Fermi tutti! Fino a domani
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Fermi tutti! Fino a domani

E' stata una lunga settimana d'attesa (ad alta tensione) per lo sport

Fermi tutti. No, voi potete muovervi, tranquilli, non è una rapina. E’ la classifica che sta ferma e apre mille fronti, schiudendosi come un fiore.

Perde la Juventus e qualcuno saltano in nervi (Quagliarella, Bonucci, Marchisio). Brutto segno.

Perde l’Inter ed esplode il caso Sneijder, campione indesiderato cui vogliono spalmare come il burro un lungo e operosissimo contratto (6 milioni fino al 2015). Profuma di pretesto che prelude una vendita a gennaio, ma è ovvio che se così fosse, la vicenda è stata gestita come peggio non si poteva. Servivano tatto, riservatezza e occhiali scuri, anche perché nel contingente l’Inter spompata di uno così avrebbe un gran bisogno, anche se fosse a scadenza, fino alla pausa natalizia. Invece testa contro il muro.

Non sta fermo solo il Napoli riportando la classifica a quella che era due mesi fa. Il che non può che fare il gioco dei bianconeri alle porte di un derby che è sempre una partita strana e carogna. Lo dice la storia, più del valore di chi va in campo.

Figuratevi che in questo “fermi tutti”, riprende fiducia perfino il Milan, con Berlusconi che ormai ha preso casa a Milanello, dato che non è più così impegnato in altre cose. E staparla il piccolo fenomeno El Shaarawy: via la cresta in caso di scudetto. Il suo parrucchiere può stare tranquillo. Fermi tutti come Pato, che chiede di giocare e si presenta con il padrino (il suo agente). Giocare a cosa non si sa, forse l’hanno escluso anche dalla sala del biliardo di Milanello, unico gioco realisticamente praticabile per un fantastico giocatore che ha appena acceso la candelina nera: un anno senza gol in campionato.

Fermi come i mezzi pubblici in giorno di sciopero anche i sogni residui e postumi della Ferrari: questione di bandiere nel mondo della tecnologia più spinta. Un po’ come quando vai in posta a ritirare una raccomandata e vedi che vige ancora il sistema preistorico degli scatoloni con le iniziali. Gran casino sul web. Giusta quanto sobria lettera di spiegazioni della Rossa alla Fia. Pronta replica che chiude il discorso: il tedeschino non ha fatto nulla di irregolare e il Mondiale è tutto suo. Peccato solo per Alonso che ha corso una stagione da guerriero assatanato, la sua migliore, a parer nostro in carriera. Quando gli daranno una macchina che funziona e non deve sempre rincorrere con la lingua fuori dai denti, vedrete che rivincerà il titolo.

Fermi tutti per una settimana, ma vedrete che in questo fine settimana qualcosa finirà per muoversi. Speriamo solo, come sempre, che non siano fischi sbagliati. Ma in ogni caso pronti a parlarne alla prossima puntata.

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Carlo Genta