La guida al Mondiale Superbike 2014
Mirco Lazzari gp/Stringer/Getty Images Sport
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La guida al Mondiale Superbike 2014

Case costruttrici, team, piloti, regolamenti, calendario: tutte le informazioni sul Campionato che sta per iniziare

L’edizione numero 27 del Mondiale ENI FIM Superbike comincerà il 23 febbraio sul circuito australiano di Phillip Island. Le case costruttrici nel paddock saranno 8Aprilia, BMW, Ducati, EBR, Honda, Kawasaki, MV Agusta, Suzuki – suddivise in 9scuderie; 15 i piloti (3 italiani), che apriranno il gas su 14 tracciati. Accanto a loro, troveranno posto in griglia di partenza 12 rider di 9 team dell’esordiente classe EVO. Scopriamo tutte le novità delle derivate di serie.

TEAM, PILOTI E MOTO

- Aprilia Racing Team: se Sylvain Guintoli – che si sta ancora riprendendo dall’operazione alla spalla destra – è confermato per la seconda stagione, prende il posto di Eugene Laverty un grande ex, Marco Melandri, con cui la casa di Noale aveva vinto il Mondiale nel quarto di litro nel 2002. Pilota della BMW negli ultimo biennio, il ravennate approda sulla RSV4 1000 dopo che i tedeschi hanno deciso di chiudere il team ufficiale per dedicarsi al progetto EVO. "Macio" non trova l’ingegnere Gigi Dall’Igna: il direttore tecnico – 20 anni di carriera in Aprilia e due titoli conquistati con Max Biaggi – ora gestisce il settore racing Ducati SBK e MotoGP. A guidare il team è Roberto Albesiano, responsabile dello sviluppo di quasi tutti i modelli dell’azienda veneta.

- BMW Team Toth: l’unica BMW S1000 RR tra le derivate è quella guidata da Imre Toth . È una vera e propria scommessa, quella del rider ungherese che è anche proprietario della scuderia: classe 1985, debutta nel Mondiale al termine di tre stagioni deludenti in Supersport e non ha niente da perdere.

- Ducati Superbike Team: squadra tutta nuova per il rientro della scuderia ufficiale di Borgo Panigale a distanza di quattro anni. Si dividono il box Davide Giugliano , già sulla Ducati del team Althea nel 2011 e 2012, e Chaz Davies , senza contratto a causa del ritiro della squadra ufficiale BMW. Per ripartire da zero la “rossa” ha confermato l’ingegnere Ernesto Marinelli come direttore del progetto e Serafino Foti nel ruolo di team manager: la Panigale 1199R riuscirà a far dimenticare il disastroso 2013 e tornare a competere con le moto migliori? I test a Portimão sono stati positivi per il romano, terzo alle spalle delle Suzuki.

- Kawasaki Racing Team: squadra che vince non si cambia. Il campione del mondo in carica Tom Sykes - un eroe per la casa costruttrice giapponese, il titolo piloti mancava dal 1993 – è l’uomo da battere. Confermato alla guida della ZX-10R anche Loris Baz, che nel 2013 si era piazzato ottavo nella classifica generale.

- MV Agusta RC-Yakhnich Motorsport: c’è grande attesa per il debutto del marchio con cui dominò Giacomo Agostini. Moto italiana, pilota italiano: spetta a Claudio Corti, 26 anni, comasco, nel 2013 sulla Kawasaki CRT del team NMG Mobile nella MotoGP, l’onore e l’onere di aprire il gas della F4 RR per la prima volta. Un sogno che diventa realtà per tutti gli appassionati.

- Pata Honda World Superbike Team: per Jonathan Rea la scorsa stagione era terminata a settembre con l’incidente a Nurburgring, dove aveva rimediato la frattura del femore sinistro. Al settimo anno nella squadra giapponese, il rider nordirlandese si è rimesso in sesto e ritrova Leon Haslam. Anche per l'inglese l'anno scorso è stata da dimenticare: l’infortunio ad Assen, terzo round del Campionato, ha compromesso le gare seguenti (6 i ritiri). Chissà se la casa alata tornerà finalmente a volare con i due britannici sulla CBR1000RR: l’ultimo Mondiale vinto risale al 2007.

- Red Devils Roma: Toni Elias aveva sostituito Michel Fabrizio negli ultimi quattro round del Mondiale 2013 e quest’anno è lui l’unico pilota della squadra di Andrea Petricca. Rider di notevole esperienza, compirà 31 anni a marzo, e sostenuto dalla Dorna – è il solo spagnolo iscritto al Campionato - l’ex Moto2 guiderà l’identica Aprilia RSV4 1000 Factory del team ufficiale.

- Team Hero EBR: "EBR" è l’acronimo di Eric Buell Racing, l’altra scuderia novità del 2014. All'esordio nella SBK, la mitica azienda del Wisconsin si porta dagli Stati Uniti i piloti: il 40enne Aaron Yates e Geoff May, classe 1980, entrambi originari della Georgia. Il budget che mette in pista la EBR1190 RX esce dalle casse dell’Hero, casa produttrice indiana da 6 milioni di moto l’anno. Nel progetto ambizioso c'è anche un po' d’Italia: la sede si trova a Verdello, nel Bergamasco.

- Voltcom Crescent Suzuki: riparte da zero la casa di Hamamatsu. Il team manager Paul Denning assolda Eugene Laverty , vicecampione del mondo in carica lasciato a piedi dall’Aprilia, e affianca al nordirlandese il rookie Alex Lowes, che ha vinto il titolo della British SBK 2013. Il 23enne inglese sembra promettere bene: a Portimão la sua Suzuki GSX-R1000 è stata la più veloce e alle sue spalle si è piazzato il compagno di squadra.

EVO E NUOVO REGOLAMENTO

La EVO ha attirato non poco interesse, al punto che il numero di squadre è identico a quello delle derivate (9) e, rispetto alla SBK, nella entry list ci sono 3 rider in meno (12). Nel paddock ritroviamo piloti e scuderie di lungo corso, da Michel Fabrizio all'Althea Racing di Genesio Bevilacqua, da Francis Batta con il Team Alstare ad Ayrton Badovini e, insieme, parecchi nomi esordienti, come il Mahi Racing Team India e Alessandro Andreozzi, promosso dalla Superstock 1000. Queste le scuderie iscritte, con i rispettivi piloti e moto:

- Althea Racing (Niccolò Canepa, Ducati Panigale 1199R)

- BMW Motorrad Italia Superbike Team (Sylvain Barrirer, Bmw S1000 RR)

- BMW Team Toth (Peter Sebestyen, BMW S1000 RR)

- Iron Brain Kawasaki SBK Team (Michel Fabrizio, Sheridan Morais, Kawasaki ZX-10R)

- Mahi Racing Team India (Fabien Foret, Kawasaki ZX-10R)

- Kawasaki Racing Team (David Salom, Kawasaki ZX-10R)

- MRS Kawasaki (Jeremy Guarnoni, Kawasaki ZX-10R)

- Team Alstare (Ayrton Badovini, Christian Iddon, Bimota BB3)

- Team Pedercini (Luca Scassa, Alessandro Andreozzi, Kawasaki ZX-10R)

Con l'introduzione della classe EVO, inizia la rivoluzione del Mondiale Superbike che terminerà nel 2015, quando tutte le moto del Campionato rientreranno in questa categoria. La nuova classe conserva la ciclistica delle attuali Superbike ma presenta alcune differenze nell'elettronica e nel motore, entrambi strettamente derivati dalla serie (il motore è analogo a quello delle Superstock). L'obiettivo di Dorna, organizzatore del Mondiale, FIM, Federazione internazionale motociclismo, e MSMA, associazione dei costruttori, è ridurre i costi fissando il numero di motori8 per ogni pilota SBK e 6 per i rider EVO – e di rapporti del cambio a disposizione, oltre che di freni e sospensioni. La cilindrata massima per i 4 cilindri è di 1000cc; per le bicilindriche, 1200. Queste ultime correranno ancora con l'air restrictor. Il peso minimo resta immutato, 165 kg, come gli pneumatici Pirelli Diablo Superbike da 17 pollici, introdutti nel 2013, che saranno utilizzati per entrambe le classi. In pista il divario tra SBK ed EVO si aggirerà intorno al secondo e mezzo.

SUPERPOLE

La nuova Tissot-Superpole consiste in 2 sessioni di 15 minuti ciascuna, con un intermezzo di 10 minuti. Si contenderanno il posto sulla griglia i 20 piloti migliori delle 3 prove libere: i primi 10 accederanno direttamente alla Superpole 2, gli altri 10 si confronteranno nella Superpole 1. I 2 più veloci tra questi si aggiungeranno ai 10 già qualificati per la Superpole 2, per un totale di 12 rider.
L’obiettivo della procedura è rendere il regolamento del Mondiale Superbike sempre più simile a quello della MotoGp: anche la disposizione sulla griglia di partenza – con file diagonali composte da 3 moto – entrata in vigore l’anno scorso risponde a questa esigenza.

ORARI

Cambiano gli orari di prove libere, Superpole e gare. Le 3 free practice (valide per la Superpole), della durata di 45 minuti, si svolgeranno il venerdì dalle ore 11.45 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 16.15; il sabato dalle 9.45 alle 10.30. I rider saranno impegnati nella Superpole il sabato, dalle 15 alle 15.15 e dalle 15.25 alle 15.40. Questo il programma delle gare, la domenica: la prima manche prenderà il via alle ore 10.30 e la seconda comincerà alle 13.10 (ma a Phillip Island gli appuntamenti sono fissati per le 12 e le 14.40).

CALENDARIO E CIRCUITI

Dai 15 del 2013 i round diventano 14 (di cui l’ultimo da assegnare). Le novità sono rappresentate dai circuiti di Sepang (Malesia) e Pahkisa (Sudafrica), con in più il rientro di Misano Adriatico, il tracciato romagnolo dedicato a Marco Simoncelli. Insieme alla tappa di Monza, sono state cancellate quelle storiche di Nürburgring (Germania) e Silverstone (Gran Bretagna) e di Buddh (India), che aveva debuttato nel 2013.

- 23 febbraio, Phillip Island (Australia): come da tradizione è la pista che dà il via al Campionato. Lunga 4.455 mt, si snoda in 12 curve (7 a sinistra e 5 a destra) e il rettilineo principale misura 835 mt. 

- 13 aprile, Aragon (Spagna): tra i circuiti più amati dai piloti, si trova ad Alcañiz, nella Comunità autonoma d’Aragona. Misura 5.043 metri, ha 14 curve (6 a sinistra, 8 a destra) e ospita il Mondiale per il terzo anno.

- 27 aprile, Assen (Olanda): il tracciato preferito dalla Honda, che si appoggia alla pista poiché ha la propria base con il team Ten Kate in Olanda, per gli appassionati è noto come "l’Università delle moto". Lungo 4.555 mt, possiede un rettilineo principale di 560 mt e 17 curve (11 a sinistra e 6 a destra).

- 11 maggio, Imola (Italia): la data di inizio maggio era da sempre assegnata a Monza, depennata da quest'anno. Prende il suo posto Imola, prima tappa italiana della stagione, cui seguirà Misano Adriatico (dal 2013 i round in Italia sono stati ridotti da 3 a 2; l'anno  scorso mancava all'appello Misano Adriatico). Ostica e veloce, la pista emiliana è lunga 4.959 metri e si snoda in 16 curve (10 a sinistra e 6 a destra).

- 25 maggio, Donington (Gran Bretagna): nel 1988 il Mondiale SBK è nato qui. Immerso nel verde dell’Inghilterra, tra colline e prati, il circuito misura 4.023 mt, con 15 curve (5 a sinistra, 10 a destra) e il rettilineo principale si distende su 550 mt.

- 8 giugno, Sepang (Malesia): seconda nuova entrata della stagione, il tracciato si trova a 50 km da Kuala Lumpur. Misura 5.548 mt e si snoda su un rettilineo di 920 mt, con 15 curve (5 a sinistra e 10 a destra). 

- 22 giugno Misano Adriatico (Italia): assente nel 2013, la pista voluta da Enzo Ferrari e dedicata a Marco Simoncelli ha subìto l’ultima modifica nel 2008. Lunga 4.226 mt, conta 16 curve (6 a sinistra e 10 a destra) e ha un rettilineo principale di 565 mt.

- 6 luglio, giugno: Portimäo (Portogallo): i continui cambi di pendenza lo rendono uno dei i circuiti più spettacolari del Mondiale. Con un rettilineo principale di 702 mt e 15 curve (6 a sinistra e 9 a destra), è lungo 4.692 mt.

- 13 luglio, Laguna Seca (Usa): lo spettacolare circuito degli Stati Uniti è in California, non lontano da Monterey. Famoso per il “cavatappi”, misura 3.610 mt ed è stato costruito nel 1957; possiede 11 curve (7 a sinistra e 4 a destra) e un rettilineo di 996 mt. 

- 7 settembre, Jerez de la Frontera (Spagna): costruito nel 1986 e modificato nel 2002, il tracciato si trova vicino a Cadice, in Andalusia. Misura 4.423 mt, il rettilineo più lungo è di 600 mt e ha 13 curve (5 a sinistra e 8 a destra).

- 21 settembre, Mosca (Russia): la pista che ospita le derivate dal 2012 dista 80 km dalla capitale. Sono 15 le curve (9 a sinistra, 6 a destra), mentre il tracciato misura 3.931 mt, dei quali ben 873 di rettilineo.

- 5 ottobre, Magny Cours (Francia): il circuito situato in Borgogna è stato disegnato da Jean Bernigaud nel 1960. Misura 4.250 metri e il rettilineo si distende per soli 250; 18 le curve (9 a sinistra e 11 a destra).

- 19 ottobre, Pahkisa Freeway (Sudafrica): Pahkisa significa “sbrigati” in lingua Sotho. È l’ultima novità del Mondiale 2014 - salvo sorprese per la tappa finale - ma non si tratta del suo debutto (l’ultima gara su questo tracciato risale al 2010). Inaugurata nel 1999, la pista è a Welkom, misura 4.242 mt e dispone di 14 curve (5 a sinistra e 9 a destra).

- 2 novembre: l'ultimo circuito del Mondiale non è ancora stato comunicato.

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Cristina Marinoni