Europa League, che pasticcio: Milan-Inter tre giorni dopo Baku e prima delle nazionali
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Europa League, che pasticcio: Milan-Inter tre giorni dopo Baku e prima delle nazionali

Per l'Inter 18.140 km di trasferte in mezzo al campionato. Derby impossibile da spostare al lunedì per le norme Fifa. Anche Napoli e Udinese costrette a maratone

Il sorteggio dei gironi di Europa League rischia di lasciare alla Lega Calcio una questione difficile da dirimere e che, comunque vada, vedrà qualcuno scontento. La sorte ha infatti riservato all'Inter un girone logisticamente complicato con trasferte in Azerbaijan (Baku) e Russia orientale (Kazan) che, unite alla partita di Belgrado contro il Partizan portano a un totale di 18.140 chilometri da percorrere prima di Natale. Ma a far discutere è la sfida con il Neftchi di Baku (4.195 km da Milano) programmata per giovedì 4 ottobre alle ore 19 locali.

Perché sarà un problema? Perché nel week end successivo del 6 e 7 ottobre è previsto il derby Milan-Inter e i nerazzurri saranno costretti a rientrare nelle giornata di venerdì con sulle spalle una trasferta quasi intercontinentale con addirittura 3 ore di fuso orario da smaltire. Non si giocherà certamente sabato, ma la possibilità di farlo slittare al lunedì (come pure prevede il regolamento della Lega Calcio in caso di necessità per impegni europei) si scontra con le norme Fifa.

Nella settimana successiva infatti è in calendario una doppia data Fifa dedicata alle qualificazione mondiali L'Italia gioca il 12 ottobre in Armenia (altra trasferta complicata) e il 16 ottobre in casa contro la Danimarca. Tutte le nazionali scenderanno in campo e il regolamento obbliga le società a rilasciare i giocatori "in ogni caso 5 giorni prima dell'inizio della manifestazione" senza alcuna possibilità di accordo.

Dunque a norma Inter e Milan dovranno lasciare liberi i giocatori già domenica notte, al messimo lunedì mattina. Impossibile pensare di giocare lunedì sera. L'Inter rischia insomma di affrontare il derby a sole 72 ore dalla gara di Baku e con alle spalle una notte passata in volo e zero allenamenti se non la rifinitura. Le diplomazie si metteranno al lavoro ma si preannunciano scintille.

Del resto se la chiamano maledizione da Europa League un motivo ci sarà. Il sorteggio di Montecarlo ha riservato ai nerazzurri un vero e proprio tour de force per cercare di superare il girone. 18.140 chilometri in tutto per coprire (andata e ritorno) le trasferte in Azerbajian contro il Neftchi di Baku, Russia orientale per affrontare il Rubin Kazan e Belgrado per fare visita al Partizan.

Come dire che i giocatori nerazzurri completeranno la distanza che intercorre tra l'Italia e la Nuova Zelanda tra una giornata di campionato e l'altra con evidenti problemi logistici e ripercussioni sulla tenuta fisica. In particolare le trasferte a Baku (4.195 km da Milan) e Kazan (3.851 km) sono dei veri e propri viaggi intercontinentali che costringeranno la squadra a tornare in Italia con poche ore a disposizione per preparare il match del fine settimana successivo.

Tra l'altro - derby a parte - il regolamento della Lega prevede che lo slittamento delle gare al venerdì o al lunedì per impegni europei venga attivato non più di sette volte nel corso della stagione e di norma viene utilizzato da febbraio in poi per 'proteggere' le  squadre che avanzano nelle coppe e devono affrontare i turni ad  eliminazione diretta.

Un precedente a rischio l'Inter lo ha già sperimentato sulla sua pelle quando ha incassato il rifiuto del Pescara di posticipare al lunedì sera il debutto in campionato. I nerazzurri erano stati impegnati in Romania al giovedì e avrebbero gradito uno slittamento ma senza accordo la  partita si è giocata regolarmente alla domenica sera. Cosa accadrà  adesso? Il derby pone il problema immediatamente ma non sarà l'unico ostacolo. Anche solo dando un'occhiata alla composizione dei gironi è  ragionevole pensare che Inter (2 volte), Udinese (1 volta) e Napoli (1 volta) possano chiedere di avvalersi del rinvio al lunedì prima di Natale. Si annunciano scintille in Lega.

Anche all'Udinese non è andata benissimo visto che ha pescato l'Anzhi di Samuel Eto'o insieme al Liverpool e allo Young Boys e il viaggio fino a Makhachkala capitale del Dagestan (3.486 km da Udine) assomiglierà a una vera e propria avventura. Il Napoli si può consolare. Psv Eindhoven e Aik Solna sono praticamente nel giardino di casa considerati i parametri dell'Europa League e Dnipropetrovsk in Ucraina in fondo è distante 'solo' 2.884 chilometri. Alla Lazio invece non si possono lamentare: Tottenham, Maribor e Panathinaikos danno preoccupazioni sul campo ma consentono una pianificazione serenza dei viaggi.

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Giovanni Capuano