Milan: tra Seedorf ed Inzaghi spunta Spalletti
Marco Luzzani Getty Images Sport
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Milan: tra Seedorf ed Inzaghi spunta Spalletti

Tra i mille dubbi della squadra rossonera il primo è legato all'allenatore. Pro e contro dei vari candidati

Il Milan sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia. Lo dicono i numeri, la contestazione dei tifosi, la crisi tecnica della squadra che rischia davvero di restare fuori dall'Europa

Tra i mille dubbi che stanno attanagliando la dirigenza milanista c'è ovviamente quello legato all'allenatore. Seedorf infatti è sulla graticola con 7 sconfitte in 12 partite e ben tre consecutive in campionato (cosa che non accadeva dal 1996). Dietro l'olandese c'è sempre l'ombra di Pippo Inzaghi che sta facendo cose notevoli come allenatore della primavera. Non è però da escludere il terzo incomodo, il nome a sorpresa. 

SEEDORF:

L'olandese è stato voluto fortemente dalla famiglia Berlusconi. Piace per la sua idea di calcio (possesso palla ed attacco), piace per lo stile ed il modo di fare. E' per questo che malgrado avesse alle spalle un'esperienza limitata da allenatore il Milan lo ha scelto per il dopo Allegri. Il problema sono però i risultati: in 12 partite Seedorf ha raccolto 7 sconfitte, 4 vittorie ed un pareggio. Soprattutto è stato eliminato in Coppa Italia (che era comunque un obiettivo importante, visto l'andazzo) in casa dall'Udinese ed è uscito anche dalla Champions League con l'Atletico Madrid (cioè il meglio che il sorteggio della Uefa potesse offrire).

Che fare quindi? Continuare o cambiare? Al momento è escluso che Seedorf possa essere esonerato prima della fine della stagione ma, al tempo stesso, il suo contratto di due anni non sembra essere una polizza così solida per la prossima stagione. Molto quindi dipenderà da quello che accadrà in questo finale. C'è da aggiungere che tra le numerose contestazioni di ieri della curva rossonera il tecnico di fatto è stato quasi esentato. I tifosi quindi sono con lui...

INZAGHI:

Filippo Inzaghi da mesi sogna la panchina della prima squadra. Lui che con la Primavera ha da poco vinto il Torneo di Viareggio e sta facendo un campionato di altissimo livello. Pippo poi è nel cuore della tifoseria (che in massa si presenta a sostenere la primavera) ed è un nome che fa sognare tutti i milanisti. Non tutti però in società sono dalla sua parte. Non a caso nella gestione del dopo Allegri Inzaghi era stato superato da Seedorf (che pure aveva meno esperienza di lui). Questo perché i dirigenti rossoneri vorrebbero evitare il ripetersi del caso "Stramaccioni", cioè del giovane rampante allenatore bruciato da una stagione e da una squadra in difficoltà... Soprattutto Inzaghi non sarebbe ritenuto l'uomo giusto per la gestione di una squadra da ricostruire (e con un budget limitato).

SPALLETTI:

Ecco allora che tra i due litiganti, come da proverbio, il terzo gode. Anche se parlare di "terzo" quando il suo nome è Luciano Spalletti, è almeno riduttivo. L'ex allenatore dello Zenit (con cui l'avventura dopo 4 anni è terminata) è un "grosso nome", ha esperienza, carisma, personalità da vendere. Insomma potrebbe essere l'uomo giusto per la gestione della rinascita rossonera. Un po' quello che ha fatto l'Inter con Mazzarri. Un uomo di ferro sopra tutto e sopra tutti. Con le "spalle" per tenere testa a Balotelli, ed in grado allo stesso tempo di dare un gioco brillante ed offensivo come quello della sua Roma. l'unico neo dell'allenatore toscano sarebbe legato al suo ingaggio che si aggira attorno ai 4 milioni di euro

Nomi, ipotesi, una scelta difficile da prendere però in fretta. Il mercato infatti aspetta un nome e c'è un Milan da rifare

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