Intervista a Vincenzo Tirotta: "Ripartiamo dai tifosi. Deluso da Okaka"
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Intervista a Vincenzo Tirotta: "Ripartiamo dai tifosi. Deluso da Okaka"

Lo storico supporter blucerchiato commenta il finale di stagione della Sampdoria e traccia la rotta per il futuro

Mentre la Sampdoria ha cancellato a sorpresa un altro allenamento i tifosi blucerchiati attendono la partita di domenica sera contro il Parma, ultima battaglia di una stagione lunga e che la squadra di Mihajlovic punta a chiudere al settimo posto. Risultato che rende orgogliosi sulla carta ma che delude se analizzato nel complesso di una stagione travagliata. Un girone di ritorno da incubo, il freddo progressivo con l'allenatore serbo, la possibilità di un'Europa guadagnata a tavolino dopo aver perso il primato cittadino sul campo. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Vincenzo Tirotta, storica presenza della gradinata sud, spesso capace di rappresentare gli umori del tifoso sampdoriano con interventi precisi e mirati, lente d'ingrandimento ideale per tirare le somme in vista del futuro. 

Con un punto contro il Parma la Sampdoria chiuderebbe al settimo posto. Sarebbe un risultato di cui andare soddisfatti?

Lo sarebbe se non avessimo gettato la possibilità di piazzarci meglio, ed era ampiamente nelle nostre capacità, se non addirittura di andare in paradiso (Champions League)...

Si è discusso tanto sull'opportunità o meno di festeggiare la qualificazione europea nel caso fosse "regalata". Tu cosa ne pensi?

Nessuno regala niente e tantomeno lo farebbe il Genoa nei nostri confronti. Se così fosse sarebbe perché altri non hanno titolo a partecipare alla coppa e ne sarebbero esclusi. Stando così le cose io preferirei non partecipare, perché quei gran geni dell’Uefa fanno diventare un premio (la partecipazione all'Europa League) una penalizzazione obbligando le squadre ad una stagione lunghissima, quindi mi piacerebbe che non ci andassero gli altri (e salverei un po' l’estate) ma non parteciperei per opportunità.

Quante colpe dai a Mihajlovic per il finale di stagione disastroso della Sampdoria?

Non per il finale quanto per il periodo di mercato invernale che non ha gestito al megli. Le ripercussioni dell’isteria invernale sono sfociate in problemi di primavera.

Come valuti il primo campionato da presidente di Massimo Ferrero?

Lui ha inciso in mezzo al campionato in quanto la campagna estiva era già programmata. In inverno ha effettivamente portato giocatori che potevano e possono diventare importanti ma che alla luce dei fatti in questi mesi non hanno reso al meglio. Sono state comunque operazioni importanti.

Si sono già fatti tanti nomi per la panchina del futuro. Cosa ne pensi dei candidati emersi in queste settimane?

No, impossibile! Sono stati accostati troppi nomi alla Samp in questo periodo, ci vuole l’almanacco Panini per elencarli…

Quali sono stati i giocatori che ti hanno più sorpreso in questa stagione e quali quelli che ti hanno più deluso?

Sono sicuramente deluso da Okaka: ad inizio campionato avevo previsto la sua definitiva esplosione, dovrebbe essere chiaro quale sia il mio grado di conoscenza del calcio...

Da chi deve partire la Sampdoria del futuro?

Dai tifosi. Mai come quest’anno sono stati quelli che hanno tenuto testa fredda e cuore caldo anche quando mister e società hanno giocato a punzecchiarsi con dichiarazioni e tweet causando qualche “smottamento” nel terreno sotto di noi. 

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Matteo Politanò