Magny Cours, la Superbike ritorna in Europa
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Magny Cours, la Superbike ritorna in Europa

Penultima gara della stagione per le derivate dalla serie, con il solito poker di piloti virtualmente in grado di aggiudicarsi il titolo con i 100 punti ancora in palio

LE FORZE IN CAMPO - I giochi sono (quasi) fatti: nella tappa francese si assegnano cinquanta dei cento punti complessivi a disposizione da qui alla fine del Campionato. Sarà pertanto una tappa decisiva, che vedrà impegnati in uno scontro senza preclusione di colpi quattro piloti: Tom Sykes che siede alla classifica, Eugene Laverty, che con le ottime performance a Laguna Seca ha sopravanzato - seppur di un solo punto - il suo compagno di squadra al secondo posto in classifica Sylvain Guintoli, e Marco Melandri, ultimo degli inseguitori a 42 punti dalla vetta.

Galvanizzato dal podio americano, Davide Giugliano avrà gli occhi puntati addosso e punterà di sicuro a far meglio dell'anno scorso, quando aveva chiuso le due manche rispettivamente al sesto e all'ottavoposto.

IL CIRCUITO - Costruito nel 1960, si trova nella campagna francese, non lontano da Nevers, in Borgogna e quest'anno ospiterà la Superbike per l'undicesima volta consecutiva, la dodicesima in assoluto. Tra le sue particolarità le curve che riproducono l'andamento di quelle di altri circuiti, prendendone il nome, vedi la veloce destra Estoril o il tornantino Adelaide.

Lungo 4.411 metri si sviluppa in nove curve a sinistra, undici a destra e ha il rettilineo principale, quello dei box che misura 250 metri. La pendenza massima in salita è del 2,38%, mentre in discesa del 2,68% con un raggio di curvatura minimo di 5 metri e massimo di 474,45 metri. Il pilota in pole position partirà dal lato destro della pista.

Si caratterizza per le brusche decelerazioni e ripartenze, intervallate da rettilinei mediamente lunghi, disposti su una superficie collinare. Nella sua configurazione è previsto anche un harpin (Adelaide) con una delle traiettorie più strette presenti tra i circuiti internazionali, da percorrersi in uscita da un rettilineo abbastanza veloce.

LE GOMME - La superficie dell’asfalto di Magny Cours è estremamente liscia e regolare e pertanto il circuito di Magny-Cours non si è mai presentato come una sfida particolarmente impegnativa per gli penumatici. “Conosciamo questo circuito molto bene - ha dichiarato il Direttore Racing di Pirelli Moto Giorgio Barbier - e non abbiamo mai avuto problemi particolari. Quest’anno, in cui per la prima volta utilizzeremo pneumatici da 17 pollici anche in Superbike, sarà interessante vedere se ci sarà un miglioramento dei tempi rispetto allo scorso anno. Ormai, giunti in questa fase finale del Campionato, abbiamo raccolto sufficienti dati sulle mescole di gamma essendo state tutte utilizzate molteplici volte e quindi abbiamo una conoscenza del nostro prodotto ben più ampia avendolo visto in azione in diverse occasioni durante l’anno. La SC0 posteriore, per esempio, abbiamo visto che può funzionare bene anche con temperature non particolarmente elevate, per questo motivo abbiamo deciso di portarla anche a Magny Cours sapendo quanto sia apprezzata da tutti i piloti per il grip e le prestazioni che può garantire."

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Luciano Lombardi