Iannone: “Sogno la Ducati di Valentino”
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Iannone: “Sogno la Ducati di Valentino”

Dalla vittoria ieri in Moto2 al sogno MotoGP (AUDIO)

di Alice Margaria


E' un duro in pista e fuori e a soli 22 anni, Andrea Iannone (Vasto, 1989) sembra avere le idee molto chiare su quali direzioni prendere (nella vita e nella professione di pilota del Mondiale Moto2). E soprattutto con chi.

Una famiglia molto unita, la sua: mamma Katia è una donna tanto dolce quanto determinata (e Andrea si è tatuato la sua firma sul collo per l'orgoglio di avere sulla pelle un vero e proprio marchio di fabbrica); papà Regalino è il suo manager e ha fatto di questo mestiere una professione, a tal punto che la società Speed Master Team oggi gestisce otto piloti anche nel CIV e nel CEV (Campionati italiano e spagnolo di velocità, ndr); il fratello Angelo studia per diventare avvocato e abita con lui a Milano, e da tempo c'è anche una splendida fidanzata, Claudia, per la quale Andrea non nasconde il suo forte sentimento. Insomma, ha capito che in un mondo di variabili, i sentimenti puliti e la determinazione sono le uniche costanti sulle quali valga la pena investire tempo e fatica.

"Sono contento di aver fatto suonare il nostro inno: dedico questo risultato anche alle persone che stanno attraversando un momento duro a causa del recente terremoto" ha detto ieri dal primo gradino del podio di Barcellona, mentre il sudore dovuto al caldo e alla prima vittoria stagionale gli sgocciolava dalla fronte.
Non ha certo dimenticato il terribile terremoto che nel 2009 aveva scosso anche la sua casa, quando viveva ancora in Abruzzo, a Vasto, con la famiglia...

Com'è il lunedì successivo alla vittoria?
E' un lunedì di goduria, una soddisfazione, perché se penso a ieri e alla gara che ho fatto, ho tanta gioia. Squilla sempre il telefonino e poi mi capita di leggere quello che hanno scritto su di me i giornali.

Perché in alcune gare (come ieri) sembri e sei imbattibile mettendoci del tuo anche di fronte ad avversari fortissimi, mentre in altre non compari? E' un fatto puramente tecnico o c'è di più?
Quest'anno, ci tengo a precisare, sono molto più costante rispetto all'anno scorso, non siamo mai stati dopo i primi sei in qualifica invece l'anno scorso quando andava bene partivo 5° o 6°. Quando riesco a guidare la moto che ho per le mani è tutto molto più facile, quando invece devo metterci una pezza o adattarmi, ho dei problemi e con gli avversari che mi ritrovo non è facile.

Ti sei pentito di aver lasciato per un anno il Team Speed Up di Luca Boscoscuro, o comunque l'aver creato lo scorso anno un team 'tuo' (Team Speed Master) resta un passaggio importante nella tua carriera?
Resta un passaggio importante, non mi sono mai pentito di aver lasciato il team di Luca e mai mi pentirò di aver fatto il team mio, anzi ringrazio anche Uccio, Silvio Vercilli e mio padre che ci hanno messo del loro per poter fare tutto questo, e ancora devo dire grazie a loro perché chi mi sostiene è sempre il team Speed Master, e sostiene anche il Team Speed Up! Quindi è un'ottima cosa.

Tu oggi hai comunque una struttura personale a disposizione, gestita da tuo papà Regalino. Nell'ipotesi di trovare una sella nella MotoGP useresti questa struttura, oppure saresti disposto a cambiare squadra?
Io mi auguro di non aver bisogno di strutture in MotoGP e di avere a che fare con una Casa, questo è quello che vorrei. Ho 22 anni e se le cose vanno come devono andare mi ritengo comunque un pilota forte che può dare molto.  Almeno avere la possibilità di fare questo lo vorrei, quindi che sia Yamaha, Honda o Ducati mi piacerebbe molto.

Se è vero come dicono che pur di far salire Marquez nella squadra ufficiale Honda MotoGP aboliranno la regola che vieta all'esordiente di entrare in un Team ufficiale, questo cambio di regolamento verrebbe anche a favore tuo, l'anno prossimo...
Io sarei molto contento se questo succedesse, sia per Marquez, che andrebbe in Honda Repsol, e magari per me, che potrei andare in un team di “quelli buoni”.

Sei molto amico di Valentino Rossi. Se ti facessero una proposta per un posto su una Ducati in MotoGP, accetteresti subito o prima faresti una telefonata a Vale per farti dare un consiglio?
Come puoi dire di no ad una Casa che ti chiama, quando è ciò che ogni pilota cerca? Comunque quando hai una Casa alle spalle, può esserci la speranza che se la moto non funziona magari inizi a funzionare, quando invece sei in un  team che ha a che fare con una Casa è ben diverso, perché passi sempre in secondo piano.

La Ducati ha mietuto un po' di 'vittime' negli ultimi anni. Da pilota, non ti sei mai fatto il pensiero di chiederti “e se poi succedesse anche a me di non riuscire? Se non c'è riuscito Valentino...”?
Per adesso Valentino non c'è riuscito ma secondo me prima della fine dell'anno comunque verrà fuori qualcosa di bello. Ultimamente da quello che posso vedere stanno migliorando di gara in gara, anche se di poco. Vale lo vedo sempre più sciolto su quella moto e sono comunque contento sia per la Ducati che per Vale. Io sono uno di quelli a cui piacerebbe veder vincere Valentino su una Ducati, appartengo a quella fascia di persone lì. Comunque sarei molto felice anche se l'anno prossimo lui avesse la moto che desidera in questo momento, che sia Ducati, Honda o Yamaha, perché quando c'è lui vedere le gare è sempre più bello.

Recentemente hai dichiarato che nessuno in MotoGP ti sta cercando. Fai un appello!
L'anno scorso mi hanno cercato in tanti, non è che oggi non mi cerchino, ma ovviamente adesso il mercato dipende molto da Lorenzo, da Valentino e dalle priorità della MotoGP; poi veniamo noi che siamo in Moto2. Si sa che Marquez è già destinato in Honda Repsol, io invece dovrò guadagnarmela, ma sono qui apposta. Da quando abbiamo iniziato, tutto ciò che abbiamo raggiunto -io, la mia famiglia e chi ha lavorato per me - ce lo siamo guadagnati.

Qual è la moto in MotoGP che ti fa venire l'acquolina in bocca?
Mi piacciono tutte e tre le ufficiali; da italiano, ad una Ducati Rossa non puoi dire di no, la tentazione è alle stelle e per una Honda e una Yamaha ovviamente è uguale. Adesso non ho nessuna proposta reale da queste tre opzioni e quindi sogno una delle tre.

Ti propongo un sogno di riserva: a parità di soldi, meglio una CRT (magari Aprilia) o una moto in un team vincente in SBK?
No... Moto2: sto bene qui, guadagno bene, va tutto bene e mi diverto ancora

Con il trasloco dei diritti TV della MotoGP a pagamento su Sky dal 2014 e della Superbike su Mediaset, non pensi che per un pilota italiano sia meglio cominciare a puntare sulla SBK (per la visibilità, ovvero per gli sponsor?)
Penso che se la Dorna ha fatto questa scelta ha i suoi buoni motivi. Le scelte che ha fatto Carmelo Ezpeleta negli anni hanno portato dei frutti alla MotoGP, quindi non sono assolutamente preoccupato e non penso alla Superbike, perché a 22 anni è un po' presto. Il campionato più difficile e più 'al top' resta sempre la MotoGP, a prescindere dal canale che lo trasmette.

Da sempre il tuo tallone d'Achille sono le qualifiche e spesso ti ritrovi a partire in griglia molto indietro. Perché, cosa c'è che non funziona in quel turno?
Per adesso funziona tutto. Nel 2010 così come nel 2009 ho fatto tantissime pole position, l'unico anno in cui in qualifica non sono mai stato efficace è stato l'anno scorso.

Pensi che sia giusto che la Moto2 sia un monomarca Honda o sarebbe meglio aprire ad altre Case?
Così com'è, è una categoria che funziona bene e che a livello di motore e di gomme è equilibrata. Le squadre e le Case si concentrano a lavorare sullo sviluppo dei telai ed è una categoria divertente, quindi perché si dovrebbe cambiare?

La 'vecchia' 250 preparava meglio i piloti alla MotoGP rispetto alla Moto2?
La 250 non l'ho mai fatta, quindi non ti so dire, la Moto2 ha un motore 4T e ha un peso maggiore rispetto alla 250 quindi a livello di caratteristiche si avvicina di più alla MotoGP... Però devo dire che quando ho provato la MotoGP l'anno scorso al Mugello, andava molto forte, c'è tantissima elettronica e non c'entra così tanto con la Moto2 a livello di prestazioni.

In 125 ti eri fatto conoscere come 'quello della testata' data a Pol Espargarò (5000 dollari di multa): com'è cambiato oggi quel ragazzino?
Fondamentalmente sono sempre io ma non reagirei mai più ad una provocazione del genere, oramai è tutto passato.

Per esempio: dimmi senza fare il diplomatico qual è l'esclamazione che fai mentre sorpassi e vieni risorpassato da un avversario: la frase esatta.
“Cazzo!”

Nella gara di ieri, la Race Direction ha dato una penalità a Marc Marquez per il contatto con Pol Espargarò, poi l'ha ritirata. Dimmi la tua su questa vicenda.
Secondo me Marc Marquez non era da penalizzare, però comunque sia una volta penalizzato non era da togliere la pena. Voglio dire, se l'abbiamo penalizzato poi che facciamo, glie la togliamo? Quello che è successo ieri tra Marquez ed Espargarò è una cosa che ci può stare in una gara come la nostra, tirata fino all'ultimo giro: succede. Io avrei fatto la stessa cosa, sia al posto di Pol che al posto di Marc. Però se diamo una penalità diamola, perché se poi la togliamo non mi sa di molto professionale, ma sono certo che avranno avuto dei buoni motivi per farlo. La penalità ci stava di più in Qatar: lì c'era, ma non l'hanno data.

Dammi il tuo parere su tre piloti:
cosa ne pensi del ritiro di Casey Stoner?
Ognuno è libero di fare quello che vuole, l'importante è che stia bene con se stesso. Se lui ritirandosi sta meglio con se stesso, perché no?

Cosa ne pensi del caso Rossi-Ducati?
Io sono fiducioso fino alla fine, finché non è finita continuo a crederci.

Cosa ne pensi di Ben Spies. È solo un periodo no o è l'ennesima vittima del passaggio dalla SBK alla MotoGP (come ad esempio Toseland, per dirne uno).
Non conosco Ben, non ci ho mai parlato. Mi spiace per lui se non riesce ad ottenere i risultati che voleva.

L'hai imparato l'inglese?
Sì, più o meno...

Fai una promessa a tuo papà. Guarda che poi la devi mantenere...
Non gli prometterò mai il mondiale, perché non lo prometto neanche a me stesso. Con lui c'è un rapporto di pura amicizia, oltre la fatto che è mio padre. Gli prometto che farò sempre il bravo e di renderlo sempre orgoglioso.

Hai aggiunto qualche tatuaggio oltre a quello della firma di tua mamma sul collo?
No, ma in questi giorni andrò a farmene tatuare uno nuovo. Andrò a farmi le due scritte da dove deriva il nome Andrea; io non ti dico niente, tu va' a cercare su Google da dove deriva il nome Andrea, sono due parole greche. Io l'ho scoperto poco fa e mi ha colpito.

In che punto te lo farai fare questo tatuaggio, se si può sapere?
Non lo so ancora

Potresti lanciare una nuova moda fra i piloti, facendotelo tatuare dove l'ha messo Belén Rodriguez...
Perché dove l'ha fatto, lei?

Ma come, sei l'unico italiano nel mondo che non lo sa?! ...La farfallina...
Ah, sì, la farfallina... Beata...!

Come intitoleresti questa intervista?
Con una pausa di silenzio

Bravo, così non ce la legge nessuno! ...E poi come la scrivo una pausa di silenzio, con i puntini?
Sì...

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