Juventus-Milan: ecco come si vince la sfida della rimonta
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Juventus-Milan: ecco come si vince la sfida della rimonta

Attacchi in difficoltà, Allegri a caccia di equilbrio, Bacca e Dybala: spunti e statistiche della sfida dello Stadium

Non sarà solo una sfida eccezionale dal punto di vista della sicurezza. i fatti di Parigi una settimana fa impongono controlli rafforzati per la partita dello Stadium, big match della 13° giornata e notte ad alto rischio, calcistico e non solo. Juventus-Milan è anche un bivio imprescindibile per Allegri e Mihajlovic, entrambi iscritti al partito dei delusi dall'inizio di stagione e di fronte all'impresa di tenere vivo il sogno della rimonta. Obiettivo? Tornare competitivi per un posto che valga la Champions, anche se nè AgnelliBerlusconi amano abbandonare la corsa scudetto con sei mesi d'anticipo sulla fine del campionato.

Tutto in novanta minuti e senza rete di salvataggio, perchè per chi perde allo Stadium sarà difficile immaginare un piano B,. Magari non ci saranno le fibrillazioni annunciate durante la sosta, quando si è tornati a parlare di Guidolin per la panchina del Milan e si è immaginato un futuro senza Allegri a Vinovo, però è fisiologico che la serata dello Stadium spaccherà in due la stagione dei tecnici più discussi del momento.

Allegri o Mihajlovic: chi rischia di più?

La classifica dice che il Milan arriva a Torino con una scorta di due punti di vantaggio: 20 contro 18. Non è solo un fattore psicologico, ma è l'ancora di salvezza cui aggrapparsi per pensare di non essere alla sfida decisiva, quella che vale come una finale. Sulla carta Mihajlovic non è poi così distante dal terzo posto della Roma (6 punti) e può giocare per due risultati su tre, privilegio non concesso ad Allegri (-9 su Inter e Fiorentina e -8 sulla Roma) cui serve solo la vittoria.

Attenzione, però, perchè per vincere la Juventus deve battere se stessa e arrivare a quel terzo successo consecutivo in campionato che fin qui è mancato (la striscia di due aperta è già da sola un primato) e, soprattutto, prima di Natale il calendario dei bianconeri è ben poco agevole: Milan in casa, trasferte a Palermo e contro la Lazio, Fiorentina allo Stadium e chiusura a Carpi. Meglio il Milan che, scollinata la sfida con Allegri, ha Samp e Verona a San Siro, Carpi e Frosinone in trasferta.

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La difesa della Juve contro Bacca

Prima chiave di lettura della sfida di Torino: si incontrano un attacco anemico (15 gol segnati, solo Inter e Sassuolo hanno fatto peggio tra le prime sette della classifica) e una difesa che anche in nazionale ha confermato di non essere più il muro invalicabile di un tempo. Buffon, Bonucci, Chiellini e Barzagli stanno sbandando troppo per i gusti della Vecchia Signora e buona parte dei problemi della Juventus nascono da lì.

Difficile fare risultato se si regala quasi un gol a partita. La crisi è esplosa ufficialmente in azzurro dopo le amichevoli contro Belgio e Romania, condizionate dagli errori del reparto arretrato, ma i segnali si erano già visti prima. Mihajlovic, che pure in difesa non va benissimo (16 gol subiti sono il dato peggiore tra le big), è aggrappato a Bacca, il colombiano che torna stanco dalla sosta delle nazionali. Fin qui Carlos ha messo la firma su 6 delle 15 reti rossonere e si è visto anche negli assist. E' imprescindibile e difficilmente farà panchina come a Torino dopo l'ultimo viaggio intercontinentale.

Il fattore K nella Juve (e i guai del Milan)

Allegri e Mihajlovic hanno preparato la sfida dello Stadium senza 29 nazionali. Un esercito di assenti cui si aggiunge qualche infortunato (Padoin, Pereyra, Asamoah e Caceres per la Juve contro Balotelli, De Jong, Menez, Diego Lopez e Bertolacci per il Milan) e sul quale pesa l'incognita della stanchezza e del recupero di un condizione accettabile. Il fatto che si giochi il sabato sera penalizza più Mihajlovic che Allegri: Dybala potrebbe non essere fresco, ma la Juve ha delle alternative, mentre Bacca deve essere pronto a prescindere.

E poi ci sono quelli che escono dall'infermeria. La Juventus ha recuperato Marchisio e Khedira, la sua cerniera di centrocampo. Con loro titolari sono arrivate fin qui 3 vittorie e 2 pareggi e anche la difesa ha migliorato il suo rendimento. Senza è mancato quel filtro che è parte della spiegazione dei problemi della squadra di Allegri. Allo Stadium ci saranno, mentre dall'altra parte mancherà Bertolacci che si stava ritagliando un ruolo nel 4-3-3 di Mihajlovic. Sfumature che potrebbero risultare decisive.

Buffon vs Donnarumma: il vecchio e il giovane

Juventus-Milan è anche il fascino della sfida tra Gigi Buffon, che ha da qualche ora compiuto i vent'anni del debutto in serie A (19 novembre 2015) e Gigi Donnarumma. Il portierino rossonero è considerato un predestinato e il lancio di Mihajlovic in prima squadra, al netto delle polemiche per l'accantonamento di Diego Lopez, lo conferma. Gigio (Donnarumma) potrebbe essere il figlio di Gigi (Buffon) e non solo dal punto di vista anagrafico.

Allo Stadium conterà mantenere i nervi saldi e fin qui il sedicenne rossonero ha dimostrato di essere capace di reggere le pressioni e anche i propri errori, come contro il Sassuolo. Nel match prima della sosta con l'Atalanta si è caricato il Milan sulle spalle vestendo il ruolo da leader. Infonde sicurezza anche per la struttura fisica che non è quella di un teenager in pieno sviluppo. Ricorda Buffon vent'anni fa e la fretta del Milan di blindarlo con un contratto milionario fino al 2019 è la miglior testimonianza della fiducia che si sta guadagnando sul campo.

I numeri e le statistiche di Juve-Milan

Quello valido per la 13° giornata della serie A è il 217° incontro ufficiale tra Juventus e Milan. Il bilancio sorride ai bianconeri: 79 vittorie, 72 pareggi e 65 successi Milan. L'ultimo incrocio è finito 3-1 per Allegri (7 febbraio 2015) con gol di Tevez, Bonucci e Morata. Fu la famosa partita della polemica sul fuorigioco e sulle regia televisive, capitolo finale di una guerra tra club in corso da anni e che vede Agnelli e Galliani su fronti contrapposti in Lega e Figc. 

Il Milan non vince a Torino dal 5 marzo 2011: si giocava ancora all'Olimpico, ex Comunale, e decise un rasoterra sporco di Gattuso con i rossoneri lanciati verso la conquista dello scudetto che sarebbe stato l'ultimo. Chi c'era in panchina? Massimiliano Allegri, ovviamente. L'ultimo pareggio è del 12 marzo 2006 (0-0), quasi un'era geologica fa visto che in mezzo c'è stato lo tsunami di Calciopoli.

Anche il confronto tra allenatori sorride alla Juventus: 4 vittorie per Allegri, 2 pareggi e nessun successo per Mihajlovic che, però, ha avuto fin qui squadre sulla carta inferiori a quelle dell'avversario. Ultimo dato: la Juve ha vinto gli ultimi 5 confronti in campionato con il Milan: accadde anche tra il 1980 e il 1984 ma la striscia di interruppe lì.

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Giovanni Capuano