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Quanto vale per l'Italia la qualificazione al Mondiale di Russia 2018

Diritti tv, bonus partecipazione dalla Fifa e sponsorizzazioni: una torta da decine di milioni che la Figc rischia di perdere in caso di eliminazione

Stare fuori dal Mondiale di Russia sarebbe un'apocalisse. Non solo in termini tecnici e in perdita di immagine per tutto il movimento calcistico italiano, ricacciato in un attimo agli anni Cinquanta dell'unica esclusione fin qui patita dalla fase finale del torneo iridato, ma anche e soprattutto in termini economici.

Uno choc che la Federcalcio dovrebbe assorbire e che condizionerebbe dal punto di vista dei sacrifici e tagli da fare il prossimo biennio incidendo sul bilancio Figc, ovvero sullo strumento attraverso il quale si garantisce il funzionamento della macchina del calcio italiano a tutti i livelli, partendo dall'attività dilettantesca e giovanile.

Quanto vale la partecipazione al Mondiale

Difficile fare una stima esatta di quanto si giochi la nazionale nel doppio spareggio contro la Svezia che vale un pass per Russia 2018. Il dato certo è quello degli introiti diretti che scattano con la partecipazione alla fase finale dell'estate russa. Sarà il Mondiale più ricco di sempre, con un montepremi destinato alle nazionali che tocca i 400 milioni di dollari.

Contributi e bonus dalla Fifa - Tra contributo per i costi logistici e di preparazione e bonus per la partecipazione al girone, la Figc può incassare un minimo garantito di poco superiore agli 8 milioni di euro. Soldi destinati alle 32 partecipanti anche dovessero poi perdere tutte le partite e tornare a casa subito. Da qui si sale fino a un massimo potenziale da 32,7 milioni in caso di vittoria.

Sponsorizzazioni Figc - Più complesso prevedere gli impatti positivi o negativi sull'attività commerciale della Federcalcio. La Figc ha in essere un contratto con Infront per la gestione di marketing e pubblicità legata all'attività delle nazionali con un minimo garantito da 14,2 milioni di euro. A questo si aggiungono i 18,7 della partnership con lo sponsor tecnico Puma che vanno integrati con gli introiti da vendita del materiale tecnico (le royalties).

In occasione dei grandi eventi le vendite di magliette e altro crescono esponenzialmente: per Euro 2016 si è superata la soglia dell'1,1 milioni di pezzi (contro i 730mila della stagione precedente senza manifestazioni), ma per Sudafrica 2010 (2 milioni di pezzi) e Brasile 2014 (1,7 milioni di pezzi) si andò anche oltre. In caso di eliminazione il contraccolpo sarebbe evidente.

Diritti tv - La Rai ha un contratto con la Figc da 24,7 milioni di euro a stagione. Soldi ben spesi, visti i risulrati intermini di audience anche nelle partite amichevoli che vengono sempre più spesso organizzate contro avversarie di prima fascia (e remunerate maggiormente dalla Rai).

Restare fuori dal Mondiale non cancellerebbe in un colpo solo tutte queste voci, ma certamente costringerebbe la Figc a una posizione di debolezza sul piano commerciale. Qualificarsi, invece, aprirebbe a una stagione di ricchezza e renderebbe il presidente Tavecchio più forte anche nei confronti del Coni che negli ultimi anni sta tagliando in maniera sostanziale i contributi e che deve operare anche nella logica del premio per risultato raggiunto o da raggiungere.

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Giovanni Capuano