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Pentaphoto, EuroSport e Max Blardone
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Max Blardone: "A St. Moritz un giorno indimenticabile"

Il campione racconta la sua ultima gara di Coppa del Mondo con il caloroso saluto di tutto il mondo dello sci

A mente “lucida” e a qualche giorno di distanza, torno a quel sabato 19 marzo e subito riaffiorano tantissimi ricordi. Come sapete le finali di Coppa del Mondo a St. Moritz sono state importanti per me, perché hanno segnato anche la mia ultima gara da agonista.  Le sensazioni vissute prima, durante e dopo sono indescrivibili, così come le dimostrazioni d’affetto e stima di compagni, atleti, fan, amici, giornalisti, stampa e Tv … e siccome anche i “duri” si commuovono, in quegli ultimi momenti da agonista è scappata anche qualche lacrima di emozione!

Tante le sorprese, iniziate già la sera prima della gara, in albergo, quando compagni, tecnici, dirigenti Fisi, presidente, fotografi e telecamere, mia moglie Simona e il piccolo Alessandro, hanno organizzato un aperitivo in mio onore. Manfred Moelgg ha preso la parola e, a nome di tutti gli atleti, ha ripercorso tutta la nostra storia di sportivi e di amici, raccontando il momento in cui ci siamo conosciuti, il nostro percorso insieme, ringraziandomi per essere stato un esempio per i ragazzi e augurandomi il meglio per il futuro.

È stata poi la volta di alcuni regali speciali: il casco con la scritta “Never Give Up”, non mollare mai – il mio motto! – su cui ho aggiunto le foto dei miei due bimbi e che naturalmente ho indossato nella mia ultima discesa, un pettorale con la mia foto da “arciere delle nevi” e una tuta speciale con il simbolo SM SUPERMAX sul petto e l’immancabile arciere sulla gamba.

Quindi la notte prima della gara mi è sembrata “eterna”! Un rincorrersi di emozioni, cosi come è stata anche la giornata di gara, che ho vissuto in modo estremamente intenso. Devo dire un bel mix: da una parte i tantissimi ricordi della mia carriera che riaffioravano alla mente, il cuore a mille e il desiderio che quel giorno non finisse mai. Dall'altra le emozioni dal vivo, il calore dei fan, degli atleti e degli addetti ai lavori che mi hanno voluto salutare, ringraziare, abbracciare personalmente.

Insieme a tutte queste emozioni, ho cercato comunque di mantenere la concentrazione, anche durante la ricognizione e la gara: ci tenevo a fare bene, per salutare tutti nel migliore dei modi e ricambiare l’affetto con una buona performance! Così, sono arrivato al traguardo godendomi ogni momento della discesa, ogni curva, mentre sulle tribune stavano già preparando una festa con tanto di striscione e gigantografia a me dedicata.
E l’accoglienza al traguardo? Inaspettata e per questo indimenticabile: Alessandro che mi corre incontro felice e sorridente cogliendomi di sorpresa, seguito da Simona con la piccola Ginevra in braccio … la gara si è fermata apposta ed è stato il momento più toccante, l’abbraccio della mia famiglia, il gesto dell’arciere fatto per l’ultima volta insieme ad Alessandro, il grande applauso del pubblico e una musica speciale hanno messo il sigillo a un momento che non dimenticherò mai!

Da lì si sono susseguiti un numero infinito di abbracci, ringraziamenti, dimostrazioni di stima. Questo ha reso speciale la giornata, perché oltre ai podi, per un atleta professionista che vive delle emozioni di fan e sostenitori, non c’è miglior soddisfazione che “lasciare il segno”, essere amato ed apprezzato … e dopo 16 anni sulle piste questo è impagabile.

Al parterre intanto televisioni da tutto il mondo hanno voluto raccogliere le mie dichiarazioni e, al termine, una lunga coda di fan mi ha scortato fino alla conferenza stampa, dove ho potuto ringraziare tutti e salutare la mia carriera. Come sportivo sono abituato a scendere a tutta velocità sulle piste, a sentire l’adrenalina, a vedere il pubblico esultante, ma anche parlare e rivivere le emozioni delle gare, dei podi, delle vittorie della mia carriera è toccante, così come essere interrotto più volte dagli applausi dei giornalisti e famigliari presenti, emozionati come me. Dopo la conferenza stampa, l’intensa giornata è proseguita con una piccola festa in albergo con i fan e gli sponsor arrivati per salutarmi … insomma, erano tutti lì per me e mi hanno fatto sentire veramente il Re della giornata!

Un giorno che mi sembrava così lontano e che invece è arrivato … anche adesso, a distanza di qualche giorno, sono felicissimo di come sia trascorso, e lo sono ancora di più perché sono certo che questi ricordi meravigliosi mi resteranno sempre nel cuore.

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Max Blardone

Con 25 podi, 7 vittorie in Coppa del Mondo ed oltre 130 start dal cancelletto di partenza, Max Blardone è già nella storia dello Sci Alpino italiano, non solo perché è in gara per la sua sedicesima stagione. Determinato e fin troppo diretto nel suo modo di porsi, coerente con se stesso e con gli altri, amante del suo lavoro. Leale e sincero con la sua bella famiglia ed i suoi fan, al limite dello scontro con chi non condivide la sua visione del mondo. Sicuramente senza peli sulla lingua e per questo “vero” come solo un uomo ed un atleta della sua esperienza può permettersi di essere. Max Blardone è Ambassador Expo Milano 2015. E' stato scelto per rappresentare lo Sci Alpino nella rete internazionale di opinion leader pronti a veicolare i principi legati al Tema cardine dell'Esposizione Universale: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Official website: www.maxblardone.com

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