Nba, il ritiro Kobe Bryant: 20 anni di carriera con i Lakers
Dopo due decadi in maglia gialloviola il Mamba annuncia l'addio con due lettere, al basket e ai suoi tifosi
"Caro basket.. è arrivato il momento di dirci addio". Con una lettera pubblicata sul sito web The Players' TirbuneKobe Bryant ha preso la decisione più difficile della sua vita cestistica annunciando che questo sarà il suo ultimo anno di carriera nella Nba.
La decisione non arriva come un fulmine a ciel sereno. Dopo gli infortuni degli ultimi anni, in particolare a tendine d'Achille e spalla, Kobe è tornato in campo – aveva saltato 123 partite su 164 nelle due precedenti stagioni – ma si è capito subito che del numero 24 era rimasto poco più del nome sulla maglia. Il 31,5% di percentuale dal campo, la peggiore della lega insieme a quella nel tiro da tre, e i 15.7 punti di media sono il sintomo di un "cuore che combatte" ma di un corpo che sa, come scrive lo stesso giocatore nella sua lettera, "che è arrivato il momento di dire addio".
Tra i sentiti ringraziamenti di Bryant alla pallacanestro ce n'è uno speciale per aver fatto avverare il suo sogno di bambino di poter giocare per i Los Angeles Lakers, l'unica squadra di Bryant nelle sue 20 stagioni in Nba. Non a caso il Mamba ci ha tenuto a salutare subito i suoi fans che prima della partita della notte – persa 103-107 contro Indiana con un Bryant da 13 punti e 4 su 20 dal campo, ma conta poco.. – si sono visti recapitare una seconda lettera in busta d'oro che si apriva con "quando ci siamo conosciuti ero solo un ragazzo".
Kobe's retirement announcement that's being distributed to fans at the door tonight: pic.twitter.com/JQbqwRXdj5
— Baxter Holmes (@BaxterHolmes) 30 Novembre 2015
In maglia gialloviola Bryant è diventato uomo e poi campione, vincendo 5 titoli Nba (2000, 2001, 2002, 2009, 2010), un titolo di Mvp (nel 2008), segnando 81 punti in un partita (il 22 gennaio 2006, contro Toronto) e chiudendo come terzo marcatore di sempre, dietro solo a Kareem Abdul Jabbar e Karl Malone.
Una carriera che con i tifosi di Los Angeles si è trasformata in un "viaggio straordinario", giunto ora all'ultima tappa.