Inter: il miglior Cassano di sempre. E adesso Prandelli?
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Inter: il miglior Cassano di sempre. E adesso Prandelli?

Segna e fornisce assist. Un mese fa fu escluso perché non in condizione, ora il ct è al bivio. Domenica il derby con il Milan che lo ha scaricato

Un Cassano così non si ricorda di averlo visto mai, nemmeno quando il talento barese era in rampa di lancio e con tutta una vita davanti. Continuo, concreto, decisivo. Anche spietato sotto porta. Mai era partito così bene nelle sue stagioni: 6 presenze e 4 reti realizzate più assist e giocate in quantità. Chiedere a Milito che anche contro la Fiorentina si è visto mettere davanti alla porta avversaria da due lanci illuminati del barese.

Stramaccioni gode e può pensare senza angoscia al mese che dovrà passare in attesa del rientro di Sneijder. Anzi, come il campo ha confermato, l'assenza dell'olandese molticplica le potenzialità della sua Inter che senza i due uomini di maggior talento in campo contemporaneamente ha vinto 5 partite su 6 tra campionato ed Europa League (media punti generale 2,66) mentre quando ha provato il tridente pesante ha raccolto poco: 1 vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte.

Nella settimana del derby non è una certezza da poco. Cassano dovrà essere gestito nella trasferta logisticamente compicata in Azerbaijan, però arriva lanciato al confronto con la squadra che in estate lo ha scaricato. Chi ha fatto l'affare tra Inter e Milan nello scambio Pazzini-Cassano? La domanda ha accompagnato le prime settimane della stagione. Certo il Pazzo non sta demeritando, ma a parte la tripletta di Bologna non è più stato decisivo: era l'1 settembre, un mese fa. Poi più nulla.

Discorso che va allagato non solo ad Allegri e Galliani, al quale Cassano ha riservato parole al veleno sentendosi tradito, ma anche a Prandelli. Quella che si apre è, infatti, la settimana che si porterà alle convocazioni per il doppio e decisivo impegno contro Armenia e Danimarca. Come si comporterà il ct. A metà settembre Cassano fu escluso dalla lista dei 25 con questa motivazione: "Lui stesso ha detto di essere al 50-60% e in questo momento non c'è la necessità e il tempo di recuperare i giocatori. Antonio deve ritrovare la condizione fisica, poi le scelte saranno esclusivamente tecniche".

Cosa accadrà adesso? La sensazione è che Prandelli abbia voltato pagina e che per Cassano (titolare inamovibile all'Europeo) non ci sia spazio nel nuovo progetto. Però sarà difficile motivare una nuova esclusione senza ammettere che la storia in azzurro del barese è finita con il carico di polemiche che potrà seguirne. Della rosa degli attaccanti 'azzurrabili' Antonio fin qui è stato il secondo miglior marcatore dopo Osvaldo (5 reti ma è una prima punta) ed El Shaarawy (4 gol come lui).

Continuità? I suoi 480 minuti trascorsi in campo lo collocano davanti Destro (458'), Insigne (429'), Osvaldo (427'), Di Natale (463') e Balotelli (320'). Dall'ultima sosta in poi solo il milanista (oggi Under 21) El Shaarawy ha reso di più. Il confronto con Giovinco (deludente a Londra e relegato nel ruolo di riserva da Conte) lo stravince Cassano che è su livelli visti raramente in carriera anche come maturità.

Impossibile, dunque, lasciarlo fuori per questioni di scarsa condizione. Difficile anche non convocarlo. Prandelli sarà chiamato a una scelta non semplice e, ci si augura, motivata nel modo più chiaro e sincero possibile. Se deciderà legittimamente di proseguire con il nuovo progetto senza Cassano lo spieghi apertamente anche per evitare l'apertura di un tormentone che finirebbe per complicare la vita a tutto il gruppo. Lippi ricorda ancora le campagne per portare in azzurro il barese. Non lo convocò mai malgrado il rendimento nella Sampdoria ed ebbe a pentirsene dopo il disastro in Sudafrica.

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Giovanni Capuano