Kakà all’Inter, provocazione o vera trattativa?

Sarà per la voglia di vendicare l’acquisto di Ibrahimovic o per dare speranza ai tifosi interisti rimasti delusi dal mercato estivo, fatto sta che le voci sull’arrivo di Kakà all’Inter hanno solleticato non poco le fantasie degli appassionati del biscione. …Leggi tutto

Kakà sorride durante un allenamento con il Real Madrid (ANSA)

Kakà sorride durante un allenamento con il Real Madrid (ANSA)

bar sportSarà per la voglia di vendicare l’acquisto di Ibrahimovic o per dare speranza ai tifosi interisti rimasti delusi dal mercato estivo, fatto sta che le voci sull’arrivo di Kakà all’Inter hanno solleticato non poco le fantasie degli appassionati del biscione. Ma quanto c’è di vero in questa operazione che avrebbe del clamoroso? Prima di ipotizzare scenari fantasiosi bisogna infatti fare due calcoli sulle reali circostanze attorno all’ipotesi di un Ricky non più rossonero ma nerazzurro. Ecco i pro e contro.

PRO:

- Diversi media italiani e spagnoli hanno riferito della presenza di Marco Branca a Madrid in questi giorni. La società nerazzurra ha smentito ma la presenza del dirigente interista in Spagna ricorderebbe da vicino il blitz di Galliani a Barcellona per chiudere la trattativa Ibrahimovic. Inoltre l’a.d. dell’Inter Ernesto Paolillo, avvicinato per parlare della trattativa, si è nascosto dietro un curioso “no comment”.

- L’Inter e il Real Madrid sono in ottimi rapporti grazie anche all’arrivo sulla panchina dei blancos di Josè Mourinho. L’ex allenatore dell’Inter ha chiesto al suo ex presidente il permesso di poter trattare diversi giocatori (Maicon, Milito, Sneijder e anche Eto’o). Avvicinare Kakà sarebbe più semplice grazie anche a Mou e il Real Madrid deve ancora a Moratti 6 milioni di euro per la clausola liberatoria dell’allenatore.

- In Spagna l’esperienza di Kakà è sulla falsa riga di quella di Ibrahimovic. Il giocatore ha deluso molto nella sua prima stagione, la stampa non ha perso occasione per attaccarlo e il Real Madrid si libererebbe volentieri del suo ingaggio multimilionario, 9 milioni di euro netti a stagione, per mettere una pezza ad un investimento (62 milioni di euro) che è apparso eccessivo. La trattativa sembra aver già un principio di accordo: prestito secco a gennaio e riscatto a fine stagione.

CONTRO:

- Cosa se ne fa l’Inter di Kakà? Per quanto la prospettiva di vedere Ricky in nerazzurro potrebbe essere la giusta vendetta verso i cugini milanisti, i tifosi dell’Inter si fanno tutti la stessa domanda. Con Sneijder in condizioni eccellenti e tra i migliori al mondo nel ruolo di trequartista, che senso avrebbe acquistare un giocatore dello stesso ruolo? Benitez potrebbe schierarlo esterno nel tridente?

- Di che portata sono i problemi fisici di Kakà? Da quando è arrivato al Real Madrid il giocatore è stato più in infermeria che in campo. Come se non bastasse le presenze forzate in nazionale non hanno fatto che peggiorare le sue condizioni. Negli ultimi mesi si era anche vociferato che il giocatore potesse smettere di giocare. Investire una grossa cifra su di lui potrebbe essere pericoloso.

- L’Inter non ha fatto acquisti anche in previsione del fair play finanziario promosso da Platini. L’acquisizione di un contratto milionario come quello di Kakà e l’acquisto del suo cartellino stonerebbero con la politica promossa durante l’estate da Massimo Moratti. Anche perchè il giocatore ha già 28 anni e la prospettiva di fare lo stesso errore del Chelsea con Shevchenko (che lasciando il Milan non è più tornato ad alti livelli) non piace a nessuno.

Alla luce di questi dati sembra proprio che la voce su Kakà all’Inter sia più una fantasia che una trattativa vera e propria. Un’operazione troppo onerosa e pericolosa per essere presa in considerazione da Moratti e soci. Immaginarlo in nerazzurro già da gennaio appare solo fantamercato. Inoltre pensare un Kakà esultante verso il cielo in maglia Inter appare uno scenario impossibile. Esattamente come fino a due mesi fa lo era pensare a Ibrahimovic in rossonero

Kakà con il pallone d'oro conquistato nel 2007 (ANSA)

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