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Monaco-Juventus: tutte le chiavi di lettura della semifinale Champions League

L'attacco di Jardim contro la difesa di Allegri, Mbappè e Dybala, le difficoltà di Higuain. Cosa non perdersi nella sfida d'andata

La Juventus si gioca sulla roulette del Principato la prima fiche per la finale di Champions League di Cardiff. La gara d'andata è quella che ha un peso forse maggiore sul doppio confronto con i monegaschi del Monaco, perché se la squadra di Allegri sarà capace di uscire indenne e segnando almeno una rete poi sarà difficile per i francesi di Jardim costruire il ritorno tatticamente perfetto allo Stadium.

Allegri sa di avere in mano un'occasione quasi unica per tornare a vivere una finale di Champions e avvicinare il sogno del Triplete che in Italia ha fatto solo l'Inter di Mourinho nel 2010. La Juventus entra da favorita nella doppia sfida, ma non può abbassare la guardia perché la corsa del Monaco in questa Champions League è stata costellata di grandi imprese contro grandi avversari a partire da Manchester City e Borussia Dortmund.

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Ecco le chiavi di lettura da non dimenticare per osservare Monaco-Juventus (fischio d'inizio alle 20,45 con diretta su Canale5 HD e Premium Sport HD) con ritorno in programma allo Stadium martedì 9 maggio:

Il muro della Juve contro Mbappè&Falcao - Si sfidano l'attacco più effervescente della Champions League (21 gol segnati nelle prime 10) contro la difesa impenetrabile che sta viaggiando a ritmi da record (solo 2 reti incassate fin qui). Non sarà, però, un duello uomo contro uomo ma servirà ad Allegri la partita perfetta come organizzazione della fase senza possesso palla.

Attenzione alla verticalità del Monaco - I francesi non attaccano in massa, anche se usano tanti uomini per assaltare l'area avversaria, ma hanno la loro fortuna nella velocità con cui portano la palla dalla difesa all'attacco. Hanno la percentuale più bassa di possesso palla, ma sono micidiali quando vanno in verticale innescando la rapida freschezza di Mbappè.

Servono i gol di Higuain - L'uomo da 90 milioni di euro fin qui ha fatto scena muta nella fase ad eliminazione diretta della Champions League. Prestazioni sempre sufficienti per impegno e attenzione tattica, però è arrivato il momento di lasciare il segno. Anche per cancellare la statistica che lo ha visto segnare solo due volte in 24 precedenti in Champions al di fuori dell'area protetta dei gironi eliminatori.


Serve un gol fuori casa - Il Monaco ha costruito le sue imprese in trasferta (ha vinto contro Manchester City e Borussia Dortmund) contro avversari che l'hanno aggredita perché si trattava delle sfide d'andata. Allegri ha il vantaggio di partire in trasferta: se segna una rete cambia il senso del doppio confronto e toglie un tema tattico a Jardim.

La difesa inadeguata del Monaco - Se da una parte c'è il muro della Juventus, dall'altra Jardim guida una squadra con una retroguardia che regala spesso e volentieri agli avversari. Non solo i numeri (16 gol subiti nelle prime 10 gare), ma anche la sensazione di precarietà. Dybala e compagni hanno già approfittato dei 'bachi' del Barcellona e ripetersi significherebbe sbarcare direttamente nell'olimpi di Cardiff.


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Giovanni Capuano