Meda: “Lorenzo alla Ducati? Un'altra testata nel muro”
Mirco Lazzari, Getty Images
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Meda: “Lorenzo alla Ducati? Un'altra testata nel muro”

Per la voce Mediaset della MotoGp, il passaggio del pilota spagnolo alla casa di Borgo Panigale nel 2015 sarebbe un ottimo colpo. Ma nel 2014?

Secondo una voce che rimbalza dalla Spagna (il via alle danze pare sia stato dato dall'emittente radiofonica “Onda Cero”) e che è stata ripresa dal Corriere di Bologna, la Ducati sarebbe pronta a mettere sul piatto 15 milioni di euro l'anno per convincere Jorge Lorenzo, in Yamaha dal 2008, a correre con i colori di Borgo Panigale dal 2015. Apriti cielo. Il campione del mondo 2010 e 2012, l'unico della vecchia guardia ad aver opposto resistenza alla meraviglia targata Marc Marquez nella stagione appena archiviata, alla corte della casa made in Italy, orfana da qualche tempo di risultati importanti e soprattutto di prospettive degne di memoria? Potrebbe essere soltanto una voce e nulla più. Potrebbe, ma se così non fosse?

“Se fosse vero, sarebbe per la Ducati un'ottima notizia – spiega a panorama.it Guido Meda, la popolare voce Mediaset per la MotoGp - Perché Lorenzo è un pilota che ti garantisce competitività e lucidità. E' un fuoriclasse, è cosa nota. Allo stesso tempo, sarebbe pure la peggior maniera di dare fiducia ai piloti (ndr, Crutchlow e Dovizioso) che la Ducati ha appena preso. Ma come, dico io, non hanno ancora cominciato a lavorare e tu gli vai a consegnare una disarmonia così forte alla viglia della stagione 2014? Come dire, mi sembrerebbe poco furbo”.

Arriva il fuoriclasse, si salvi chi può.

“Ma no, i fuoriclasse li hanno già avuti. Hanno avuto Stoner e se lo sono fatto scappare. Per lo stesso motivo, c'era Lorenzo di mezzo e l'australiano, comprensibilmente, non ha gradito. L'hanno fatto sentire l'ultima ruota del carro mentre invece stava facendo miracoli. Sono riusciti a farsi scappare anche Valentino Rossi, cui non hanno voluto dare sufficientemente retta. Insomma, mi pare un modo insistente di dare testate contro il muro. Preciso: l'errore non sta nel provare o nell'aver provato a sondare Lorenzo, ma nel lasciare o nell'aver lasciato trapelare la notizia. Ammesso e non concesso che sia attendibile, ripeto. Perché le cantonate nel nostro mestiere sono sempre dietro l'angolo e prendere fischi per fiaschi è un attimo”.

A proposito di Valentino. Se l'indiscrezione venisse presto o tardi confermata, quanto potrebbe pesare la brutta esperienza del Dottore nella scelta del pilota spagnolo?

“Lorenzo è un ragazzo intelligente, non ha certo bisogno di consigli. In ogni caso, se la Ducati potesse produrre garanzie tecniche sufficienti, be', si parla sempre di 15 milioni di euro all'anno per quello che presumo potrebbe essere un biennale. Continuo a usare il condizionare perché mi pare molto strano e un po' fuori luogo che si parli a gennaio 2014 del mercato per la stagione 2015. E cosa dire del povero Dovizioso. Ha sputato sangue per un anno, gli hanno messo Biaggi a fare i test l'anno scorso e ora arriva questa voce. Cosa deve ancora mandare giù?”.

Il regista dell'operazione sarebbe Gigi Dall'Igna, che conosce bene Lorenzo dai tempi dell'Aprilia. Con Dall'Igna, la Ducati ha deciso di tornare grande?

“Per carità, l'arrivo di Lorenzo sarebbe un supercolpo, ma fosse vera la notizia sarebbe preoccupante il modo in cui è uscita. Sono discorsi questi che si possono fare a settembre 2014, non a gennaio. Da quello che so, poi, la Ducati metterà in pista quest'anno un'evoluzione della moto dell'anno scorso, che a sua volta era un'evoluzione della moto dell'anno prima. Per intendersi, non è di sicuro la rivoluzione, che è invece ciò di cui la Ducati avrebbe davvero bisogno. Ma è anche vero che Dall'Igna è arrivato ieri con decorrenza domani e non ha avuto il tempo di riprogettare la moto. Aggiungo che mancano Bayliss e Fogarty per ricostituire la Ducati versione Superbike dei vecchi tempi. Non credo però che sia quello di cui la MotoGp ha bisogno. Non basta rimettere insieme un gruppo di ducatisti senza dubbio appassionati per risolvere i problemi tecnici”.

Twitter: @dario_pelizzari

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Dario Pelizzari