Raiola sfida Blatter: "Pronto a candidarmi come capo della FIFA"
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Raiola sfida Blatter: "Pronto a candidarmi come capo della FIFA"

In un'intervista al quotidiano olandese De Volkskrant il procuratore attacca il presidente: "Sto male pensando ad una sua rielezione"

"Mi sento profondamente male al pensiero che Sepp Blatter sia rieletto". Mino Raiola attacca frontalmente il capo della FIFA in un'intervista al quotidiano olandese De Volkskrant e rilancia candidandosi per prenderne il posto. "Ho molta voglia di presentarmi, voglio mettere improvvisamente un piede nel formicaio. Volete un dittatore a capo della Fifa o la democrazia? Anche mio figlio di dodici anni sa che l'unica cosa buona fatta dalla Fifa è il videogioco. Abbiamo bisogno di piu' trasparenza" parole forti per il fondatore della agenzia di procuratori Sportman. 

C'è tempo per candidarsi fino al 30 gennaio

Il rappresentante di Ibrahimovic, Maxwell, van der Wiel, Matuidi, Pogba e Balotelli avrà ora tempo fino a venerdì prossimo 30 agosto per trasformare le sue dichiarazioni in una candidatura ufficiale. E' questo infatti il termine ultimo per presentare alla FIFA i profili dei candidati. Se così fosse per il calcio mondiale sarebbe una rivoluzione senza precedenti: uno dei procuratori più potenti al mondo pronto a diventare capo della FIFA. Per la successione di Blatter fino ad oggi sono pervenute le candidature di Ali bin Al Hussein e Jerome Champagne che insieme a David Ginola, ex centrocampista del Chelsea che però non ha ancora ufficializzato la sua partecipazione, sarebbero i primi rivali di Raiola. La notizia ha subito fatto il giro del mondo come dimostra la pagina dell'Equipe on line: 

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Da Nocera al top del calcio mondiale

Mino Raiola è nato a Nocera Inferiore nel 1967 ma è cresciuto dall'età di un anno ad Harlem, nei Paesi Bassi. Il padre era un meccanico, in Olanda apre un ristorante dove il giovane Mino fa il cameriere. Inizia a giocare a calcio nelle giovanili dell'Harlem ma già a 18 anni appende le scarpe al chiodo per fondare poco dopo la sua società di intermediazione, la Intermezzo. Parla sette lingue, italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese e olandese, e diventa rappresentate dei giocatori olandesi all'estero. Nel 1992 porta Bryan Roy al Foggia, mentre nel 1993 intercorre come mediatore nella trattativa che porta Dennis Bergkamp e Wim Jonk dall'Ajax all'Inter. Fonda la Maguire Tax & Legal e in pochi anni raggiunge la notorietà internazionale grazie alle trattative multimilionarie che coinvolgono i suoi assistiti, da Ibrahimovic a Balotelli. 

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Matteo Politanò