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ANSA/MATTEO BAZZI
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Higuain, addio Milan: tutti i numeri del flop

Doveva trascinare i rossoneri in Champions League, se ne va a metà stagione. Ogni suo gol è costato ad Elliott e Leonardo 2,2 milioni di euro

Gonzalo Higuain è stato uno dei flop più rumorosi della storia recente del calciomercato del Milan. Doveva essere il trascinatore verso il quarto posto e la qualificazione Champions, sarà ricordato per la fuga a metà stagione direzione Chelsea e per i bassi di un girone d'andata molto più negativo che positivo.

Lo score finale parla di 8 reti in 22 partite complessive (6 in 15 di campionato) per un rendimento che rappresenta, per il Pipita, il peggiore da quando è sbarcato in Italia nell'estate del 2013. La realtà è che negli occhi dei tifosi del Milan resterà l'illusione nella notte di fine agosto dell'assist a Cutrone per battere la Roma, il punto più alto dell'anno, e la delusione cocente del rigore sbagliato contro la Juventus con successiva espulsione. L'inizio della fine.

Milan-Juventus. Il rigore sbagliato di Gonzalo Higuain parato da Szczesny | video

Tutti i numeri del flop Higuain

Sbarcato a Milano nel mezzo dell'estate nell'ambito della maxi operazione con la Juventus (Bonucci a Torino, lui e Caldara a Milanello), Higuain è costato al Milan la bellezza di 17,5 milioni di euro in sei mesi. E' la somma di metà dei 18 pattuiti per il prestito oneroso cui doveva seguire il riscatto alla cifra di 36 e il lordo dei circa 4,5 di stipendio garantiti all'argentino al momento del trasferimento per far posto a Ronaldo alla Juventus.

Tradotto in soldoni (argomento in questo momento sensibilissimo a Casa Milan e non solo), ogni gol segnato da Higuain è costato al Milan 2.187.500 euro. E' vero che il rapporto tra reti e stipendio più costo del cartellino non è da solo significativo (ad esempio Ronaldo con i suoi 16 gol si attesta a 3,6 milioni ciascuno), ma è la spia di un impatto molto meno positivo di quello immaginato al momento della scelta di portarlo a Milano affidandogli la leadership tecnica e morale di un gruppo da far crescere in fretta.

Quei soldi pesano e non poco. Quasi un leasing di lusso: 795mila euro per ogni presenza e 9.403 per ogni minuto trascorso in campo. Nel bilancio ci sono anche i problemi fisici (3 partite saltate più il tormentone della febbre in Arabia Saudita) e la tenuta psicologica con il rosso cercato e trovato nella notte di Milan-Juventus.

La gestione comunicativa del caso

Il fallimento dell'esperienza di Higuain al Milan non è determinato solo dai numeri e dai costi. Sotto accusa è finita anche la gestione del rapporto tra l'attaccante argentino e i dirigenti rossoneri. Solo Gattuso è parso davvero convinto fino all'ultimo di poter recuperare il Pipita alla causa, mentre le parole (pubbliche e private) di Leonardo e Maldini hanno forse accelerato l'esplosione del caso.

Il balletto di Gedda (assenza alla foto, spiegazioni ufficiose e poi la febbre salvo entrare in campo a partita compromessa) è stato l'ultimo tassello di una storia che aveva preso una piega precisa prima della sosta natalizia, nell'ammissione a voce alta da parte di Leonardo che Higuain sarebbe stato riscattato solo in caso di qualificazione alla Champions League.

Poi le stilettate di inizio gennaio ("Resta qui, pensi a pedalare"), i musi lunghi e l'insofferenza nemmeno celata, le ammissioni di Gattuso e una verità che è emersa nella sua portata un minuto dopo la fine della Supercoppa araba. Higuain rappresentava la prima operazione targata Leonardo dopo la parentesi cinese: il flop non potrà non essergli addebitato.

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Giovanni Capuano