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Emilio Andreoli/Getty Images
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Scudetto: Juve nel mirino tra errori, polemiche e il Napoli che si arrende

L'arbitraggio di Orsato scatena la solita bufera. Procura Figc in azione su spinta del web (!?) ma alla fine la differenza la fa la fame di vittoria

La fotografia del calcio italiano in 24 ore. La Juventus che soffre, gioca male, lascia aperti mille interrogativi sulla tenuta fisica nel finale di stagione ma poi ribalta la sfida di San Siro contro l'Inter, le polemiche e i veleni per la pessima direzione di gara di Orsato, con richiamo a Calciopoli e al passato, poi il Napoli che si scioglie a Firenze e abbandona in riva all'Arno tutte le velleità scudetto.

Una settimana dopo essere passato allo Stadium dando la sensazione di aver messo la freccia. Una settimana dopo aver festeggiato la testata di Koulibaly come uno scudetto acquisito dimenticandosi gli ultimi 360 minuti del campionato. Il risultato? La Juve vola verso il settimo titolo consecutivo che la proietterà nell'albo dei record europei. Gli altri piangono e si leccano le ferite.

L'eredità lasciata dal sabato notte di San Siro e dalla domenica di Firenze sarà quella di uno scudetto dei veleni in coda a una stagione entusiasmante e, proprio a voler essere maliziosi, mai così garantita dal punto di vista dell'equità arbitrale visto che è stata la prima con il supporto Var capace di cancellare decine di errori arbitrali in campo. Se nemmeno così va bene, significa che non si riesce ad andare oltre la legittima critica per prestazioni al di sotto della sufficienza, seppure in gare che contano.

Orsato, errori ed orrori in Inter-Juve

Che Orsato abbia arbitrato malissimo Inter-Juventus è sotto gli occhi di tutti. Anche se nell'occasione dell'espulsione dell'interista Vecino alla fine ha preso la decisione corretta. Che non essere finiti in dieci con cacciata di Pjanic (errore grave) abbia aiutato i ragazzi di Allegri è evidente, così come la rilettura degli episodi ha bocciato Orsato anche per scelte non a favore della Juve.

La caccia alle streghe innescata da questi errori, però, ha riportato indietro nel tempo rischiando di far perdere di vista il punto centrale, ovvero che il Napoli è stato incapace di reggere alla tensione di una settimana da capolista virtuale giocando contro la Fiorentina la peggiore delle partite possibili. Una sconfitta e una resa che cancellano qualsiasi alibi e qualsiasi approccio differente alla questione: rimangono gli applausi per una stagione straordinaria, ma per vincere serve fame e ferocia che in Italia continua ad avere solo la Juventus che pure dovrebbe essere sazia allo sfinimento.

Tagliavento: "..nel recupero vinciamo" la frase incriminata in Inter-Juventus | video

L'inchiesta della Procura Figc sui video di Inter-Juve

Nella pesca a strascico dei veleni trova posto anche l'iniziativa del procuratore Figc, Pecoraro, di mettere sotto la propria attenzione i video circolati sul web nelle ore successive alla notte di San Siro. Si tratta di un saluto post-gara tra Allegri e Tagliavento con doppia interpretazione (un commento entusiastico alla prestazioni di Orsato o uno scambio di opinioni sull'espulsione del tecnico nel finale?) e di un supposto labiale dello stesso Tagliavento che dopo il pareggio di Cuadrado avrebbe detto "e adesso vinciamo" e non "recupero, che facciamo?".

Solo pensare a un arbitro che comunichi in auricolare, dove tutto è registrato, la volontà di far vincere una delle squadre in campo è demenziale. L'iniziativa della Procura Figc ottiene l'effetto di dare sigillo istituzionale a una parte del fango da social che in questi tempi ha una definizione chiara e condivisa: fake news. 

Anche quando tutto sarà archiviato - perché altro non può accadere - resterà nell'immaginario collettivo che la Federcalcio ha indagato su un arbitro tifoso in campo. Non un buon servizio al calcio italiano e allo sport in genere. Si poteva e doveva fare meglio, nell'interesse di tutti.

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Giovanni Capuano