Inter, la lista nera di Thohir
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Inter, la lista nera di Thohir

Tantissimi i giocatori sul piede di partenza nei prossimi mesi. Tra loro, anche alcuni protagonisti dell'Inter vincente di Moratti, come Milito e Zanetti

La lista nera di Erick Thohir è pronta a essere girata a chi di dovere. Nelle prossime due sessioni di mercato, autunnale ed estiva, sono tanti, tantissimi i giocatori che quasi certamente lasceranno il loro armadietto alla Pinetina per trasferirsi altrove. Qualche nome? Rolando, Mariga, Castellazzi, Kuzmanovic, Pereira, Chivu, Samuel e Mudingayi. E' probabile che prenda forma inoltre l'addio di due stelle del passato recente neroazzurro, Milito e Zanetti, entrambi costretti a farsi da parte per sopraggiunti limiti di età. Sì, ci sarebbe anche lui, il capitano di mille battaglie nell'elenco dei big che sono destinati a salutare l'Inter di Walter Mazzarri nei prossimi mesi. L'argentino fuori dal campo per un posto nella nuova società? Tutto ancora da decidere. Ne è convinto Christian Recalcati, voce Mediaset nelle telecronache di fede  neroazzurra, che stamani ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui ha messo in fila i giocatori che presto potrebbero cambiare maglia. Ma non è finita qui. Recalcati ha detto la sua anche sui calciatori interisti che si giocheranno la conferma nel corso della stagione. Ecco di chi si tratta: Handanovic, Ranocchia, Guarin, Cambiasso, Belfodil e Andreolli. Arrivasse l'offerta giusta, bye bye e alla prossima. All'Inter è tempo di cambiare. Anzi, di rivoluzionare.

Thohir l'ha detto chiaramente: la sua Inter non seguirà l'esempio degli sceicchi dal contante facile. All'investimento clamoroso sul mercato per conquistare la platea neroazzurra preferirà colpi mirati e di prospettiva. Dunque, nessuna spesa folle, né ora né mai. Il magnate indonesiano vuole costruire una squadra che sia capace di fare bene in Italia e in Europa senza la necessità di rincorrere la stella del momento, bella epperò costosissima. Perché i conti vanno tenuti d'occhio e non ha alcun senso mettere mano continuamente al portafogli quando si può fare affidamento a un progetto di ampio respiro che preveda scelte accorte e misurate. Insomma, Thohir non intende fare il Moratti degli anni Duemila. Per questo, chiederà probabilmente a Marco Branca, l'uomo del mercato interista negli ultimi dieci anni, di farsi da parte per dare spazio a un ex dal nome reboante o a un interno che ha dimostrato negli ultimi tempi di sapere il fatto suo.

Un rimpianto che potrebbe trovare soluzione con un gradito ritorno. “Tornassi indietro, non lascerei Milano, è casa mia”, ha detto qualche giorno fa Leonardo Nascimento de Araujo, più semplicemente noto come Leonardo, ex centrocampista dai piedi buoni che a Milano ha fatto tappa prima come giocatore (4 stagioni e uno spicchio al Milan), poi come tecnico (Milan e Inter). Lasciata nel luglio 2011 la città dei Navigli, Leonardo ha trovato lavoro poco distante, a Parigi, come direttore tecnico del Psg, la nuova grande forza del calcio internazionale. Portano la sua firma alcuni dei colpi più importanti degli ultimi tempi, vedi Ibrahimovic e Thiago Silva, ma pure Lucas, Cavani, Marquinhos, Lavezzi. Leonardo ha fatto spesa in Serie A e ora sarebbe felice e pure di più di farvi ritorno. Magari come sostituto di Branca nella sala di regia del mercato.

L'operazione si può fare. Ieri Leonardo ha ottenuto la sospensiva dalla squalifica (14 mesi per aver dato una spallata all'arbitro al termine della partita Psg-Valenciennes) che lo aveva obbligato a fare un passo indietro e a salutare Parigi per prendersi una pausa di riflessione. Se Thohir volesse affidarsi a lui per costruire la sua nuova Inter, ora potrebbe farlo. Tuttavia, se è vero che Leonardo è in pole position per uno dei posti più ambiti del club neroazzurro, non si possono sottovalutare le quotazioni di altri tre professionisti del mercato che potrebbero rientrare a pieno titolo nella contesa. Il primo nome sulla lista è quello di Pietro Ausilio, dal 2010 direttore sportivo dell'Inter e dall'anno successivo braccio destro di Branca in materia di acquisti e cessioni. Pare che l'imprenditore indonesiano lo tenga in grande considerazione. Potrebbe rappresentare la soluzione più comoda ma pure più utile. Sì, perché Ausilio conosce perfettamente la macchina neroazzurra e non avrebbe bisogno di ambientarsi.

Detto di Leonardo e di Ausilio, meglio non dimenticare di fare altri due nomi che fanno capolino da qualche ora sul taccuino degli addetti ai lavori. Stiamo parlando di Lele Oriali, un altro ex conosciutissimo e stimatissimo dalla piazza, che ha deciso di chiudere il proprio rapporto con l'Inter nel luglio del 2010 per divergenze grandi come una casa con Marco Branca (“l'ultimo anno siamo arrivati a non salutarci”), ma che sarebbe ben felice di tornare a casa. E di Daniele Pradè, attuale direttore sportivo della Fiorentina e cofirmatario del brillante progetto viola con lo spagnolo Eduardo Macia. Pradè è in scadenza di contratto nell'estate del prossimo anno e non è detto che non possa diventare la prima scelta della nuova società se dovesse cadere l'ipotesi Leonardo.

Cambia il direttore sportivo, cambiano i nomi del prossimo mercato interista, come suggerisce la tradizione. In ogni caso, se poco dopo aver mangiato il panettone il club di Thohir si trovasse nella piacevole posizione di mettere le mani sullo scudetto o su un posto in Champions League, ecco che il nuovo proprietario dell'Inter potrebbe decidere uno stanziamento importante per portare a Milano almeno un paio di giocatori di prima fascia per tentare l'assalto a un traguardo bello e possibile. I nomi? Cinque su tutti: Nainggolan del Cagliari, che piace da tempi non sospetti e non soltanto perché vanta origini indonesiane; il croato Vrsaljko del Genoa, laterale difensivo che alla “prima” in Italia ha già fatto vedere ottime cose; il terzino sinistro argentino Insua, in forza all'Atletico Madrid dal gennaio 2013 e pronto a cambiare maglia per sposare la causa neroazzurra; l'attaccante uruguaiano Hernandez del Palermo, che in Serie B pare aver ritrovato la gioia di segnare; e l'italianissimo Verratti del Psg, un sogno da 20 milioni di euro o giù di lì che potrebbe trasformarsi in realtà anche e soprattutto se a portare avanti la trattativa fosse Leonardo, che lo aveva soffiato alla Juventus nell'estate dello scorso anno.

@dario_pelizzari

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Dario Pelizzari