Juventus sotto attacco: scudetti danneggiati, scritte e striscioni
ANSA / CESARE ABBATE
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Juventus sotto attacco: scudetti danneggiati, scritte e striscioni

La scritta 'Ladri' lasciata dai giocatori del Milan allo Stadium, le punzecchiature di De Laurentiis e il clima contro i bianconeri

Per fortuna che la Juventus sta dominando questo campionato dall'alto dei punti di vantaggio su Roma (8) e Napoli (10). È un bene perché sterilizza parte delle polemiche incandescenti di questo spezzone di stagione in cui i bianconeri sono finiti sotto attacco concentrico per la solita questione arbitrale.

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Sulle decisoni di Massa nella sfida contro il Milan si potrà discutere all'infinito, ma l'idea che la partita sia stata evidentemente condizionata a favore dei campioni d'Italia va rifiutata con forza, anche semplicemente analizzando episodio per episodio quanto avvenuto allo Stadium.

E lo stesso dovrebbe essere fatto in generale raccontando questo campionato e la maggior parte di quelli che lo hanno preceduto da quando la Vecchia Signora è tornata a comandare sul calcio italiano. Invece la questione arbitrale è tornata prepotentemente d'attualità e sono in tanti a pensarla come Sarri quando dice che se Inter, Milan e Napoli escono tutte arrabbiate dalle sfide a Torino ci sarà pure qualche motivo a meno che "non siano squadre pazze".

Lo spogliatoio danneggiato e l'attacco agli scudetti simbolo 

Il punto è questo e va oltre la critica per il singolo arbitraggio. È lo stesso concetto che ha spinto una mano ignota a vergare (se confermato) sui muri dello spogliatoio dello Stadium occupato dai giocatori del Milan la parola 'Ladri'. Dove? In concomitanza con la riproduzione dei due scudetti revocati nell'era Calciopoli e mai disconosciuti dalla Juventus. Il simbolo - per gli altri - di un periodo buio che non si è mai chiuso.

Lo stesso retropensiero nascosto nelle parole urlate da Donnarumma ("Sempre con loro") lasciando il terreno di gioco e quello che ha spinto i tifosi del Napoli allo striscione 'Rigore per la Juve' che ha divertito De Laurentiis. Che aveva appena apprezzato Mariani dirigere in maniera a dir poco casalinga Napoli-Crotone dando una discreta mano ai ragazzi di Sarri.

Errori per tutti, ma spiccano solo quelli pro Juve 

Il paradosso è che la domenica della ribellione anti-Juve è stata segnata da tanti piccoli-grandi errori arbitrali in favore delle big. Ne ha avuto uno l'Inter sullo 0-0 contro l'Atalanta (il mani di D'Ambrosio era da rigore), del Napoli si è già scritto e anche la Roma ha beneficiato del gol annullato a Nestorovski all'alba della sfida con il Palermo. Però a far rumore è il mani-non mani di De Sciglio che ha scatenato la guerra del tutti contro la Juventus.

Ovviamente non si sottovaluta il peso del fischio di Massa al 94'28'' di un Juventus-Milan, ma il caos seguito alla realizzazione di Dybala che ha fatto da tappo saltato via al malessere di tanti è il sintomo di una malattia più grave. In Italia si continua a pensare che la Juve vince perché ruba. Opinione accettabile da parte dei tifosi, meno se ad esprimerla sono gli addetti ai lavori.

La Juve vince perché da anni è la squadra più forte in una società organizzata. Il primo passo dovrebbe essere prenderla ad esempio e cercare di migliorare se stessi, prima ancora che discurtere di arbitri. Che, come è altrettanto ovvio, nei confronti della Juve e delle altre grandi hanno spesso un occhio di riguardo. Ma se in sei stagioni i bianconeri hanno messo insieme 153 punti più del Milan, possiamo limitarci a parlare di Massa e dell'avambraccio di De Sciglio?

Le immagini di Juventus-Milan

ANSA/FERMO IMMAGINE SKY
Il fermo immagine tratto da Sky mostra il tocco con il braccio in area di rigore del difensore del Milan Mattia De Sciglio, su cross del giocatore della Juventus Stephan Lichtsteiner, durante la partita del campionato di Serie A allo Juventus Stadium

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