In Premier League sbarca il salary cap
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In Premier League sbarca il salary cap

Tetti agli ingaggi e ai passivi di bilancio. I club inglesi si danno regole ferree per sopravvivere

E’ la ricetta dettata da tempo da tutti gli analisti per risolvere i problemi economici del calcio europeo. Copiare il modello dello sport professionistico Usa inserendo nei parametri di governo delle società alcuni tetti non superabili per spese e stipendi. Gli inglesi lo hanno fatto mettendo d’accordo tutti e 20 i club della Premier League e dalla prossima stagione il salary cap sarà realtà anche nel calcio. Una vera e propria rivoluzione che inizierà in maniera morbida e servirà per evitare alle società di disperdere la montagna di sterline in arrivo con il prossimo, ricchissimo, contratto tv da 5 miliardi (di euro) nel prossimo triennio.

I club della Premier League hanno deciso all’unanimità che a partire dalla stagione 2013-2014 ci saranno vincoli e limitazioni alla crescita del monte stipendi delle società. Interesseranno innanzitutto le squadre più ricche. Nel 2013-2014 i club con un monte ingaggi superiore a 61 milioni di euro potranno farlo crescere al massimo di 4,6 milioni. Nel 2014-2015 quelli oltre il tetto dei 65 milioni di euro potranno incrementarlo al massimo di 9,3 milioni e nel 2015-2016 da 70 si potrà passare al massimo a 84.

Non si tratta di una rivoluzione totale, perché comunque permette degli aumenti. Però, se si considera che le big hanno salari per oltre 150 milioni di euro, significa che gli incrementi potranno al massimo essere nell’ordine di pochi punti percentuali. Escluse le neopromosse dalla Premiership in modo che possano investire per garantirsi di colmare il gap con le più forti.

Le società della Premier hanno anche approvato un regolamento per cui nelle stagioni 2013-2016 potranno accumulare al massimo perdite per 123 milioni di euro. Non un cent in più. Non si tratta di poco, ma rispetto ai bilanci degli ultimi anni, a partire dal Manchester City e per finire al Chelsea, si tratta di una dieta notevole. Per chi sgarra sanzioni amministrative e sportive fino alla penalizzazione in classifica.

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Giovanni Capuano