Luna Rossa e il timone (irregolare) di Oracle
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Luna Rossa e il timone (irregolare) di Oracle

I vantaggi degli impennaggi maggiorati degli americani e i segreti della vicenda che ha rischiato di paralizzare l'America's Cup

La conclusione del thriller sul timone di Oracle è che Luna Rossa ha vinto il ricorso grazie alla giuria internazionale che ha dichiarato fuori misura gli impennagi dei detentori dell'America's Cup. Ma cosa c'è dietro la vicenda che rischia di paralizzare la più importante competizione della vela?

IL RICORSO Al momento tra proteste (ora si aspetta quella di Oracle) e rinunce per problemi di sicurezza (vedi Artemis che ha rinunciato a correre con Luna Rossa) il rischio è quello di vedere sempre più gare vinte in solitaria. Ma andiamo con ordine. Il ricorso presentato dall'equipaggio italiano insieme a Team New Zealand riguardava le nuove regole imposte dal direttore di gara Iain Murray, "necessarie" per la mettere al sicuro gli equipaggi. Secondo i due team però le nuove norme sarebbero servite solo a giustificare i timoni più grandi adottati da Oracle. Misure tecniche che hanno permesso agli americani di colmare il gap di velocità in particolare con i neozelandesi.

REGOLAMENTO Secondo gli esperti di aerodinamica i padroni di casa avevano bisogno di aumentare la superficie degli impennaggi dei timoni di poppa, quelli che si vedono spuntare dall'acqua durante le regate, che con il vecchio regolamento non potevano sporgere rispetto alla larghezza massima della piattaforma (14 metri). 

A dire il vero gli ingegneri di Oracle avrebbero potuto ingrandire i loro timoni rimanendo all'interno delle regole, ma avrebbero dovuto costruirli asimmetrici oppure spostarli in avanti, mettendo in crisi l'equilibrio del catamarano. Secondo il vecchio regolamento infatti gli impennaggi esterni non possono, come detto, superare le dimensioni dello barca e il timone non può essere posizionato troppo vicino alla poppa.

SICUREZZA La maggior parte dei Team avevano previsto timoni asimmetrici e avanzati ma non Oracle, che dal punto di vista strutturale ne presenta due identici. Questo perché il catamarano degli americani non è stato costruito per il full foiling, letteralmente volare sull'acqua senza che gli scafi tocchino il mare. La risultante è che con il passaggio al nuovo tipo di navigazione "staccata dall'acqua" gli americani hanno si potuto godere di una certa velocità di bolina ma andavano in crisi durante i cambi di direzione (strambate), uno dei momenti più critici delle regate.

Può essere che quindi la decisione del direttore Murray fosse dovuta realmente a motivi di sicurezza? In realtà anche qui i pareri sono discordanti. I timoni arretrati di Oracle infatti rischiano di far letteralmente "sedere" il catamarano sulla poppa aumentando ulteriormente (se possibile) i rischi per gli atleti, anche in virtù del minore galleggiamento.

Alla fine la giuria internazionale ha stabilito che il nuovo regolamento non entrerà in vigore "perché non ha nulla a che vedere con la sicurezza". Si ritornerà alle vecchie regole e (speriamo) alle vecchie regate. Quelle in cui si vedevano sfide con entrambe le imbarcazioni in acqua.

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Teobaldo Semoli