Il Leeds a Cellino? Agli inglesi non risulta
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Il Leeds a Cellino? Agli inglesi non risulta

Mentre da noi l'affare è dato per certo, oltremanica i tifosi sono in attesa di news ufficiali. E chiedono informazioni a Luca Paradiso: scoprite perché

In Italia tutti danno l'acquisto per fatto, con Cellino nuovo proprietario del Leeds United. Ma in Inghilterra la notizia è ritenuta ancora una curiosa indiscrezione, con i tifosi inglesi che hanno subito chiesto lumi al toscanissimo Luca Paradiso.
Perché proprio a lui? Perché Luca è l'anima di Leeds United Italia , blog nato nell'estate 2011 e da allora cresciuto fino a raccogliere più di trecento supporter dello United sparpagliati per tutta la Penisola: "L'ho fatto per soddisfare una mia passione", racconta Luca, "ma in breve tempo, anche grazie all'apertura di una pagina facebook, ho scoperto che tanti altri la condividevano. Io sono stato all'Elland Road (lo storico stadio del Leeds, ndr) solo una volta, ma alcuni di noi ci vanno due-tre volte l'anno, cementando così sempre di più i rapporti con i supporter inglesi e più in generale con i tifosi del Leeds sparsi ovunque in Europa. Il resto lo fanno i social network...".
Appunto: cosa vi hanno chiesto da oltremanica quando è iniziata a girare la notizia dell'acquisto del club da parte di Cellino?
"A dire il vero là all'inizio non ne sapevano nulla. Sono stato io che via twitter ho comunicato la notizia, chiedendo se anche lì fosse data per certa... e scoprendo invece che ne erano del tutto all'oscuro. Solo giovedì mattina i due giornalisti più vicini al club hanno iniziato a parlare di una trattativa in corso e di una presenza di Cellino al match di sabato scorso, però non confermata. Anzi, a rendere il tutto ancora meno chiaro ci sono state alcune foto di Leeds pubblicate da Cellino in Instagram e facebook, ma poi cancellate...".
Insomma, da noi si dà Cellino come proprietario del Leeds, ma dalle parti di Elland Road ancora no: giusto?
"Le ultime notizie dall'Inghilterra parlano di una società denominata Sport Capital e costituita - oltre che da Cellino - da due attuali dirigenti del Leeds e dall'amministratore delegato dello sponsor: a quanto pare stanno trattando la cessione del club con l'attuale proprietà, il gruppo GFH Capital, ma - lo ripeto - siamo ancora tutti in attesa di comunicati ufficiali per capire cosa sta davvero accadendo. E certo siamo tutti perplessi per l'andamento della vicenda".
Se Cellino dovesse davvero sbarcare a Elland Road, quale consiglio gli darebbe a nome dei tifosi italiani del Leeds?
"A nome di quelli italiani e di quelli inglesi, con cui appunto ci sentiamo regolarmente e ancor di più in queste ore: di non pensare di arrivare e stravolgere subito tutto, magari aggiungendo Brian McDermott alla lista dei 26 allenatori cambiati in 20 anni dal presidente del Cagliari. In termini assoluti, la tifoseria del Leeds ama la continuità, anche perché i successi sono arrivati quando manager come Don Revie e Howard Wilkinson hanno potuto programmare il loro lavoro nell'arco di anni. Tra l'altro, stiamo parlando di un club che ha sempre avuto un ottimo settore giovanile, con i tifosi abituati a veder arrivare da lì tanti elementi per la prima squadra".
C'è quindi prevenzione?
"Da parte dei tifosi credo di no: prima di giudicare una proprietà, attendono di vedere come si comporta. Da parte dell'opinione pubblica, come sottolineato anche da un articolo de Il fatto quotidiano (clicca qui , ndr), c'è invece qualche perplessità legata al passato giudiziario di Cellino, per il quale la Football League potrebbe anche negare l'autorizzazione a diventare proprietario del club. Diverso sarebbe però se fosse uno dei soci della nuova proprietà, che in ogni caso dovrebbe muoversi. Tanto più che stiamo parlando di un affare da 50 milioni di euro, quindi non di un'operazione stellare se rapportata al mondo del calcio".
Appunto: vista la sua attenzione verso le vicende del Leeds, come si è arrivati a una valutazione tutto sommato così bassa?
"Le gestioni precedenti non sono state propriamente trasparenti e di certo c'è un bel buco a bilancio. Poi c'è pure l'onere dello stadio, che non è di proprietà e per il quale il Leeds paga annualmente 2 milioni di sterline per l'affitto".
Fossimo in voi tifosi italiani del Leeds, avviseremmo Cellino del problema stadio primo che sia troppo tardi...
"Immagino lo sappia già, almeno me lo auguro. Comunque può sempre chiederci informazioni. Scherzi a parte, approfitto per invitare altri sostenitori italiani del Leeds United a contattarci, anche perché in futuro ci piacerebbe diventare un fan club ufficiale".

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Paolo Corio