Impresa Basilea: dopo 35 anni una svizzera va in semifinale
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Impresa Basilea: dopo 35 anni una svizzera va in semifinale

L'ultima squadra elvetica a centrare la semifinale di coppa Uefa era stata il Grassopphers nel 1978. Il tecnico Murat Yakin si coccola i suoi gioielli

Il miracolo svizzero si chiama Basilea. I renani si impongono per 3-2 dopo i calci di rigore contro il Tottenham che aveva eliminato l'Inter e centrano una storica semifinale d'Europa League, 35 anni dopo l'impresa riuscita al Grasshopper. Dopo il 2-2 di White Hart Lane gli svizzeri sono partiti molto attendisti, consapevoli che lo 0-0 li avrebbe qualificati. Nei primi 20 minuti non è una bella sfida ma a cambiare tutto è arrivato un errore difensivo di Aleksandar Dragovic che con un intervento maldestro ha permesso a Dempsey di segnare il vantaggio inglese. Gli svizzeri hanno reagito immediatamente trovando il pareggio di Salah per poi passare addirittura in vantaggio al 4' della ripresa proprio con Dragovic. Sotto un abbondante acquazzone i padroni di casa avrebbero avuto la possibilità di chiudere l'incontro ma all'82' ancora Dempsey ha gelato i renani portando il risultato sul 2-2 e guadagnando i tempi supplementari per gli Spurs. Nell'extra time il Basilea avrebbe meritato il gol ma il destino del quarto di finale è stato deciso dalla lotteria dei rigori. Dagli undici metri gli svizzeri sono stati precisi e freddi mentre Huddlestone e Adebayor hanno condannato il Tottenham all'eliminazione.

Un'impresa storica per la società del presidente Bernhard Heusler, fondata nel 1893 e per 15 volte campione di Svizzera. Negli ultimi anni la crescita del Basilea è stata continua: dal 2002/2003 gioca con costanza in Champions League con il miglior risultato raggiunto nella scorsa stagione. Dopo la fase a gironi nel gruppo C con Otelul Galati e Manchester United era infatti riuscito a centrare la qualificazione nei quarti per poi essere spazzato via dalla furia del Bayern Monaco, vincitore per 1-0 in Svizzera e addirittura per 7-0 nella gara di ritorno. Il percorso di quest'anno aveva già lasciato intendere come i renani potessero vivere una stagione di soddisfazioni: inseriti nel gruppo G di Europa League hanno battuto per 3-0 lo Sporting Lisbona, strappato un doppio pareggio ai belgi del Genk e ribaltato la sconfitta d'Ungheria con il Videoton. Ai sedicesimi di finale si sono liberati del Dnipro con un 2-0 in Svizzera ed un pareggio in Ucraina, poi contro lo Zenit di Spalletti hanno fatto l'impresa vincendo 2-0 in casa e perdendo 1-0 in Russia. Il resto è storia recente e racconta la clamorosa eliminazione del Tottenham (tra le squadre favorite per la vittoria della coppa).

Dove può arrivare questo Basilea? Oggi in Svizzera tutti i principali quotidiani se lo chiedono. La formazione è allenata da una leggenda del calcio svizzero, l'ex difensore Murat Yakin. Classe 1974 di origine turca come il fratello Hakan (centrocampista del Bellinzona) ha chiuso la carriera proprio nel Basilea dopo aver giocato anche con Grasshoppers, Stoccarda, Kaiserslautern e Fenerbahçe. Sulla panchina renana dallo scorso ottobre si è ritrovato a disposizione una squadra competitiva che può contare su giovani di talento ed esperti come Alexander Frei (ex Borussia Dortmund e Rennes con 42 reti in nazionale svizzera) e il capitano Marco Streller. Interessante anche l'attaccante argentino Raul Bobadilla, arrivato lo scorso gennaio dallo Young Boys dopo aver segnato una tripletta all'Udinese ed essere stato accostato a diverse squadre italiane. L'austriaco Dragovic è seguito da diversi club europei mentre il centrocampista Valentin Stocker, classe 1989 e nazionale svizzero, è da tempo nel mirino della Lazio di Petkovic. Il più seguito dagli osservatori dei grandi club è però il talento egiziano classe 1992 Salah, in gol anche con il Tottenham. Un trequartista che può giocare anche come prima e seconda punta e che con la nazionale africana ha già raccolto 17 presenze e 8 gol.

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Matteo Politanò