Italia a un passo dall'Europeo: ecco cosa va (e cosa no)
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Italia a un passo dall'Europeo: ecco cosa va (e cosa no)

Battuta la Bulgaria grazie a De Rossi, poi espulso. Conte a un passo dal primo obiettivo della sua gestione

L'Italia batte la Bulgaria e fa un passo deciso verso l'Europeo di Francia dove, a meno di scivoloni, potrà anche arrivare da prima in classifica nel suo girone. A Palermo ha deciso un gol di De Rossi dopo 6 minuti di gioco: calcio di rigore per fallo ingenuo su Candreva con tiro ripetuto e doppia realizzazione del giallorosso che nella ripresa si è anche fatto espellere per un brutto fallo di reazione sul bulgaro Mitsanski, anche lui cacciato via. Successo meritato per le tante occasioni create dagli azzurri, che hanno fatto un passo avanti rispetto allo scialbo 1-0 contro Malta. Si è visto più gioco e più corsa, ma anche la cadiuta nei soliti difetti perché la gara è rimasta in bilico fino al 90' passato con il rischio di subire la beffa dai volonterosi bulgari, virtualmente eliminati. Italia che sale in testa al girone a quota 18 punti con due lunghezze di vantaggio sulla Norvegia che ha maltrattato la Croazia (2-0) relegandola al terzo posto. A ottobre contro Azerbaigian e gli stessi norvegesi la nazionale di Conte dovrà chiudere la pratica qualificazione, primo obiettivo della gestione del ct che incasserà così anche un ricco bonus.

Cosa va

Certamente la sfida di Palermo ha mostrato una capacità reattiva da parte della nazionale di Conte, criticata a ragione per le mancanze viste contro Malta. Reazione tecnica e d'orgoglio di un gruppo ferito dalle considerazioni sulla scarsa qualità complessiva del calcio italiano che pareva (e pare) rassegnato alla mediocrità. Sciolti alcuni dubbi tattici, come la presenza di un Pirlo in condizioni fisiche non sufficienti, si è rivista una corsa accettabile per un'impegno ufficiale. Segnali confortanti anche dagli esterni (El Shaarawy ha spesso creato la superiorità numerica) e da Verratti, lasciato libero di inventare in uno schema che non lo mette in competizione con un altro regista condizionante: solo un caso?

De Rossi e Buffon, gli artefici dell'1-0, hanno confermato che la vecchia guardia tiene ancora e, almeno in proiezione Europeo, può essere la base su cui fare affidamento visto che il ricambio generazionale tarda. C'è, infine, anche la grande concretezza di una squadra che in quattro giorni e con il minimo sforzo (due vittorie di misura) è stata capace di sigillare la qualificazione senza farsi tradire dalla pressione di dover raggiungere il risultato: segno che il carattere non manca.

Cosa non va

Aver tenuto in partita la Bulgaria fino ad oltre il 90' è un limite che sta diventando abitudine. Anche quando creiamo tanto, come a Palermo, non siamo capaci di chiudere il conto e rischiamo la beffa che contro avversari più forti potrebbe anche costare le partite. In attacco non si finalizza a sufficienza e la qualità è poca: Pellè non è un top player e nemmeno gli altri che si sono alternati fin qui nelle scelte di Conte che deve provare a recuperare dal campionato qualche alternativa. Chi? Balotelli, Destro e Pepito Rossi. La rosa dei nomi è questa. Non va neanche una certa permeabilità alle critiche. Mancano nove mesi all'Europeo e il ct è già sulle barricate contro il rumore dei nemici. Troppo presto, così rischia di logorarsi prima di arrivare in Francia.

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Giovanni Capuano