Italiani in campo: Saponara show e Candreva super
Gabriele Maltinti/Getty Images
Lifestyle

Italiani in campo: Saponara show e Candreva super

Il trequartista dell'Empoli stende il Sassuolo con una gara meravigliosa. E che numeri dell'ala della Lazio. Ecco la Top 11 della 28a giornata della Serie A

La Top 11 della 28a giornata di campionato

Antonio Conte vede e provvede. In occasione delle due gare in calendario (Bulgaria per Euro 2016 e Inghilterra per diletto), il commissario tecnico della Nazionale ha convocato a Coverciano i soliti noti ma anche giocatori come Valdifiori, Eder e Vazquez che tanto bene stanno facendo nella stagione in corso. Detto tra noi, probabilmente avrebbe potuto regalare una piccola grande soddisfazione a giocatori come Saponara, Meggiorini, Paloschi, Cataldi e Viviano, che da qualche settimana mettono in fila prestazioni di tutto rispetto, ma il cammino da qui all'Europeo è ancora lunghissimo e presto o tardi le ragioni del campionato avranno quasi certamente la meglio sulle ipotesi tutte da verificare della tradizione.

Eugenio Lamanna (Genoa)

I numeri (e non solo) sono dalla sua parte. Tre presenze in Serie A dopo tre stagioni da titolarissimo nella Serie B e due rigori parati. Esce Perin, entra lui e il Genoa non smarrisce il sorriso. La soddisfazione di chiudere la porta a un certo Carlos Tevez vale un brindisi a fine partita. 

Dario Dainelli (Chievo)

Sarà pure vero che il Dybala visto sabato scorso al Bentegodi di Verona non fosse in formissima come nelle gare precedenti, ma guai a non garantire il giusto merito a colui che è riuscito a mettergli spesso e volentieri i bastoni tra le ruote. Anni 35, toscano verace, Dainelli continua a fare il suo con ottimi risultati. 

Andrea Barzagli (Juventus)

Lo aspettava da mesi il popolo bianconero. Perché con lui in campo la difesa della Vecchia signora, già solida, meglio solidissima, diventa un bunker quasi penetrabile. L'intervento sul genoano Perotti è da manuale del perfetto difensore. Non sbaglia una virgola. Imperatore. 

Alessio Romagnoli (Sampdoria)

Sotto le cure di Mihajlovic, il giovane difensore di scuola Roma ha trovato il modo di ripartire di slancio dopo le critiche poco lusinghiere (ma giuste) ricevute a cavallo tra gennaio e febbraio. Per completare la maturazione, aveva bisogno di accumulare autostima e coraggio. Traguardo centrato. Spegne le velleità degli attaccanti dell'Inter con una partita attenta e convincente. 

Antonio Candreva (Lazio)

Ovvero, una delle ragioni che spiegano l'impennata della squadra di Pioli nelle ultime settimane. Corre come il Flash della Marvel e semina intuizioni meravigliose. Candreva predica e risolve. Quando è in forma, non lo tieni nemmeno se lo leghi. Il gol su punizione, l'inevitabile leggerezza dell'essere (campione).

Riccardo Saponara (Empoli)

Alzino la mano i tifosi del Milan che non avrebbero approfittato delle doti tutt'altro che comuni del giovane trequartista forlivese per tappare le falle di una formazione, quella di Inzaghi, colma di difetti. Tornato a Empoli, Saponara ha ripreso a fare il lavoro nobilissimo che praticava prima di vestire il rossonero. La vittoria della banda di Sarri sul Sassuolo mostra in calce la sua firma: 2 gol e un assist. Ci mancava che segnasse lui pure l'autorete che ha rimesso in pista gli avversari per chiudere la faccenda e condannarlo per monopolio di partita. 

Daniele De Rossi (Roma)

Criticato da ogni dove sia per il pesantissimo stipendio sia per alcune prestazioni, le ultime, troppo negative per essere vere, il mediano giallorosso si carica la Roma sulle spalle nella trasferta di Cesena e fa tutto bene. Dietro e avanti. Nella fase di ripiegamento e in quella di ripartenza. Segna anche, per definire le coordinate di una partita super. 

Marco Parolo (Lazio)

Si dirà, tra Felipe Anderson, Candreva e Biglia la Lazio è un tale concentrato di talento che basta poco per iniziare il decollo. Eppure, se a questa macchina strepitosa venisse a mancare il carburante garantito a metà campo dal trentenne di Gallarate, be', gli effetti sarebbero evidenti. E poco gradevoli. Non si ferma mai, Parolo. Scudiero fedelissimo al servizio del talento di un fenomenale gruppetto di cavalieri.

Daniele Croce (Empoli)

Utile, utilissimo, quasi indispensabile. Il centrocampista, tra gli autori della promozione dell'Empoli nella Serie A, scalcia e sgomita come ha sempre fatto in carriera. E poco importa se dall'altra parte del campo ci sia una grandissima o una squadra di periferia. Croce c'è. E difficilmente stecca l'esecuzione della partitura. 

Riccardo Meggiorini (Chievo)

Da attaccante di scorta, poco pratico e soprattutto poco necessario, anche per una squadra non di primissimo rango come il Chievo, a compagno indispensabile del collega di maglia Paloschi nel 4-4-2 di Maran. Due assist decisivi contro il Genoa, uno  contro il Palermo. Se la formazione veneta è ormai a un passo, forse meno, dal festeggiare l'ennesima salvezza da applausi della sua storia, il merito è anche suo. 

Eder (Sampdoria)

Meglio di così non avrebbe potuto fare per festeggiare la chiamata di Conte in nazionale. L'ex filibustiere dell'area di rigore con la maglia dell'Empoli (27 gol nel campionato 2009/10) si butta su ogni pallone con il piglio di chi vuole dimostrare di essere un giocatore da grandi palcoscenici. Bellissima la punizione che regala uno spicchio di Champions alla Samp. E lodevolissimo e pure di più il lavoro tra le linee nemiche per tutta la durata della gara.

La panchina (lunga)

Portieri: Sportiello, Bizzarri, Sepe, Marchetti, Sorrentino, Viviano

Difensori: Stendardo, Dainelli, Barba, Chiellini, Antonelli, Astori, Molinaro, Moretti

Centrocampisti: Schelotto, Pucciarelli, Valdifiori, Marchisio, Poli, Florenzi, Gazzi

Attaccanti: Paloschi, Vazquez, Quagliarella

I più letti

avatar-icon

Dario Pelizzari