MotoGP. È il primo prototipo su cui salgo e non trovo un difetto: la potenza è straordinaria. Mi manca un po’ di confidenza in frenata: con i dischi in fibra di carbone non è facile staccare all’ultimo momento! Considerato come Marc Marquez ha iniziato l’avventura nella classe regina, sarà dura essere nominato Rookie of the year. Be', ci proverò: se non riuscissi, mi piacerebbe finire la stagione davanti alle Ducati, tra i migliori otto. Io sono pronto per questa nuova avventura, mente – postivo e concentrato – e corpo: maneggiare un prototipo richiede forza e resistenza, ecco perché ho potenziato busto e braccia con allenamenti tosti in palestra e piscina”.

Ben Spies (Ignite Pramac Racing Team) – “Per questa mia prima stagione sulla Ducati la sfida è contribuire a riportare la Desmosedici ai vertici. Una sfida impegnativa ma che mi appassiona tantissimo e fa scorrere nelle vene dosi abbondanti di adrenalina! Dal punto di vista atletico sono soddisfatto della mia preparazione: nel corso del Mondiale continuerò a lavorare sulle braccia per acquisire maggiore forza. Conosco la moto al 60 per cento, adesso, e con così pochi mesi di conoscenza del mezzo è impossibile decifrarne le potenzialità: credo che serva un anno di sviluppo per comprendere cosa sia necessario sistemare. Io ho appena cominciato e mi metto al servizio della squadra per ottenere il risultato migliore possibile”.

Andrea Iannone Energy T.I. Pramac Racing Team – “Voglio migliorarmi gara per gara e arrivare a fine stagione il più vicino possibile ai primi posti della classifica, ai protagonisti del campionato. Proprio perché debutto in questa categoria, scoprirò in pista su quali aspetti della preparazione atletica concentrarmi: sinora mi sono allenato per rinforzare il fisico in generale. Ho grande fiducia in me stesso – penso sia fondamentale per rendere al massimo – e so che imparerò tantissimo da questa esperienza nuova: per me rappresenta una splendida prospettiva di crescita. Il discorso della fiducia vale per la Desmosedici: la guido da qualche mese e soltanto nei test, quindi non ho raggiunto la conoscenza completa del mezzo, eppure credo nella moto e nel lavoro che ho cominciato con i miei tecnici”.

Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) - “La mia sfida è doppia: iniziare bene il campionato, sulla scia dell’ottima seconda metà del Mondiale 2012, e… vincerlo, come qualsiasi pilota! Quanta fiducia ho in me stesso? Se il massimo fosse 10, direi almeno 9: durante l’inverno ho seguito un programma di allenamento intenso e, in più, non devo recuperare da nessun infortunio. Ho bisogno, qesto sì, di aumentare la forza fisica perché la RC213V è leggermente più pesante. A proposito della moto, aspetto la prima gara per dare un giudizio: le regolazioni del motore e il peso sono cambiati e forse anche gli pneumatici varieranno un briciolo, a Losail capirò come si comporta il pacchetto. Di una cosa non dubito: lo chassis, perfetto”.

Marc Marquez (Repsol Honda Team) – “Ogni giro sulla RC213V mi è servito per sentirmi più a mio agio in sella: ho ancora tanto da imparare e intendo farlo passo dopo passo, senza fretta. La preparazione atletica è stata eccellente durante l’inverno e proseguirò con gli stessi allenamenti per aumentare forza e resistenza, privilegiando le attività cardio. La moto ha un potenziale straordinario e so di non riuscire ancora a ottenere il massimo, il lavoro è in progressione continua; in questo momento sono molto felice del mio assetto in carena, ho ottime sensazioni in curva e in rettilineo mentre devo migliorare in staccata”.

Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing) – “I test sono andati bene, il ritmo è buono e sono abbastanza soddisfatto delle prestazioni della YZR-M1. A Jerez de la Frontera abbiamo lavorato sulle sospensioni e sull’elettronica: in confronto a Austin, la situazione è senz’altro migliorata. Siamo riusciti a completare un longrun e tutte le Yamaha erano davanti: una motivazione in più per cominciare con il piede giusto in Qatar. Qualche aspetto, come la stabilità in accelerazione, necessita di essere migliorato, ma non posso lamentarmi della mia situazione e non vedo l’ora che la stagione inizi! Riconfermarmi campione del mondo sarà un’impresa: mi confronterò con piloti molto forti quest’anno: Dani (Pedrosa, ndr) ha dimostrato nell’ultima parte del 2012 di essere in una condizione ottima, Marc Marquez durante i test mi ha sorpreso per il passo e Valentino (Rossi, ndr) è tornato in Yamaha. Io mi sento in forma per la prima gara e so che lotteremo tutti con il coltello tra i denti già in Qatar. Il circuito di Losail ha una superficie ostica – la sabbia dà non pochi fastidi – e le gomme ne risentono ma credo di poter lottare per la vittoria”.

Valentino Rossi (Yamaha Factory Racing) – “Nei test di Jerez ho provato il nuovo telaio che, come sempre, ha lati positivi e negativi: a Losail partirò con quello vecchio, poi, nel corso del Mondiale, ci focalizzeremo sullo sviluppo dell’ultimo, sperimentato a fine marzo. Mi ritengo soddisfatto delle prove in Spagna perché sulla YZR-M1 ho trovato delle indicazioni utili per la prima tappa del campionato, sono stato competitivo in tutti e tre i giorni e  con le gomme usate ho raggiunto buoni tempi sul giro. Ora non aspetto altro che schierarmi in griglia di partenza!”.

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Cristina Marinoni