I 10 mondiali decisi all'ultimo gran premio
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I 10 mondiali decisi all'ultimo gran premio

Dal duello senza esclusione di colpi tra Lauda e Hunt nel 1976 alla sfida tra Vettel e Alonso nel 2012: le gare che hanno cambiato la storia della F1

1976: Lauda e Hunt

Classifica piloti prima dell'ultima gara: James Hunt (McLaren), punti 65; Niki Lauda (Ferrari), 68. Sede del gran premio decisivo: Shizuoka (Monte Fuji), Giappone. E' il 24 ottobre 1976. Nelle qualifiche, Mario Andretti è il più veloce di tutti e centra la sua seconda pole assoluta nella Formula 1. Alle sua spalle, divisi da uno sbuffo o poco meno, Hunt e Lauda. Poi, la gara. Che entrò ben presto nella memoria collettiva ed è stata raccontata al meglio e con successo dal recente film "Rush" del regista Ron Howard. Sulla pista giapponese piove tanto, tantissimo, troppo per molti piloti, che prima della partenza si ritrovano per decidere come muoversi. Tra coloro che chiedono di non correre, c'è proprio Niki Lauda, reduce dal drammatico incidente sulla pista del Nurburgring. Vince la maggioranza: la gara si farà. Al via, Hunt prende subito la testa della corsa, con Lauda che procede a passo ridotto nelle retrovie. Qualche curva dopo, l'austriaco della Ferrari decide di tornare ai box e di chiudere la gara anzitempo. Hunt taglia il traguardo al terzo posto e conquista il suo primo (e unico) titolo mondiale. 

1981: Reutemann, Piquet, Laffite

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Carlos Reutemann (Williams), 49 punti; Nelson Piquet (Brabham), 48; Jacques Laffite (Ligier), 43. Sede del gran premio decisivo: Las Vegas, Stati Uniti. E' il 17 ottobre 1981. Nelle qualifiche, è l'argentino della Williams a centrare la sesta pole della sua carriera. Piquet parte dalla quarta posizione, mentre Laffite molto più dietro, in sesta fila. In gara, prestazione da dimenticare per Reutemann, che si fa passare da numerosi avversari. Pure dai diretti concorrenti per il titolo, che fanno a sportellate dal primo all'ultimo giro per guadagnare i punti necessari a vincere il titolo mondiale. Piquet è il più bravo di tutti, chiudendo al quinto posto davanti a Laffite (sesto) e Reutemann (ottavo). 

1984: Lauda e Prost

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Niki Lauda (McLaren), 66 punti; Alain Prost (McLaren), 63,5. Sede del gran premio decisivo: Estoril, Portogallo. E' il 21 ottobre 1984. Nelle qualifiche, va benissimo a Prost, che ottiene il secondo posto sulla griglia di partenza, e va malissimo a Lauda, che è costretto a partire dall'undicesima posizione. Tuttavia, il pilota austriaco firma una rimonta da favola che gli consente di arrivare, in gara, alle spalle di Prost (primo) e Mansell (secondo). A 18 giri dalla conclusione del gran premio, il colpo di scena: Mansell si ritira e lascia strada libera a Lauda, che taglia il traguardo dietro al diretto avversario per il titolo e si aggiudica il mondiale per mezzo punto: 72 a 71,5. 

1986: Mansell, Prost e Piquet

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Nigel Mansell (Williams), 70 punti; Alain Prost (McLaren), 64;  Nelson Piquet (Williams), 63. Sede del gran premio decisivo: Adelaide, Australia. E' il 26 ottobre 1986. Nelle qualifiche, è il britannico a fare il miglior tempo. Seguono il pilota brasiliano, al secondo posto, e il pilota francese, al quarto. In gara, di tutto e di più. Piquet fa la volpe, ma viene raggiunto e superato da Keke Rosberg. Prost supera Mansell e assiste davanti a sé al testacoda di Piquet, che rientra dietro a Mansell. Poi, le gomme. Le Goodyear non offrono la suffiente garanzia di tenuta e si vede. A Mansell ne scoppia una in pieno rettilineo ed è costretto al ritiro. La Williams non può e non vuole rischiare e decide di appiedare anche il suo compagno di squadra, Piquet, che si fa quindi da parte e lascia a Prost gara e mondiale. 

1994: Schumacher e Hill

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Michael Schumacher (Benetton), 92; Damon Hill (Williams), 91. Sede del gran premio decisivo: Adelaide, Australia. E' il 13 novembre 1994. Nelle qualifiche, è Mansell ad avere la meglio su tutti. Schumacher è secondo, Hill terzo. Alla partenza, è già lotta senza quartiere tra i due rivali per il titolo, che superano entrambi Mansell. Al giro 35, il fatto che cambia la gara e decide il campionato. Schumacher finisce fuori pista e rientrando sul tracciato chiude gli spazi a Hill, che non può fare altro che centrare la monoposto dell'avversario. Nell'incidente, la monoposto del tedesco ha la peggio, Schumacher è infatti costretto al ritiro. Mentre Hill, anch'egli con la vettura molto danneggiata, riesce a raggiungere i box per tentare il tutto per tutto e finire la gara: non ci riuscirà. L'incidente fu giudicato dalla Fia un contatto di gara e nulla più. Hill la pensa ancora diversamente.

1997: Villeneuve e Schumacher

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Jacques Villeneuve (Williams), 77; Michael Schumacher (Ferrari), 78. Sede del gran premio decisivo: Jerez de la Frontera, Spagna. E' il 26 ottobre 1997. Nelle qualifiche, è già storia. Per la prima volta, tre piloti, vale a dire Villeneuve, Schumacher e Frentzen fanno registrare il medesimo tempo, 1:21:072. Il regolamento parla chiaro: la pole spetta a chi ha fatto per primo il giro più veloce, poi a seguire gli altri. Dunque, ordine di partenza con Villeneuve e Schumacher in prima fila, fianco a fianco. Al via, il pilota della Ferrari è più abile del rivale e guadagna il comando della gara. E' un duello testa a testa per tutta la gara. Fino al giro 47, quando Schumacher si fa sorprendere da un attacco di Villeneuve e nel disperato tentativo di resistere gli chiude la strada. Il ferrarista sarà costretto a ritirarsi, mentre il collega della Williams, pure con la monoposto danneggiata, taglia il traguardo al terzo posto. Quanto basta per aggiudicarsi il titolo mondiale. Schumacher, colpevole di aver violato le regole di ingaggio dettate dalla Fia, sarà squalificato dalla classifica finale, pur mantenendo punteggio e secondo posto.

2007: Raikkonen, Hamilton e Alonso

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Kimi Raikkonen (Ferrari), 100; Lewis Hamilton (McLaren), 107; Fernando Alonso (McLaren), 103. Sede del gran premio decisivo: Interlagos, Brasile. E' il 21 ottobre 2007. Nelle qualifiche, Massa fa il colpaccio e firma la pole. Dietro, il terzetto di sfidanti per il titolo: nell'ordine, Hamilton, Raikkonen e Alonso. Pronti e via e il pilota britannico si fa passare sia dal ferrarista sia dal compagno di squadra. In più, deve misurarsi con un problema al cambio che lo fa retrocedere in coda al gruppo. Sarà protagonista di una grande rimonta, ma non sarà sufficiente per sfilare il titolo al finlandese dagli occhi di ghiaccio, che vince gara e mondiale in un colpo solo recuperando nell'ultima gara 7 punti ad Hamilton e 4 ad Alonso. 

2008: Hamilton e Massa

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Lewis Hamilton (McLaren), 94 punti; Felipe Massa (Ferrari), 87. Sede del gran premio decisivo: Interlagos, Brasile. E' il 2 novembre 2008. Nelle qualifiche, Massa dimostra di crederci e piazza il miglior tempo assoluto. Hamilton parte invece dalla quarta posizione, dietro a Trulli e Raikkonen. Al semaforo verde, il pilota brasiliano fa il fenomeno davanti al proprio pubblico e mette pressione al collega britannico, che controlla a fatica. Tra una safety car e l'altra, Massa taglia il traguardo al primo posto e comincia a fare festa con i suoi tantissimi sostenitori. Peccato per lui che alla terzultima curva della gara, Hamilton riesca a passare un lentissimo Glock, raggiungendo così il quinto posto necessario per conquistare il titolo mondiale con un solo punto di vantaggio sul diretto avversario. La beffa.

2010: Vettel, Alonso e Webber

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Sebastian Vettel (Reb Bull), 231 punti; Fernando Alonso (Ferrari), 246; Mark Webber (Red Bull), 238. Sede del gran premio decisivo: Abu Dhabi, Emirati Arabi. E' il 14 novembre 2010. Nelle qualifiche, Vettel incassa la pole  Alonso parte terzo e Webber quinto. In gara, tutto facile per il pilota tedesco, che comanda la corsa dal primo all'ultimo giro, mentre i due suoi rivali si battono nelle retrovie. Alonso dirà addio ai sogni mondiali anche e soprattutto per non essere riuscito a superare le due Renault guidate da Kubica e Petrov. 

2012: Vettel e Alonso

Classifica piloti prima dell'ultima gara: Sebastian Vettel (Reb Bull), 273 punti; Fernando Alonso (Ferrari), 260. Sede del gran premio decisivo: Interlagos, Brasile. E' il 25 novembre 2012. Nelle qualifiche, McLaren davanti a tutti con Hamilton (pole) e Button (prima fila). Vettel parte quarto, Alonso molto più indietro, settimo. In gara, il tedesco parte male e viene passato pure dal collega spagnolo. Poi, il destino. Vettel viene colpito ma non affondato da un tentativo di sorpasso effettuato da Bruno Senna. La Red Bull va in testacoda, è un po' ammaccata, ma non si spegne. Vettel riprende la gara dall'ultima posizione, Alonso gode e spera. Al 23° giro, entra la safety car, colpa dei tanti contatti causati dalla pioggia. Le distanze si annullano: Alonso è 4°, Vettel 7°. Ma pure se il ferrarista riuscirà a tagliare il traguardo alle spalle del vincitore Button, il titolo andrà a Vettel, al terzo mondiale consecutivo.

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Dario Pelizzari