Inter, 33 giornate senza rigori. Ce n'erano 9 (e mezzo)...
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Inter, 33 giornate senza rigori. Ce n'erano 9 (e mezzo)...

L'ultimo penalty l'8 maggio (calciato alto da Alvarez). Mancano quelli contro Livorno, Napoli, Milan, Lazio, Chievo, Cagliari, Roma, Atalanta e Udinese... - La classifica senza errori arbitrali

L'ultima volta è stato l'8 maggio 2013 e Alvarez la sfruttò malissimo, sparando il pallone in curva dopo essere scivolato sull'erba bagnata di San Siro. Tre giorni prima a Napoli gli era andata meglio anche se non era servito ad evitare la sconfitta alla StramaInter che proprio quella sera interrompeva una striscia di gare senza penalty lunga 24 partite e che un mesetto prima aveva visto Moratti sbottare dopo l'ennesimo episodio dubbio a favore dell'Atalanta. L'Inter e i rigori, storia di un amore tormentato nell'era recente nerazzurra, con qualche ragione e molti cattivi pensieri che spesso, però, hanno solo coperto le difficoltà di una squadra non all'altezza della sua tradizione.

Ora è il turno di Mazzarri ad essere arrabbiato. Da quell'8 maggio 2013 sono passate 33 giornate senza vedere un neerazzurro presentarsi dal dischetto degli undici metri. Non è una rarità visto che gli almanacchi raccontano di squadre capaci di vincere lo scudetto senza rigori come il Milan di Capello stagione 1993-1994 (striscia allungata fino a quota 47 prima che Costacurta sbagliasse contro la Cremonese), oppure attendendo il primo per 19 giornate come la Juve di Conte nel 2011-2012.

I maligni preferiscono ricodare, invece, la serie senza penalty a sfavore: 100 gare per la Grande Inter di Moratti tra il 1964 e il 1967 e 53 per quella di Mancini e Mourinho tra il 2008 e il 2010. Anche il Napoli non prese rigori contro per un anno (aprile 2012-aprile 2013) e per vederne fischiato uno al San Paolo si dovettero attendere 36 mesi; fino ad Alvarez, appunto, ultimo gol interista dal dischetto. Ecco, partita per partita, la moviola delle 33 gare sotto osservazione in casa-Inter. Quanti rigori mancano? Diciamo 9 sicuri e un paio discutibili:

10° GIORNATA - Atalanta-Inter 1-1 (Rizzoli)

Chiesti due penalty di cui uno inesistente per il contatto Stendardo-Icardi nel finale e uno su cui si potrebbe discutere. E' il corpo a corpo tra Samuel e Yepes che vede l'argentino avere la peggio: per Rizzoli tutto ok, ma spesso queste trattenute vengono punite. Da segnalare che nella stessa partita Rolando viene perdonato dopo un tocco di braccio.

12° GIORNATA - Inter-Livorno 2-0 (Peruzzo)

Era rigore l'intervento di Luci su Palacio lasciato correre, così come manca un penalty anche al Livorno per un fallo di Ranocchia su Paulinho. L'Inter protesta anche per un contatto Mbaye-Nagatomo che pare, però, essere al limite.

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13° GIORNATA - Bologna-Inter 1-1 (Banti)

Contatto tra Antonsson e Guarin che le moviole giudicano al limite ma corretto.

15° GIORNATA - Inter-Parma 3-3 (Valeri)

Mazzarri si arrabbia perché a inizio ripresa Alvarez cade in area di rigore dopo una trattenuta 'pericolosa' di Acquah. Il fallo non è netto, ma sicuramente il giocatore del Parma molla la presa proprio un istante prima che si concretizzi un rigore certo. Vale sempre il discorso che spesso questi falli vengono sanzionati.

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16° GIORNATA - Napoli-Inter 4-2 (Tagliavento)

E' la partita dell'espulsione di Alvarez giudicata fiscale da Mazzarri e del mancato giallo a Mertens. Ma è, soprattutto, la gara in cui manca un rigore netto per l'Inter: trattenuta di Maggio su Palacio che cade in area e si vede fischiare fallo contro da Tagliavento. Discutibile anche un altro episodio: Taider viene affossato a gioco fermo, ma il fuorigioco segnalato nei suoi confronti poteva essere sanato da un precedente tocco di un difensore. Proteste giusitificate

Il-fermo-immagine-Mediaset-Premium-del-fallo-di-Maggio-su-Palacio_emb4.jpg

17° GIORNATA - Inter-Milan 1-0 (Mazzoleni)

L'arbitro si salva grazie al tacco di Palacio che regala il derby ai nerazzurri, ma l'errore nel primo tempo è grave: Zapata entra in ritardo su Palacio e lo stende in area di rigore e a visuale libera. Niente penalty malgrado le proteste di San Siro.

Il-fermo-immagine-del-rigore-di-Zapata-su-Palacio.jpg

18° GIORNATA - Lazio-Inter 1-0 (Damato)

Nel primo tempo trattenuta netta di Dias che impedisce a Rolando di andare verso il pallone sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E' rigore e poco vale che in Italia spesso gli arbitri sorvolano su questi episodi. La linea della Fifa è chiara.

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19° GIORNATA - Inter-Chievo 1-1 (Tommasi)

Gravi errori del direttore di gara e dei suoi collaboratori. Annullato un gol regolare di Nagatomo (fuorigioco inesistente perché Dramé lo tiene in gioco per quasi un metro) e nel finale c'è un rigore su Botta, steso in area da un intervento alle spalle.

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20° GIORNATA - Genoa-Inter 1-0 (Rizzoli)

Il veleno nella coda. Poco prima del gol decisivo di Antonelli c'è un tocco di mano di Cofie in area di rigore. Il genoano salta con il braccio altissimo e in maniera scomposta e colpisce il pallone calciato da Guarin. Rizzoli dice di proseguire, forse perché vede (intuisce?) una deviazione precedente della gamba del giocatore del Genoa. In questo caso applicata l'interpretazione Fifa, ma è al limite perché la sensazione è proprio di un tocco da rigore e i nerazzurri protestano molto.

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25° GIORNATA - Inter-Cagliari 1-1 (Russo)

Di due mezzi rigori il direttore di gara concede quello meno evidente per il mani di Juan Jesus completamente involotario. Nel finale Icardi viene messo a terra in sandwich da Astori e Rossettini mentre sta per saltare e appoggiare in rete a porta vuota dopo aver colpito la traversa. Sarebbe rigore ma non succede nulla. Mazzarri esplode nuovamente: "Fallo clamoroso, come faccio a non dire che c'era?"

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26° GIORNATA - Roma-Inter 0-0 (Bergonzi)

In avvio trattenuta di Benatia su Icardi che va a terra e chiede rigore. L'arbitro fa correre e sbaglia perché l'argentino era davanti alla porta e stava tentando la deviazione volante. Sempre nel primo tempo, pugno di De Rossi a Icardi sugli sviluppi di un calcio di punizione. Bergonzi non vede e non è aiutato dai suoi assistenti. Intervento da rigore e cartellino rosso (se visto) e comunque da prova tv. Bergonzi non vede al 42' del secondo tempo nemmeno un pugno di Juan Jesus a Romagnoli: era rigore ed espulsione.

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29° GIORNATA - Inter-Atalanta 1-2 (Giacomelli)

Nel primo tempo, sul punteggio di 0-0, su calcio d'angolo Stendardo trattiene in maniera fallosa e plateale Ranocchia. E' rigore, ma l'arbitro Giacomelli non fischia. Sull'azione seguente l'Atalanta segna il gol del vantaggio.

30° GIORNATA - Inter-Udinese 0-0 (Gervasoni)

Nel finale Palacio crossa vero la porta di Scuffet ed Heurtaux tocca la palla con il braccio. I due sono vicini e inizialmente il giocatore dell'Udinese ha il braccio attaccato al corpo, però il movimento che fa è quello di abbassarsi quasi accompagnando il gomito fino all'impatto con il pallone. Era rigore. Mazzarri torna a lamentarsi: "E' statisticamente impossibile che non fischino mai a nostro favore. A fine anno diremo delle cose". Infuriato pure Thohir, che lascia San Siro in silenzio.

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31° GIORNATA - LIVORNO-INTER 2-2 (Calvarese)

La striscia si allunga e al 14' del secondo tempo, con l'Inter in vantaggio per 2-1 e in controllo di partita, c'è un contatto tra Mesbah e Palacio: mano sul petto e spinta sotto gli occhi di Rocchi, giudice di porta. Quanto leggero? Calvarese e Rocchi lasciano proseguire, ma Palacio è certamente sbilanciato e cade in area di rigore. Non nettissimo, ma si poteva dare. Calvarese perdona anche un'entrata di Juan Jesus su Benassi: ancata che rischia il penalty.

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Ricapitolando, mancano i rigori contro Livorno, Napoli, Milan, Lazio, Chievo, Cagliari, Roma, Atalanta e Udinese. Ci sono altri quattro episodi discutibili nei quali, in nun periodo di scarsa abitudine al penalty a favore, gli arbitri hanno sempre deciso contro i nerazzurri. Non tutti i torti si sarebbero trasformati in punti in classifica, ma il conto delle giornate senza presentarsi sul dischetto comincia ad allungarsi. Quando si interromperà?

 

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Giovanni Capuano