Milan-Fiorentina: guerra totale
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Milan-Fiorentina: guerra totale

Della Valle contro Galliani: "Offerta irricevibile e inopportuna". Ma i rossoneri hanno in mano Ljajic e ora arriva il padre del calciatore - CALCIOMERCATO IN DIRETTA

Alta tensione che con il passare delle ore si sta trasformando in guerra totale. Milan e Fiorentina sono al muro contro muro per il futuro di Adem Ljajic e il fine settimana ha acuito le differenze tra i due club che a fatica stavano cercando di cancellare le scorie del finale di stagione contestato, con la volata-Champions conquistata dai rossoneri non senza polemiche. Dopo le cene tra Galliani e Pradé e i silenzi strategici dell'amministratore delegato del Milan, ora volano gli stracci tra Milano e Firenze con minacce di denunce e prese di posizione ufficiale.

L'ultima mossa è anche la più clamorosa. La Fiorentina dichiara guerra (sportiva) al Milan e lo fa a metà di un pomeriggio torrido, dopo che la proprietà ha a fatica provato a chiudere l'incidente diplomatico nato dalle parole via Twitter del vice presidente Panerai: "Caro Adriano, no così non si fa. Per Montolivo mi hai giurato che non avevi contatti. Con Ljajic stai violando il regolamento". Apertura? Per nulla. La formula scelta dai Della Valle è un comunicato ufficiale durissimo nella forma ma, soprattutto, nei contenuti.

Scrive la Fiorentina: "In merito a quanto comunicato nella serata di ieri dal dott. Paolo Panerai, relativamente alla vicenda Ljiaic, la Fiorentina, pur ribadendo che le esternazioni del nostro Consigliere rappresentano riflessioni espresse a titolo personale, ritiene l'offerta del Milan irricevibile, sicuramente tardiva e di certo inopportuna". Nessuna replica da parte del Milan, ma da via Turati trapela il fastidio per essere accusati in maniera diretta di comportamento non regolamentare, un passaggio che potrebbe aprire anche a un'inchiesta della Procura della Figc con multe e squalifiche.

I tre aggettivi del comunicato sembrano tre messaggi precisi. Offerta irricevibile perché i Della Valle considerano 8 milioni troppo pochi per un talento del '91 che è esploso nell'ultima stagione. Sicuramente tardiva perché la Viola ritiene di avere le prove di un accordo già trovato col giocatore prima di spedire il fax ufficiale dall'ufficio dell'avvocato Cantamessa. Inopportuna perché in agenda c'è ancora l'incontro tra Pradé, Della Valle e il procuratore di Ljajic e la Fiorentina è convinta di avere ancora delle chance di convincere il serbo a rinnovare il contratto venendo in parte incontro alle sue condizioni.

Le Norme interne della Figc (articolo 95bis comma 2) dice che per i giocatori con contratto in scadenza al termine della stagione sportiva "fino al 31 dicembre sono vietati i contatti e le trattative dirette o tramite terzi con calciatori tesserati per altre società". La prassi vuole che i contatti con i procuratori siano all'ordine del giorno, come dimostrano anche le chiacchierate tra Inter e Juventus per Isla e la corsa a Zuniga. Tutto senza permesso scritto della società cedente. Nel caos di Ljajic c'è, però, anche l'intrigo del doppio procuratore: Fali Ramadani o Mladen Furtula, che si è mosso nell'ombra? Un confronto da milioni di euro e una situazione nella quale la Fiorentina sta cercando di vedere chiaro, aspettando anche una presa di posizione definitiva di Ljajic. Nelle prossime ore arriverà in Italia Shamir Ljajic, il padre del giocatore che da sempre è la persona con l'ultima parola sulla carriera del figlio. Potente più del procuratore (o dei procuratori) sarà lui a dare spiegazioni a Milan e Fiorentina e a dire dove è destinato Adem.

Il Milan ritiene di essersi mosso in maniera corretta. L'interesse per il serbo era noto da tempo, Galliani e Pradé ne avevano parlato nelle scorse settimane a cena e in frequenti contatti telefonici, resi pubblici anche dai protagonisti. Prima della partenza per la tournée tedesca, Galliani aveva verbalmente avanzato l'offerta da 8 milioni di euro poi diventata ufficiale e scritta nelle ore successive. Troppo pochi, secondo Andrea Della Valle. Ma adesso c'è di più: una rottura che solo le diplomazie al lavoro nel silenzio potranno provare a ricucire mentre la Viola cercherà di far cambiare idea a Ljajic per non farlo partire.

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