Italia, una Nazionale polveriera
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Italia, una Nazionale polveriera

Ecco cos'è successo nello spogliatoio; dalla sedia lanciata da Balotelli alle insofferenze di Cassano. Storia di un gruppo mai unito - Un sistema in crisi - Lo speciale Brasile 2014

Polveriera Italia. Gli Azzurri escono nel peggiore dei modi al primo turno dei Mondiali e scoppia la crisi. L'idillio tanto celebrato da taluni della gestione Prandelliana è finito, miseramente, in pezzi. Il gol di Godin, oltre ad eliminarci dalla Coppa del Mondo, ha evidenziato le crepe regnanti nello spogliatoio della Nazionale. Nelle ultime settimane la tensione si era fatta altissima fra bicchieri rotti e atteggiamenti sopra le righe. Non sono mancate discussioni accese e parole forti. 

Protagonisti Antonio Cassano e Mario Balotelli, ovvero le "figurine" come le hanno definite, sarcasticamente, i senatori Buffon e De Rossi. 

Un gruppo spaccato e nel quale nell'ultima settimana è mancata l'armonia. Le redini della situazione erano ormai sfuggite al ct 

Prandelli che dinanzi al flop iridato si è dimesso, nonostante un contratto da 1,7 mln annui fino al 2016 nel cassetto. A tavola nei giorni precedenti la sfida all'Uruguay non erano mancati i battibecchi fra FantAntonio e alcuni elementi della vecchia guardia. 

L'insofferenza del barese per le continue panchine era diventata palpabile e si sarebbe materializzato nel bicchiere rotto con violenza. Uno sfogo da cui tracimava la tensione caratterizzante il gruppo azzurro.

Balotelli, altresì, è stato rigettato dallo spogliatoio, tanto da vivere l'avventura brasiliana in disparte. Spesso in totale isolamento rispetto ai compagni. Un corpo estraneo per molti come testimoniato dall'allontanamento post partita nel momento in cui Andrea Pirlo, rientrato dal controllo antidoping, stava recitando il suo discorso d'addio alla Nazionale. Con tutti i compagni ad ascoltare commossi il campione juventino, SuperMario ha preferito defilarsi ascoltando musica e recandosi, immediatamente, verso il pullman. 

Il medesimo Balotelli è stato protagonista di un alterco nell'intervallo con Prandelli: al momento della sostituzione il centravanti del Milan ha sfogato la propria frustrazione lanciando in malo modo una sedia. Neppure l'abbraccio dell'allenatore di Orzinuovi ha placato l'insofferenza dell'attaccante nei confronti degli appunti tattici e delle osservazioni che il ct gli stava muovendo in maniera secca e diretta.

Inevitabile a quel punto procedere per l'immediata sostituzione. Un gruppo mai realmente coeso e sgretolatosi alle prime difficoltà. Quello che doveva essere il caposaldo prandelliano si è rivelato un boomerang e ora toccherà ad un nuovo commissario tecnico ricomporre la frattura fra alcuni elementi di spicco e i leader azzurri in vista di Euro 2016.

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Nicolò Schira

Esperto di mercato TuttoLegaPro.com. ViceDirettore TuttoB.com. Reporter di Calciomercato su Panorama.it. Nel 2013 Sportitalia

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