Ibra al Psg con Thiago. Il Milan tentato da 170 milioni
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Ibra al Psg con Thiago. Il Milan tentato da 170 milioni

Accordo tra club, decidono i giocatori. Vertice tra Galliani e Raiola, poi il manager vola in Svezia. Gli sceicchi offrono 65 milioni per i due giocatori. Un'operazione-record tra cartellini e ingaggi

Una svolta clamorosa che rischia di sconvolgere il mercato italiano e portare lontani dal Milan i suoi giocatori simbolo. Le parole di Galliani nel giorno del raduno ("Ibra e Thiago incedibili? Lascio aperto tutto, succedono cose che non sono prevedibili") non erano solo una battuta ma nascondevano un'amara verità per i tifosi rossoneri.

Malgrado il rinnovo di contratto di Thiago Silva e le rassicurazioni su Ibrahimovic, infatti, i contatti con il Psg sono proseguiti fino alla svolta. Un lungo vertice in sede tra l'amministratore delegato e Mino Raiola, procuratore dell'attaccante, ha consentito alla società di mettere le carte in tavola. Discorsi più che concreti per lo svedese visto che al termine della riunione Raiola e l'avvocato Rigo, che è il legale che cura la parte contrattualistica del manager, si sono imbarcati su un volo in direzione Svezia.

Cosa portano nella valigia? Il Milan ha in tasca un accordo di massima con il Psg per cedere Ibrahimovic a una cifra di poco inferiore ai 25 milioni di euro. Il giocatore non avrebbe grande voglia di trasferirsi, ma potrebbe essere allettato dalla prospettiva di veder allungare il suo contratto principesco. Oggi guadagna 12 milioni di euro netti (scadenza 2014) e difficilmente potrebbe pensare di andare oltre.

Nel pacchetto della trattativa tra Galliani e Leonardo c'è, però, anche Thiago Silva. L'offerta complessiva è di 65 milioni di euro per i due giocatori con contratto da 7,5 netti fino al 2017 per il brasiliano che ha appena rinnovato al rialzo col Milan per 6 a stagione. L'accordo tra le due società è sostanzialmente stato trovato e ora sta ai giocatori decidere. Un'operazione che tra costo dei cartellini e ingaggi risparmiati consentirebbe ai rossoneri di mettere insieme un tesoro da 170 milioni di euro. Ibrahimovic costerà infatti ancora 48 milioni lordi fino al 2014 e Thiago Silva 60 milioni fino al 2017.

Una giornata chiusa con un lungo incontro a Milanello con Allegri e Braida per pianificare anche le eventuali mosse dopo la partenza di Zlatan (ma in attacco il Milan è comunque abbastanza fornito con Pato, Cassano, Robinho ed El Shaarawy) ed eventualmente di Thiago Silva. Vertice finito bel oltre alle ore 23 quando il resto della squadra era già a letto senza avere certezza del destino degli uomini guida. "Nessun commento, ma saprete qualcosa nelle prossime ore" il commento lasciando Milanello.

Va sottolineato comunque come al momento l'accelerazione riguardi soprattutto Ibra la cui situazione contrattuale è difficile da gestire per il club di via Turati. Sempre nel giorno del raduno Galliani aveva lasciato intendere una certa difficoltà nel continuare a riconoscere allo svedese l'attuale stipendio: "Oggi non arriverebbe, non sarebbe compatibile come costi. Ci sono 10-12 giocatori con ingaggi attualmente non compatibili con l’Italia. Nel 2012 sarebbe stato impossibile acquisire Ibra" aveva detto.

In realtà l'appuntamento con Mino Raiola era già stato preso e nelle ore del vertice in sede si è anche sparsa la voce che società e manager stessero trattando una sorta di spalmatura dell'ingaggio su più anni. Un modello di riduzione dei costi già sperimentato da Galliani negli scorsi anni con molti senatori. Il contratto di Ibrahimovic scade nel 2014 e, in caso di mancata cessione e monetizzazione in questa finestra di mercato, il Milan si troverebbe al bivio: offrire un rinnovo a un ultratrentenne (scelta incompatibile con le attuali logiche aziendali) oppure vederlo partire a prezzo di saldo tra dodici mesi. Un bivio che Galliani ha evidentemente deciso di imboccare scegliendo la strada meno popolare presso i tifosi.

Un'operazione che innescherebbe una rivoluzione nella formazione di Massimiliano Allegri. Ibrahimovic ha già 31 anni e Thiago Silva 28, incassando i soldi per le due vendite si può invece puntare su fenomeni in prospettiva e giocatori affidabili. Il sogno di Galliani rimane l'argentino Tevez, che Mancini potrebbe lasciar partire per poi tuffarsi sull'olandese Van Persie.C'è il problema dello stipendio e del passaporto da extracomunitario. Il Milan ha già tesserato il terzo portiere Gabriel e ha un solo posto libero. In corsa, dunque, oltre a Tevez e Leandro Damiao c'è anche Destro.

Prendere Tevez o Damiao chiuderebbe la strada per l'esterno Kolarov e come centrale all'obiettivo Dedè dal Vasco Da Gama: 24 anni, considerato in Brasile l'erede designato di Thiago Silva. Sempre d'attualità l'interesse per Ogbonna che viene valutato poco meno di 20 milioni di euro ma per il quale Galliani potrebbe far valere gli ottimi rapporti con il presidente Urbano Cairo con il quale sta trattando Mesbah. In alternativa il cagliaritano Astori che ha appena rifiutato lo Spartak Mosca.

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