La Straneo e la Maratona per il bagno
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La Straneo e la Maratona per il bagno

L'atleta italiana, a lungo tra le prime, frenata dalla dissenteria, al punto che... - il nostro speciale - il medagliere - scommesse olimpiche - le immagini del fine settimana - il diario del 6 agosto -

"Ad un certo punto, verso il 30° km, ho visto dietro la folla un cartello, toilette. Ho pensato: ci vado. Poi mi sono detta, ma cosa fai? ed ho continuato, ma che sofferenza...". Valeria Straneo, 35 anni, professione ex maestra d'asilo prestata all'atletica, anzi, alla maratona.

Una gara dove regna la fatica, anzi, la sofferenza; e ieri Valeria ha sofferto, molto più del solito. Non per colpa delle keniane o delle etiopi che, come da pronostico hanno dominato la gara. Tutta colpa del mal di pancia che l'ha costretta per più di un'ora a stringere i denti, e non solo quelli.

La nostra portacolori ha addirittura pensato di fermarsi perché, sarà capitato a tutti nella vita, quando arriva quel crampo maledetto un bagno è una vera e propria oasi nel deserto. Una fitta (figlia anche del freddo e della pioggia che ha colpito la gara) che Valeria Straneo ha tenuto per se. Nessuno capiva, quando la inquadravano, che dietro a quella maschera di sofferenza si nascondeva non solo la fatica ma anche la dissenteria.

Lo si è capito solo a fine gara, quello scatto anomalo negli ultimi 100 metri per una che era fuori dalle medaglie. Soprattutto lo si è capito dopo, quando Valeria ha continuato a correre alla disperata ricerca di un rifugio sicuro. Ne è uscita 30 minuti dopo ed ha avuto anche la forza di raccontare il suo dramma.

La maratona è questo; all'Italia ha regalato la caduta di Dorando Pietri, le vittorie di Bordin e Baldini. Ieri è stata la volta del mal di pancia. Gioie e dolori.

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Andrea Soglio