Eder trascina l'Italia contro la Svezia: qualificazione raggiunta
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Eder trascina l'Italia contro la Svezia: qualificazione raggiunta

Euro 2016, sofferenza a Tolosa contro Ibra e compagni, poi decide l'uomo più contestato. Verso un ottavo di finale difficile con Spagna o Croazia

Missione compiuta, l'Italia batte la Svezia e vola alla seconda fase dell'Europeo dove dovrà affrontare un tabellone complicato perché quasi certamente saremo anche primi in classifica. Un successo frutto di una prestazione non eccezionale, inferiore per qualità e intensità rispetto a quella dell'esordio contro il Belgio e coronata dalla rete di Eder nel finale, quando i compagni di Ibrahimovic sono crollati fisicamente.

Va bene così, anche se negli occhi non resta la stessa impressione di Lione. Alzi la mano, però, chi avrebbe scommesso un euro sulla qualificazione con 90 minuti d'anticipo alla vigilia, quando tra infortuni e limiti tecnici questo gruppo faceva paura. Bilancio già positivo e adesso bisogna costruire il resto dell'impresa che tale dovrà essere a meno che qualcuna delle grandi che ci attende dagli ottavi in poi non si faccia da parte da sola.

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Le immagini più belle di Italia-Svezia

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Eder, autore del gol vittoria contro la SveziaGetty Images Sport

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Ibrahimovic disperato durante Italia-SveziaGetty Images Sport

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Eder dopo Giaccherini, gli uomini di Conte

E che a mandare l'Italia agli ottavi sia stato un gol di Eder è un segno del destino. Lui come Giaccherini contro il Belgio, uomini la cui chiamata era costata a Conte critiche e polemiche: l'hanno ripagato nel momento del bisogno e l'italo-brasiliano ha fatto anche di più perchè la sua partita contro la Svezia è stato un capolavoro di sacrificio e intelligenza tattica. Anche per questo Conte non lo ha tolto nel momento peggiore della sfida, quando la noia stava prendendo il sopravvento.


Il resto è stato uno spettacolo di livello inferiore. La Svezia ha tenuto palla, soprattutto nel primo tempo (60%) e non ci ha concesso gli spazi che il Belgio aveva generosamente regalato. L'Italia, senza cervelli in campo, ha affidato buona parte della costruzione del gioco ai piedi di Bonucci sperando invano di ripescare il jolly del lancio spaccadifesa dell'esordio. Il risultato è stato scadente, sotto tutti i punti di vista.

Meglio quando è entrato Thiago Motta che in una ventina di minuti ha prodotto più o meno il numero di giocate di De Rossi nel resto della gara. La nazionale di Conte non eccelle nel palleggio, ma il dato confortante è che da qui in poi difficilmente troveremo avversari di livello basso come la Svezia e lo scenario potrebbe essere più favorevole a noi.

Ibra perde il confronto con l'Italia

Dentro il racconto tattico di Italia-Svezia c'è, poi, l'ennesima delusione di Ibrahimovic formato nazionale. Zlatan è andato a fondo con tutti i compagni: non un tiro in porta, non un guizzo. Nulla di nulla così come contro l'Irlanda quando il suo merito era stato aver procurato l'autorete del pareggio. A Tolosa ha fato peggio, perché si è pure divorato un gol a porta vuota e gli va bene che il fuorigioco non manda agli annali un errore che sarebbe stato storico.

Dall'altra parte Eder è risorto nella giornata giusta. Il suo è il quarto gol in un 2016 tormentato e deludente. Ma qualche segnale positivo viene anche da Zaza, entrato al posto di un Pellè meno incisivo del solito e che ha fatto a sportellate con gli armadi svedesi. Zaza ha dato una scossa e, insieme a Thiago Motta, ha complessivamente cambiato il senso della partita.

Lo spettacolo dei tifosi sugli spalti di Tolosa

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17 giugno 2016 - I tifosi azzurri a Tolosa per Italia-SveziaGetty Images Sport

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Ora Spagna o Croazia nell'ottavo di finale

L'Italia chiuderà molto probabilmente al primo posto il girone. Non è una buona notizia volendo guardare oltre la soddisfazione di essere a punteggio pieno perché apre la strada a un tabellone complicato. Il nostro Europeo ad eliminazione diretta si aprirà lunedì 27 giugno alle ore 18 allo Stade de France contro la seconda del Girone D. Potrebbe essere una tra Spagna e Croazia e comunque vada non sarà semplice.

Poi attenzione alla Germania e alla Francia. Il destino può passare da lì. Conte aveva garantito che non avrebbe fatto calcoli ed è stato di parola. Se salita durissima sarà, dovrà anche trovare il modo per far compiere all'Italia l'impresa. Sarebbe un peccato fermarsi adesso.

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Giovanni Capuano