Il giorno di “riposo” del Giro...
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Il giorno di “riposo” del Giro...

Mentre gli atleti recuperano e fanno interviste chi non si ferma è la carovana del Giro d'Italia

Primo giorno di riposo del Giro. Ma non per tutti. Dopo 9 giorni di gare e1.500 chilometri percorsici sono una cinquantina persone che anche oggi popoleranno ilQuartier tappadi Cordenons (vicino a Pordenone). Sì perché mentre gli atleti recuperano e si dedicano alle conferenze stampa nei loro alberghi, o alla peggio svolgono brevi sessioni di allenamento (ovviamente di scarico), allacarovana del Gironon è dato fermarsi per più di una mattinata.

ci spiega ilcoordinatore dell’ufficio stampa(uno di coloro che lavorano anche nel giorno di riposo). E allora ecco che tra gli addetti a lavori c’è chi porta a lavare i suoi indumenti, prima che i ricambi comincino a scarseggiare, o si reca inbancaper versare lo stipendio. Altri intanto si siedono sulla poltrona delparrucchiereper sistemare capelli e barba mentre per chi si sposta con auto propria (che ha già percorso all’incirca il doppio dei chilometri dei corridori) un controllo a olio e motore è obbligatorio.

Sbrigate le commissioni personali, nel primo pomeriggio riprendono i lavori in vista della tappa del giorno successivo. E siccome si tratta della prima con arrivo in salita, sulMontasio, i primi a muoversi sono gli uomini dell’Ufficio di Direzioneche devono controllare che sul percorso, in particolare all’arrivo, non ci siano situazioni particolari. Oltre i 1800 metri, dicono, tra neve e frane può succedere di tutto. Intanto gli addetti alla manutenzione sono all’opera per montare la partenza, che vuol dire anche il villaggio, l’area hospitality, ecc..

Nel frattempo cominciano ad arrivare imediache si accreditano e si accomodano nella sala stampa del Quartier giro a scrivere i loro articoli. Con la mancanza dellacarovana pubblicitaria(forse l’unica che riposa sul serio) il rumore che si sente è quello delle tastiere dei giornalisti. Nel frattempo sono tornati gli uomini dellasquadra di avanguardiache hanno verificato il percorso: se non ci sono problemi la loro giornata di riposo può dirsi conclusa (o meglio iniziata) altrimenti c’è da fare la riunione con la Direzione per risolvere i problemi. Mentre i mezzi Rai e la squadra al traguardo si muovono verso l’arrivo del giorno del giorno dopo va scemando una giornata di relax un po’ atipica. Fatta di poco riposo e tanta passione per il Giro.

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Teobaldo Semoli