Maxitassa sul gioco, ecco quanto pagheranno i concessionari
Francesco Del Vecchio / Imagoeconomica
Economia

Maxitassa sul gioco, ecco quanto pagheranno i concessionari

Botta fortissima per Lottomatica, che dovrà versare all'erario quasi 100 milioni in più. Pronti (ma privi di adesioni) anche i decreti attuativi sulla sanatoria per i centri scommesse

Oltre 96,5 milioni da Lottomatica, 83,6 da BPlus: i due principali player italiani dell’azzardo, con oltre un terzo del totale, pagano il maggior numero di slot detenute (sulle quali sono stati calcolati gli importi) e sono dunque i concessionari di giochi e scommesse più colpiti dall’extratassa da 500 milioni prevista nella legge di Stabilità, che ha scatenato nei giorni scorsi fortissime proteste da parte degli addetti ai lavori. È quanto si legge nel decreto appena pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ciascun concessionario dovrà effettuare il versamento nella misura del 40% dell’importo annuale entro il 30 aprile 2015, ricordano da Adm. Il residuo 60% dovuto è versato da ciascun concessionario entro il 31 ottobre 2015. Ecco nel dettaglio tutti gli importi.

All’obiettivo fissato dal governo si arriverà, secondo quanto ha ricostruito l’agenzia specializzata Agipronews, attraverso una “ripartizione delle somme al netto delle vincite, rinegoziando i relativi aggi e compensi”.  Attualmente la filiera  è composta da tre soggetti: concessionari di retegestori delle macchine ed esercenti (bar, tabaccherie, agenzie di scommesse con corner dedicati). Gli incassi venivano suddivisi, fino al 31 dicembre 2014, in questo modo: allo Stato il 13,5%, ai giocatori vincite per il 74%, alla filiera il 12,5% tra concessionari (7%), gestori (38%) e punti vendita (55%). Più semplice invece la ripartizione per le videolotteries, presenti solo in sale dedicate o agenzie di scommesse: i ricavi, in questo caso, sono stati fin qui divisi “solo” tra gestore della sala (55%) e concessionario (45%). Il pesantissimo extra-gettito costringerà ora tutti gli attori del business a ridefinire i rapporti contrattuali. Alcuni concessionari parteciperanno assieme alla filiera all’onere della nuova tassa, altri sembrano orientati a far ricadere su gestori ed esercenti il peso maggiore del nuovo balzello sugli apparecchi, con il probabile risultato di una raffica di chiusure.

Intanto, sul portale dell’Agenzia Dogane e Monopoli è stato pubblicato, nella serata di ieri, anche un altro decreto direttoriale attuativo delle norme contenute nella legge di Stabilità, dove si stabiliscono i termini del condono fiscale per i Centri trasmissione dati. Condono che però, come scrivevamo ieri, le principali sigle coinvolte non sembrano propense ad accettare, rischiando così di provocare nei conti dell’erario una minusvalenza di 35 milioni già a fine gennaio e di 222 alla fine del 2014.

Una brutta gatta da pelare per l’attuale numero uno di piazza Mastaj Luigi Magistro, che i rumors romani davano già in partenza nei prossimi mesi e che adesso potrebbe veder accelerare il suo percorso di uscita. Al suo posto, secondo i soliti bene informati, potrebbe insediarsi il vicedirettore vicario Alessandro Aronica, responsabile personale e organizzazione con un buon patrimonio di contatti fra ministero dell’Economia e Ragioneria generale. Doti che serviranno per abbassare i toni, oggi particolarmente irati, tra una sponda e l’altra del Lungotevere.

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Gianluca Ferraris

Giornalista, ha iniziato a scrivere di calcio e scommesse per lenire la frustrazione accumulata su entrambi i fronti. Non ha più smesso

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