Pace fatta: il Milan resta ad Allegri
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Pace fatta: il Milan resta ad Allegri

Berlusconi incontra Allegri ad Arcore e lo conferma: "Discusso anche di come dovrà giocare la squadra" - LO SPECIALE CALCIOMERCATO

Pace fatta e fine della telenovela. Massimiliano Allegri resta allenatore del Milan. Niente Roma per lui (i giallorossi ora sono spiazzati e devono studiare un piano B che potrebbe chiamarsi BlancBielsa) perché la volontà di rimanere a Milanello è stata più forte di tutto e si è sposata con la fiera difesa di Galliani e la lunga riflessione che ha portato anche Silvio Berlusconi a decidere che il tecnico, protagonista di una stagione positiva culminata nel terzo posto e nei preliminari di Champions League, meritava la conferma dopo mesi di critiche.

Ecco il comunicato con le parole di Silvio Berlusconi sul sito ufficiale: "Abbiamo gioito insieme davanti a Milan Channel per la vittoria della squadra Primavera che è approdata alle semifinali scudetto. Sono felice per l'andamento del settore giovanile rossonero che vede nelle finali anche le squadre Allievi e Giovanissimi Nazionali. Con Galliani e Allegri abbiamo avuto una franca e cordiale discussione in cui si è rivisitata e analizzata la stagione passata e c'è stato un chiarimento su alcune cose. Si è trovato un accordo su diritti e doveri della Società verso l'allenatore e dell'allenatore verso la Società. Inoltre, si è parlato anche del tipo di gioco che il Milan dovrà praticare e sulla rosa della prossima squadra. Sono state anche tracciate le linee guida del prossimo mercato. Il rapporto con l'allenatore, che non si è mai interrotto, continua con fiducia e in assoluta e reciproca stima".

L'annuncio è arrivato al termine della cena della verità di Arcore. Seduti intorno al tavolo Allegri, Berlusconi e Galliani. Il presidente aveva chiesto a tutti di "mettersi una mano sulla coscienza per il bene del Milan" e alla fine la mediazione ha dato ragione alla posizione di Galliani, che non voleva Seedorf sulla panchina e considerava Allegri la migliore delle soluzioni possibile.

Il vertice era iniziato alle 20,45 con l'arrivo ad Arcore di Massimiliano Allegri dopo che a Villa San Martino erano già entrati Galliani e i responsabili della comunicazione del Milan compreso il fotografo ufficiale. Una scelta che aveva lasciato intendere la riappacificazione con stretta di mano a favore di scatto da far circolare per sancire la pace dopo settimane di guerra fredda e silenzi. Berlusconi era rientrato dalla Sardegna nel pomeriggio con il suo elicottero e aveva poi atteso il momento dell'incontro con Allegri.

I due ufficialmente non avevano contatti dal giorno della vigilia di Siena-Milan quando Berlusconi aveva disertato la visita programmata a Milanello ma - secondo il racconto del tecnico - aveva contattato telefonicamente Allegri per fargli comunque sentire il suo appoggio. Poi la stentata vittoria, la qualificazione ai preliminari di Champions League, le scelte dell'allenatore che avevano fatto infuriare il presidente e le nuove critiche con l'esonero in diretta tv da Biscardi smentito ma comunque pesante a livello mediatico. Dovevano vedersi lunedì scorso, poi giovedì. Infine l'appuntamento decisivo davanti a tortellini, insalata e per chiudere gelato. Fine del tormentone.

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